Prostituzione

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   La stessa cosa ma di più: prostituta.
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La prostituzione, meglio nota come il mestiere più antico del mondo, è un'attività molto apprezzata e diffusa su tutto il pianeta. Tranne in alcune aree interne del territorio italiano, dove tale fenomeno non è considerato un mestiere, bensì uno stile di vita. In alcuni casi è considerato un lavoro socialmente utile.

Etimologia

Prostituzione è un termine composto da pro (a favore di) e stituzione, cioè istituzione o istituzioni; dunque la prostituzione è un'attività che favorisce le istituzioni, di grande valore democratico.
Essa può essere praticata, ovviamente con tecniche diverse, sia dal sesso femminile, e in tal caso si parla di prostituta, zoccola, troia, ecc., sia dal sesso maschile, e in tal caso si parla di puttani, zoccoli, troi, ecc.

Storia

Testimonianza della Prostituzione in epoca preistorica.
Ecco come sarebbe la prostituzione se i ruoli maschile femminile fossero invertiti.

Come già detto la prostituzione è un mestiere antico, considerato da alcuni un male da estirpare, tuttavia con scarse possibilità di riuscita. Secondo gli studiosi proprio per questo i dinosauri si sono estinti.
Nella preistoria la prostituzione veniva pagata con lame di selce e pelli d'orso, ma essendo questi parecchio difficili da procurarsi (in particolare la pelle d'orso, giacché il suo proprietario non era molto d'accordo a cederla senza protestare...), l'uomo preferiva ricorrere ai mezzi spicci dando un bel colpo di clava in testa alle povere disgraziate.
Presso gli Egiziani - e facciamo un bel volo pindarico - era d'uso che si prostituissero le figlie del Faraone, pare perché essendo figlie del figlio degli Dei - pertanto nipoti degli stessi, cugine dei demoni e cognate dei troll - erano un "dono dal Cielo alle creature del Mondo". Per questo motivo più che degli altri la cultura Egizia è considerata la più evoluta della storia.
Nel mondo Cretese si eredita la concezione della "regina-bagassa" con qualche esagerazione, come testimoniato da Pasifae, nota per avere particolari predilizioni animalesche. Ma con l'avvento dei puritani Greci la tradizione regale si ruppe e la prostituzione sacra rischiò di andare a puttane. Fortunatamente a prostituirsi ci pensarono le sacerdotesse del santuario di Afrodite Ericina, del santuario di Dionisio Eleutereo ad Atene e del santuario principale di Troia: le prime perché devote ad Afrodite, la dea dell'Amore; le seconde perché devote a Dioniso il dio dell'Ebbrezza e del vino; le terze perché... perché... diciamo pure per Vocazione.
Sotto i Romani la prostituzione era nota per costare quanto lo stipendio di un soldato, da questo periodo infatti risale il modo di dire Puttana la miseria!, una esclamazione che inneggiava ad alzare gli stipendi alle milizie. Ricordiamo anche l'invenzione dei ritrovi di sollazzo, detti anche lupanari, ambienti confortevoli in cui ritrovare il piacere dello stare insieme, delle relazioni interpersonali (anche in gruppo), nonché dello scambio di interessi.
La prostituzione conosce poi il periodo suo più florido nel Medioevo, in cui, forti del messaggio divino di Gesù "ama il prossimo tuo come te stesso", le giovani prostitute si improvvisavano tutte narcisiste e di prossimi da amare se ne procuravano parecchi.
Dal Medioevo in poi le cose non sono cambiate più di tanto, se si esclude il semplice fatto che da attività al chiuso divennero attività all'aperto, giusto per un discorso di comodità.
Tuttavia la Prostituzione ha conosciuto anch'essa i suoi periodi bui, che di seguito analizzeremo.

La lotta alla prostituzione nella storia

La lotta alla prostituzione ha anche testimonianze storiche di rilievo, come la celeberrima Guerra di Troia, testimoniata dallo storico Omero, in cui la persona più timida del mondo, Odisseo, ci stette dieci anni per conquistare una Troia. Tra l'altro con uno stratagemma fetish: le offrì un "cavallo" di legno e di notevoli dimensioni... Solo allora la Troia aprì le sue porte ad Odisseo e ai suoi compagni Achei, ma era evidentemente una trappola, visto che gli Achei la devastarono poiché appartenenti alla buon costume.
Durante le epoche comprese tra le conquiste romane e il Medioevo, dicevamo, la Prostituzione conobbe un'età d'oro. I problemi vennero solo durante il Rinascimento, epoca in cui si giustificava la lotta alla prostituzione con la celebre "caccia alle streghe", pratica ancora viva e frequente presso certe popolazioni nel nord-America.
Fortunatamente il rischio di cessazione attività delle prostitute è stato scongiurato nel nostro paese, in cui la salvaguardia di un mestiere tanto antico è preservato da uno Stato sempre attento e presente, capace di garantirne la funzionalità con l'apposito ministero.

La lotta alla prostituzione oggi

Nonostante i vincoli protettivi ancora oggi qualche benpensante ritiene che praticare la prostituzione possa nuocere gravemente alla salute, a quella del bambino e causare tumore al polmone ed alla laringe. Ah no, scusate quello era il fumo. Costoro osteggiano la prostituzione come se fosse un reato da punire con la decapitazione del membro virile. La protesta della comunità ebrea non è mancata, in quanto - si sostiene - la loro gente continua a subire tale pena dalla notte dei tempi.

Scopi sociali

Anche la nostra Ministra ha cominciato così, ed ora guardate dov'è arrivata!

Le funzioni sociali della prostituzione sono duplici: se da un lato migliora la vita e le relazioni interpersonali, dall'altro lato migliora anche la qualità dell'ambiente preservando importanti specie costantemente a rischio di estinzione.

Campi di attività della prostituzione e filantropia

Raramente chi pratica la prostituzione è disposto/a ad accettare compensi, e comunque mai in danaro. La deontologia della prostituzione esclude del tutto che essa possa essere esercitata venalmente e impone la prestazione gratuita, anche se faticosa. Si è a lungo discusso sul riconoscimento dell'artrosi cervicale come malattia professionale delle prostitute/i e alla fine, valutando il fatto che alcune pratiche richiedono non meno di 1500 oscillazioni del capo, con consumo eccessivo di vertebre cervicali, si è stabilito che questa malattia vada riconosciuta con malattia derivante dal "lavoro", previa un'accurata documentazione delle oscillazioni giornaliere del capo dei prostituti/e. Alla conta di tale movimento sono stati posti dei radicali, notoriamente i maggiori esperti di boccheggio.

Benemerenze naturalistiche della prostituzione

Tra le varie e molteplici attività filantropiche, la prostituzione spicca non soltanto per il fatto che essa opera su tutto il mondo, ma anche perché questa attività è benemerita per la protezione delle specie in via di estinzione. Senza di essa, infatti, sarebbero scomparse da decenni due specie di organismi: le piattole, falcidiate da DDT, a la Spirocheta pallidum, un batterio che apporta agli umani molte gradevoli malattie come sifilide, sifilomi purulenti, oltre che il bacillo della gonorrea, un microrganismo capace di far dimagrire velocemente per emissione ininterrotta di liquidi, e un fungo che fa crescere eleganti protuberanze sul glande a forma di creste di gallo. A questi due esseri si aggiungano anche i cosidetti "Figli di prostituta", la cui presenza tuttavia non è mai a rischio di estinzione.

Classificazione

Le prostitute, storicamente, si possono suddividere in due rami: proprie ed improprie.
Le prostitute "proprie" o "da marciapiede" sono quelle che battono, chiedendo soldi in cambio delle loro prestazioni. Spesso sono disprezzate da persone che, nottetempo, ci vanno sempre, anche a costo di indebitarsi; quelle improprie, in genere, hanno una cultura inferiore a quello delle prostitute proprie. Spesso hanno la seconda elementare, ma talvolta riescono ad ottenere la laurea facendo ottimi esami orali direttamente al rettore; in genere diventano mogli/conviventi del mega-direttore di turno, di qualche ministro, o del presidente di qualche stato, e ottengono anche ruoli ambitissimi da tutte le loro colleghe.

I sottogruppi della specie Prostitutae prostituendis sono di seguito elencate in ordine di importanza sociale e/o di tariffe:

  • Puttana da marciapiede.
  • Puttana da marciapiede con posto riservato vicino al bidoncino col fuoco acceso/impiegata in una casa chiusa.
  • Coniglietta di playboy/danzatrice di Lap dance.
  • Moglie del direttore della megaditta (specie se ci sono 35 anni di differenza).
  • Consigliera Regionale
  • Ministro delle pari opportunità

Relazione con l'universo femminile

A lungo si è sempre dibattuto su quali siano la differenze tra le donne che praticano la prostituzione e le donne che invece non la praticano. Su questo gli studiosi sono giunti ad una teoria univoca che ha messo d'accordo le diverse ipotesi iniziali:

« Esistono due tipi di donna: le prostitute e le pure. Le prostitute sono prostitute, le pure pure. »

Voci corredate