Simon's Cat
Un uomo e il suo gatto. O un gatto e il suo uomo. Meglio ancora, un gatto e il suo schiavo. Questo è Simon's Cat. In buon itagliano si può rendere il gatto di Simone, ma le traduzioni letterali sono cacofoniche e puerili, quante volte l'abbiamo sentito dire dalla prof di latino? Traducendo invece il gatto di Saimon si è nel giusto.
Si tratta di una serie animata prodotta dal britannico Simon Tofield ed in visione gratuita sul web, almeno finché ci saranno gli sponsor.
La serie e l'autore
La serie trae spunto dalle vicende domestiche realmente occorse all'autore, un gattaro psicopatico come Eleanor Abernathy dei Simpson, con l'hobby del disegno animato. Il protagonista è un gatto domestico di sesso indefinibile, forse maschio ma anche no, con evidenti segni di obesità da castrazione, il che esclude, a meno di clamorosi colpi di scena, la produzione nell'immediato futuro di episodi a luci rosse. La serie è composta da episodi di breve durata in cui il gatto fa semplicemente il gatto: mangia, caga, dorme, gioca, rimangia, ricaga, ridorme, rigioca. Ora, chi ha un micio per casa lo sa, le suddette attività feline comportano sovente caos, rotture, guasti, incidenti più o meno gravi. Si va dalle palle di pelo vaganti al vaso Ming andato in frantumi; dallo sfrangiamento dei tendaggi all'occultamento sotto il letto della biancheria incautamente abbandonata sopra lo stendino. Chi decide di godere della compagnia di un gatto sa di poter correre certi rischi, e li accetta con rassegnata consapevolezza. Ecco, tutto questo racconta la serie. La morale è che la gatta frettolosa ha fatto i figli ciechi, ma almeno è andata al lardo mentre la barca di zio Pino è andata al largo. Il tutto senza rimetterci lo zampino.
I protagonisti
- Il gatto di Saimon: di colore bianco anche se qualcuno non sarà d'accordo[1], commette una serie di scelleratezze, soprattutto per procacciarsi il cibo, che si ripercuotono drammaticamente sul suo padrone. C'è chi dice che non abbia nome, in realtà pare che si chiami Hugh: su Evatremila è stata pubblicata la fototessera del suo passaporto.
- Saimon: il padrone del gatto di Saimon. È la vittima predestinata delle conseguenze dell'agire da gatto del gatto di Saimon. È anche l'autore materiale del cartone animato, quindi disegna se stesso, oltre al suo gatto. Ad un primo esame sommario della sua opera si può affermare che odia le tinte pastello.
- Il cane della sorella di Saimon: ha un musetto simpatico, compare sporadicamente nella serie e gli piace tanto giocare. Ma noi avremmo preferito occuparci della sorella di Saimon anziché del suo cane.
- L'uccellino: nell'unica sua apparizione dimostra un'innaturale capacità balistica ingaggiando col gatto una battaglia a palle di neve che si conclude in parità. Il gatto vorrebbe nutrirsene ma gli riesce più semplice angariare Saimon.
- Il riccio: il gatto lo scambia per un curioso giocattolo e si diverte ad attaccargli sugli aculei foglie secche, frutta mista e palline da tennis. Vive con la famiglia in subaffitto nel giardino di Saimon.
- Il nano da giardino: è il migliore amico del gatto di Saimon, il quale lo ingaggia sovente come complice delle macchinazioni perpetrate ai danni di Saimon per scroccargli cibo. In effetti, chi non vorrebbe un amico così? Non discute, non si lamenta, ma soprattutto non tradisce.
- Il nuovo arrivato: si tratta di un gattino in tenera età, di nome Teddy. Quanto più si dimostra tenero ed affettuoso col gatto di Saimon, tanto più questi lo detesta e cerca di allontanarlo dal suo territorio, senza successo.
- Il coniglio: sarebbe ottimo con le olive.
Collegamento esterno
Note
- ^ Non tragga in inganno il fatto che il cartone sia in bianco e nero.