Seraph of the end

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Seraph of the End (終わりのセラフ Owari no serafu?, lett. "Il serafino della fine") è un manga dalle poco sfruttate potenzialità, scritto dal creatore di mondi poco familiare con lo storytelling Takaya Kagami, il quale infila in un capitolo sì e uno sì buchi di trama e personaggi inutili, ma molto gay, che piacciono tanto alle yaoiste.
Il manga è disegnato da Yamato Yamamoto, che è molto bravo nel suo lavoro, quindi non è chiaro perché la serie prequel sia stata affidata al disegnatore Yō Azami, i quali personaggi hanno almeno due taglie in più come nei giorni post vacanze natalizie.


Trama

La storia comincia con Yūichirō Hyakuya, uno dei protagonisti con l'infanzia più sfortunata nella storia degli anime - come tutti del resto. Sin da bambino i genitori cercano di ammazzarlo nel nome di un culto religioso, così il piccolo viene trascinato in un orfanotrofio. Tempo due pagine, scatta l'apocalisse: un virus uccide tutti gli umani dai 13 anni in su - in realtà ci sono le eccezioni, ma è presto per parlarne. Ora, c'è da sapere che in questa storia ci sono i vampiri. I vampiri bevono sangue umano. Nel momento in cui scoppia questa apocalisse, i nostri vampiri sono così preoccupati per loro risorsa alimentare primaria da riunire sotto la loro ala protettiva tutti i pargoli rimasti in vita. E già che ci sono, di schiavizzarli. E perché no, di instaurare un'aristocrazia comunista[1] basata sulla raccolta di sangue dagli umani e sulla distribuzione dello stesso a tutti i vampiri . Sarebbe molto interessante osservare come un regno del genere possa funzionare, ma il protagonista Yūichirō decide di scappare entro la fine del primo episodio dell'anime, e tanti saluti all'ambientazione vampiresca. Il suo amico Mikaela Hyakuya ruba per l'occasione una mappa della città al nobile vampiro Ferid Bathory, che era solito frequentare in incontri illeciti a casa sua in cambio di un'ingente ricompensa. Sì, avete capito bene. Ma Ferid, come capiranno ben presto le yaoiste, è solo molto gaio e non stupido: sulla via d'uscita il nostro gruppo in fuga si ritroverà di fronte proprio il vampiro, il quale uccide i bimbi uno ad uno. Riesce a scappare solo il protagonista in lacrime, ma fuori dalla città dei vampiri lo attende la versione di Roy Mustang di questo manga: Ichinose Guren. Non è che si trovasse lì a passeggiare, in realtà Guren aveva un inciucio con Ferid sin dall'inizio, ma è troppo presto per parlarne. Il bambino di dodici anni, invece di chiedere che ci facesse lì quel tipo ad aspettarlo, gli chiede come possano esserci degli adulti se la sopracitata apocalisse aveva fatto schiattare in massa gli umani da 13 anni in sù. Guren soddisfa la poco perspicace curiosità del piccoletto: grazie agli incantesimi e alle maledizioni, c'era una fazione del Giappone che era riuscita a resistere e che si trovava attualmente in guerra con il regno dei vampiri. Guren adotta il piccoletto e lo porta all'interno dei domini umani. Yūichirō, alla fine di questo PRIMO EPISODIO, promette di entrare nell'esercito degli umani per vendicarsi dei vampiri per quello che hanno fatto a lui e alla sua "famiglia".

NOTA BENE: Per essere così vendicativo, c'è da sapere sin da subito nell'esercito si formerà un nuovo gruppo di amici e li chiamerà "famiglia". Ci sarà un momento in cui verrà posseduto da un demone e invece di arrabbiarsi lo renderà parte di questa "famiglia". Detto così viene da storcere il naso, in realtà è l'autore che è stato abbandonato da piccolo e che proietta il suo desiderio di una famiglia in questo protagonista. Non gli vogliate male, va bene?

Note

  1. ^ Non a caso il capo di tutti i vampiri, Urd Geales, è re della Russia