Seconda battaglia di Lepanto

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La seconda battaglia di Lepanto, attesissimo sequel della prima battaglia, avvenne l’8 ottobre 1830 fra la flotta dell’impero a otto mani e una coalizione di stati europei che volevano liberare il Mediterraneo dai turchi e riaprire così le rotte verso Sharm el Sheik e Dubai.

Una scena della battaglia in un affresco di Gerardo della Cazzola.

Formazioni

Gli uomini a otto mani potevano contare sul valente ammiraglio Chiken Kebab con una flotta di 24 navi da guerra, l’ala destra era formata dal piroscafo Ubabba, l’ala sinistra dal vaporetto Knorr, al centro la portaerei Zidane, come punta la portatovaglioli Bahamas, altre 7 navi più indietro, 5 in panchina e il resto in tribuna.

Della coalizione europea, guidata da Valéry Marie René Georges Giscard d'Estaing, si sa solo che fu aiutata nel finale con l'intervento delle truppe statunitensi.

La Battaglia

La lotta fu una cagatina, duro per 16 minuti poi l’arbitro mandò tutte le navi negli spogliatoi: rinviata per maltempo, terreno impraticabile.
I risultati di questa battaglia furono x 1 x 2 2 1 x x 1 x 2 1 2.
Lo scontro decisivo fu rimandato nella terza battaglia di Lepanto.