Sharon Marsh
Sharon Marsh è una donna di cartone del piccolo universo di South Park. È la moglie di Randy Marsh e madre di Stan e Shelley.
È una femmina di bell'aspetto, anche se inizialmente veniva disegnata con una fronte talmente ampia da occupare il 70% del volto e accatastando malamente occhi, naso e bocca dalle parti del mento.
Il personaggio
Sharon è una genitrice come tante altre: ha a cuore il bene della famiglia, è rilegata in cucina ed è stata una milf coi fiocchi.
In passato fu militante nelle forze d'assalto del Sessantotto, ma come ogni manifestante hippy che si rispetti le sue idee e i suoi tumulti erano sempre destinati a concludersi con un tiro di joint e una scopata in pubblico.
Dopo essersi trasferita in Colorado, si sposò con Randy Marsh, dal quale ebbe Shelley, Stan e nonno Marv.
La sua vita tranquilla da segretaria in uno studio di chirurgia estetica per bambine non ha mai subito particolari scossoni: dopo aver aderito al movimento Blame Canada in qualità di "donna che distribuisce opuscoli colorati e pasticcini" e aver imparato che una sega celestiale è un ottimo metodo per riavvicinarsi a un marito idiota, Sharon torna alla tranquilla vita della lavapiatti e occasionale dispensatrice di consigli materni:
Proprio quest'ultima attività di elargitrice di perle di saggezza la porterà a scontrarsi con Randy, fiero sostenitore della cosiddetta "merda", in un battibecco che terminerà con un divorzio temporaneo. Ma come in tutte le storie a lieto fine che si rispettino, sarà un formidabile pompino subliminale a ricementare la coppia Marsh in un legame più forte di quello covalente puro.
Curiosità
- Il suo seno florido e formoso somiglia in maniera impressionante alle chiappe di Cartman.
- Preferisce i panini alla merda alle perette giganti.
- Sul ginocchio sinistro ha una cicatrice a forma di protozoo. Sul ginocchio destro invece no.
- Ha sepolto un numero imprecisato di cadaveri umani nel proprio giardino.
- L'ha data a Chef ufficialmente per aiutarlo a raccogliere il danaro sufficiente per pagarsi un buon avvocato che lo difendesse dall'accusa di plagio.