Stagione degli accoppiamenti

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(Rimpallato da Stagione degli amori)
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Tiriririri riri, auimmauè auimmauè auimmauè! In the jungle the lions sleep tunaaaait!

La stagione degli accoppiamenti è un periodo variabile: per alcuni è compreso tra i mesi di marzo-giugno e un po' pure novembre, per altri questa stagione non ha mai una fine: è sempre il momento giusto per irretire e montare giovani vacchette ubriache. Non è la temperatura a subire un'impennata considerevole in questo lasso di tempo, bensì la libido e le vendite di anticoncezionali e perizoma di liquirizia. Esiste anche la stagione degli accoppamenti in cui notiamo un aumento esponenziale di omicidi di petulanti suocere, ingenue verginelle 15-enni e chihuahua dei vicini dal baubau nevrotico. Ma questa è un'altra storia.

Origine della stagione

La stagione ha origine praticamente da quando l'uomo e la donna, il gatto e la gatta, il cane e la cagna, il moffetto e la moffetta sono stati dotati rispettivamente di un pene ed una vagina: per non lasciare che i due organi si inaridissero e si atrofizzassero e che nel mondo alla fine rimanessero solo i rapanelli e le zucchine, la natura ha dato agli uomini e le bestie la possibilità di trovare in un dato periodo dell'anno le rispettive femmine senza emicranie, mestruazioni o senza la cucina da pulire, ma con tanta voglia di venire sbattute come tappeti indiani. Per quanto riguarda gli uomini, l'unico modo per fargli sentire la necessità di intingere il cetriolino è quello di sospendere le partite di calcio o fare in modo che la PlayStation prenda fuoco.
Esempi mirabili nella storia sono senz'altro la guerra di Troia in cui Paride, pur di usufruire della beltade di Elena, piantò su un casino che in un diverso periodo dell'anno non si sarebbe mai azzardato a fare, troppo occupato com'era a spalmarsi sul divano con la canottiera unta e il telecomando alla mano. Era senz'altro periodo di accoppiamento che lo spinse a fare una grossa cazzata. Un altro esempio, preso dalla vita quotidiana, è quando la moglie mette le corna al marito per farsi piacevolmente incaprettare da chiunque le passi accanto: il salumiere, il postino, il testimone di Geova, l'imbianchino, l'idraulico, Mohamed il giardiniere e così via. Non bisogna tacciare la suddetta donna di meretricio, infatti la colpa non è sua, bensì dell'innata capacità delle femmine di essere particolarmente sensibili agli ormoni rilasciati nell'etere in un dato periodo (il periodo dell'accoppiamento per l'appunto) dal salumiere, il postino, l'imbianchino... e al fatto che i mariti preferiscano leggere La gazzetta dello sport, anziché dar loro una memorabile ripassata.

Sintomi riscontrabili durante la stagione

Sudorazione, eccessiva salivazione, perdita del piumaggio, occhiaie, calvizie, peli sulla lingua, peli sul gomito, itterizia, inspiegabile attrazione sessuale per Maurizio Costanzo e/o Margherita Hack, allucinazioni, sdoppiamento della personalità, gravidanza isterica, crescita di folti baffi a manubrio (sulle donne), aumento del seno (sugli uomini), perdita della vista, perdita della Visa, inappetenza, improvviso cambiamento di sesso, improvviso mutamento in Alfonso Signorini, gigantismo, combustione spontanea, esplosione delle coronarie, meteorismo e leggero raffreddore.

Comportamenti tipici durante la stagione

Tipica danza dell'accoppiamento atta ad attizzare una donna. Notare come la donna invece ne risulti del tutto indifferente. Le sarebbe bastato ricevere soltanto una pelliccia di visone per eccitarsi!

I comportamenti riscontrabili in questa stagione variano da specie a specie: ogni essere umano, animale, ameboide tenta di attrarre la partner con diversi espedienti oppure usando del cloroformio o una trappola per conigli per non perdere troppo tempo.
Il tacchino fa la ruota, il salto all'indietro e il giocoliere con le motoseghe per attrarre la tacchina, i cervi si sfidano a bocce per avere la precedenza sull'unica cerbiatta bona del branco, l'uomo invece deve affrontare ostacoli perigliosi e orrori indicibili per potersi permettere un'adeguata e soddisfacente riproduzione. Altrimenti deve mettere mano al portafoglio per pagare la femmina affinché gliela dia senza troppe storie. Vediamo alcuni esempi di approccio:

  • In discoteca:
- Uomo, parlando con un amico: “Oh, guarda che figa quella! Ora vado là e me la faccio.”
- Uomo: “Ciao, non ho potuto fare a meno di notarti, sei bellissima e mi chiedo se potrei avere il tuo numero, così mi chiami...”
- Donna: “No.”
- Uomo: “Ma sei sicura? Ti offro un drink, che ne dici?”
- Donna: “No.”
- Uomo: “Ti preeegooo, ho tanto bisogno d'amoreeeee!”
  • Ad una festa organizzata dall'amico di un amico di un amico:
- Uomo, parlando con l'amico: “Oh, guarda che culo ha quella! Ora vado là e me la faccio.”
- Uomo: “Ciao, come ti chiami?”
- Donna: “Alfredo.”
- Uomo: “...Posso avere il tuo numero?”
- Alfredo: “No.”
  • Alle poste:
- Uomo, parlando con l'amico: “Oh, guarda che tette che ha quella! Ora vado là e t'assicuro che me la faccio”
- Amico: “Sei sicuro che è una donna? A me sembra un palo della luce.”
- Uomo: “Ciao, posso avere il tuo numero?”
- Palo della luce: “No.”
  • Nella savana
- Scimmia maschio: “Uhuhuhahahah![1]
- Scimmia femmina: “Uhuhuhaaahuuuh! [2]
  • In un prato
- Toro: “ Muuuuh! [3]
- Mucca: “Muuuh![4]
  • In mare
- Vongola maschio: “... [5]
- Vongola femmina: “... [6]

Non ci vuole Discovery Channel per capire quanto l'uomo, anche durante la stagione degli accoppiamenti, sia poco favorito dalla natura e quanto la donna goda nel vederlo soffrire e piangere lacrime amare nella speranza di farle pena e indurla così a farsi palpare almeno una tetta o stirargli una camicia. Nel caso in cui sia una donna a provarci con un uomo (questo perché il richiamo della natura è ormai forte in lei), quest'ultimo potrebbe emozionarsi a tal punto da far durare poco e niente un rapporto sessuale: ovvero il tempo di togliersi la scarpa sinistra ed è già venuto nelle mutande.

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Note

  1. ^ Ciao, me la dai?
  2. ^ Sì.
  3. ^ Sono ingrifato e tu sei una bella manza. Ci stai?
  4. ^ Sì.
  5. ^ Chiaviamo?
  6. ^ Sì.