Stele di Rosetta

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La stele di Rosetta.

La stele di Rosetta è il più importante reperto archeologico del millennio, il che non è così strano se si considera che i ladri di tombe non se ne sarebbero fatti nulla e che l'archeologia è stata inventata solo lo scorso maggio.


Circostanze di ritrovamento

Un gruppo di giovani jumper, per sfuggire a quell'assatanato di Samuel L. Jackson, si rifugia in Egitto, sulla cima della piramide di Cheope. Da lì, decisi a riposarsi prima del lungo viaggio di ritorno verso casa, scende al piano terra e si dedica allo shopping tra i bazar. Tra questi jumper riconosciamo Giampy, obeso (lui dice che è una disfunzione ormonale), sfigato, finto Nonciclopediano a tempo perso, vergine e comunista. Propone ai suoi amici di fare un salto in una paninoteca, a causa di un buco allo stomaco che gli fa brontolare il pancino. Povero piccolo! Il gruppo di jumper si ritrova davanti a un'insegna che dice "si insegna". Credendo che si tratti di una scuola per giovani maghi Giampy entra, ma scopre che in realtà il proprietario è un analfabeta che produce insegne e che avrebbe dovuto scrivere "sì, insegna". Alla fine della via Dos il gruppo trova finalmente un panificio di proprietà di Rosetta Sensi. In realtà nonostante il nome Rosetta è un uomo - alle anagrafe risulta Vladimiro Guadagno, il quale alla prima occasione mostra al gruppo la stele che tiene tra le gambe.

Descrizione

La stele riporta tatuato sulla pelle lo stesso testo in svariate lingue, il che permette agli archeologi di trovare una chiave cifrata per la traduzione di numerosi altri testi raccolti il giorno prima in una discarica del sud Italia.

I linguaggi presenti

Le lingue che finalmente cominciano a essere capite sono:

  • antico egizio
  • nox
  • furling
  • asgaard
  • antico
  • giuratese
  • napoletano
  • crucco
  • serpentese
  • lewinskese (anche se quest'ultima era umana, a causa di ostacoli presenti in gola non parlava correttamente)


Documenti tradotti

Grazie alla nerchia stele di Baguette Rosetta, i documenti che diventarono comprensibili furono:

Fama della stele

Dopo aver dimostrato al mondo intero il suo potere, la stele non avrebbe più potuto restare nell'anonimato; fu espropriata e trasferita nel museo egizio di Torino. Trenta secondi dopo, l'ONU si accorse che "uscire dall'anonimato" e "trasferimento al museo egizio di Torino" erano due esatti contrari. La stele fu quindi spostata al museo delle cere di Londra dove, sì, ok, non c'entra nulla, ma almeno qualcuno sarebbe andato a vederla.