Sopra i tetti di Venezia

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Sopra i tetti di Venezia
« I piccioni! »
(Chiunque pensando che sia una domanda.)
« Ah, e tu lo chiami cantare quello? »
(La classica cortesia di Marco rivolta a Berto.)
Ardelia : Che mi consigli Gina? Il vestito azzurro o quello rosso?
Gina : Ehm... quello azzurro.
Ardelia : Perché? Che cos'ha che non va quello rosso?

« Bisogna ammettere che i personaggi sono molto intelligenti. »
(Nessuno su Sopra i tetti di Venezia.)


Sopra i tetti di Venezia (o anche "Le Avventure di Marco e Gina". Chiamatelo come vi pare, anche "Biancaneve" se proprio vi va) è un cartone ideato da un calzolaio veneziano ma alla fine creato dalla RAI e dai francesi.

Trama

Il cartone parla di una ipotetica Venezia-Di-Sopra costruita su di una nuvola ed abitata da pennuti che, a giudicare da quel che avviene in città, sembrano essere non poco idioti: evidentemente hanno usato tutta la loro intelligenza per costruire la loro città su d'una nuvola prosciugandola.

In ogni Episodio si vede sempre il susseguirsi di avventure di due polli: uno è un fornaio chiamato Marco, l'altra una segretaria chiamata Gina. Entrambi al servizio di un doge scassapalle che detesta quasi tutto e chiede sempre al fornaio di dedicarsi agli incarichi più ingrati, oltre a portargli personalmente i cornetti tutti i giorni alle cinque: sì, è davvero il doge dei nostri sogni. Ma qui non è tutto tranquillo: su di un'isoletta in mezzo al mare (sì: siamo ancora nel cielo, si era capito?), vive il malvagio Conte Iagor... Ygor... Jagor... o come cazzo si chiama[1], che passa il 90% del suo tempo ad ideare diabolici piani per rubare un semplice sasso custodito nella torre del doge che non ha nulla di speciale eccetto una cosa: è blu. Ad aiutarlo nell'eroica impresa, c'è il fedelissimo Sgarry, un individuo di utilità estrema per i protagonisti: se non fosse per la sua intelligenza, i piani del conte riuscirebbero.

Personaggi

Non illudetevi: si stanno solo salutando.
  • Marco - Un passero color marrone che fa il fornaio e prepara tutti i giorni i cornetti per il Doge (senza essere pagato, ovviamente). Nel tempo libero, aiuta il suo sovrano in missioni suicide. Stranamente, sembra essere solo lui il suo unico datore di lavoro visto che spesso e volentieri gira per la città senza fare una mazza.
  • Gina - Una passera (ma solo di razza) rosa che fa la segretaria per il doge. Peccato però che più che da segretaria faccia da assistente sociale per la sorella del suo datore di lavoro: una gallina sovrappeso che si crede bella e le rompe i coglioni anche per cazzate immani, oltre a scaricare su di lei tutte le sue colpe. Sembra essere l'unica ad avere un briciolo d'intelligenza fra tutti. Pare inoltre abbia una relazione col fornaio, ma non è ancora stato confermato. Roberto Giacobbo ci sta lavorando su.
D'accordo, forse non si stavano salutando.
  • Berto - Un'oca maschio che dirige un ristorante. Dovrebbe cucinare, ma alla fine fa sempre la cosa che gli riesce peggio: cantare. Forse è per questo che nel 90% della serie il suo locale è sempre vuoto, oltre al fatto che gli amici tendono a stargli alla larga quando apre becco per intonare delle stecche abominevoli.
  • Gabby - Indovinate un po'? È un gabbiano. Di professione dovrebbe fare il ladro, almeno così dice durante la serie. Ma allora per quale motivo non è mai stato arrestato? Potreste dire "se non ruba, è ovvio che non lo arrestano!". Avete ragione, ma la verità è un'altra: semplicemente siamo in Italia... oppure lui è ancora più semplicemente un gran cazzaro.
  • Doge Cirillo II - Con un nome così di certo non ci si poteva aspettare grandi cose. È un piccione pigro e scassamaroni che passa le sue giornate nuotando nella noia e il grigiore più totale. Detesta quasi tutto ciò che faccia rima con "allegro" ed invece di mandare le sue guardie manda il suo fornaio di fiducia ad eseguire compiti assurdi per conto suo... non prima però che egli gli abbia dato i suoi cornetti: metti il caso che gli capiti qualcosa di spiacevole, dovrebbe poi saltare la colazione.
  • Ardelia - Sorella del doge che, per qualche strana ragione, è una gallina grassa anziché un piccione. La sua giornata si può riassumere nel seguente modo: rompere i coglioni al fratello per qualsiasi cosa, specchiarsi, mangiare cioccolatini, specchiarsi, indossare vestiti, specchiarsi, darsi tante arie, specchiarsi, tormentare la segretaria e in ultimo, ma non meno importante: specchiarsi. Il bello è che si crede simpatica e carina, LEI. Chissà perché nessuno ha osato ancora contraddirla...
  • Conte Ygor/Yagor/Jagor/Quello-che-è - Maschio di aquila blu che si è auto-proclamato nientepopodimenoche ambasciatore di Rhondia: ovvero lo sfigatissimo isolotto in cui lui vive all'interno di una non meno sfigatissima residenza. Vuole diventare a tutti i costi il doge di Venezia-Di-Sopra o rubare il sasso blu dal palazzo del doge: non si è ancora deciso a riguardo. Idea spesso piani tanto diabolici quanto demenziali per tentare di raggiungere i suoi scopi, che matematicamente falliscono per colpa dei protagonisti/sua/del suo assistente/dal destino (spesso le prime tre).
  • Sgarry - Uccello maschio di razza ignota. Essere dotato di un incredibile quoziente intellettivo: meno millemila. Tuttofare del Conte acquistato evidentemente senza cervello perché costava troppo. Ha la stessa esatta utilità della purga contro l'appendicite, in quanto fa fallire quasi sempre i diabolici piani del suo padrone. E anche se non fosse, sarà comunque colpa sua.

Misteri

Quale idiota potrebbe mai pensare che tutto questo sia una trappola?

A Venezia-di-sopra:

  • Si hanno le stesse probabilità di essere sentiti gridando da 200 metri di distanza che bisbigliando da 50 cm. E viceversa.
  • La gente, specialmente i cattivi, tende a parlare ad alta voce e dire tutto ciò che pensa, meravigliandosi poi perché i loro piani vadano a puttane.
  • Anche andando a piedi nudi, si potranno chiaramente udire i passi dei personaggi anche quando corrono, pur non essendoci suole.
  • La pietra è perfettamente in grado di fare il rumore del legno.
  • Mandare un povero fornaio a fare missioni delicatissime invece di un detective esperto o di una guardia addestrata è normalissimo e molto sicuro, secondo il doge.
  • Il suddetto fornaio, però, è fottutamente agile ed astuto. Almeno in confronto ai suoi avversari. Siamo sicuri sia davvero un fornaio?
  • Con una parrucca, sei già irriconoscibile. Puoi pure mantenere la tua voce, tanto nessuno è abbastanza furbo da riconoscerti.
  • Per la stessa ragione, basta assomigliare a qualcuno per diventare quella persona.
  • Marco, in quanto fornaio sa fare di tutto: dalle torte al gelato. Stranamente, però, non sa fare il pane.
  • Chiunque sia un uccello può volare anche con una giacca gessata od un cappotto.
  • A tal proposito, se tutti sanno volare, a che diamine servono scale ed ascensori?
    • Corollario: sarà perché ogni tanto si dimenticano di saper volare e rimangono come dei pirla a fissare uno che si allontana?
  • Non è chiaro in che epoca ci si trovi: ci sono TV, radio, cellulari ed altro, eppure sono tutti vestiti come nel medioevo.
  • Puoi fare una qualsiasi trappola in bella vista mettendoci pure l'insegna al neon con la scritta "Trappola": tanto chiunque se ne accorgerà sempre troppo tardi per rimediare.
  • Il fiore che Gina si porta in testa sembra essere stregato: infatti, ogni tanto scompare e riappare nel giro di un'inquadratura.
  • Gina è peggio di una medium: ha spesso dei brutti presentimenti, ma quando succede ha SEMPRE ragione.
  • La geografica è inspiegabile: siamo su una nuvola, ma è possibile a viaggiare in barca o con un sottomarino partendo da un canale della città. Inoltre, sembra che la nuvola sia dotata persino di sottosuolo.
  • Sembra che in tutto il Palazzo del Doge ci siano solo DUE guardie che misteriosamente si moltiplicano appena il Sasso Blu viene rubato. Per di più, quelle guardie sono sempre fuori dal Palazzo.

Note

  1. ^ Sul serio: ovunque andrete a cercare informazioni, i nomi che troverete non coincideranno MAI.

Voci correlate