Sciatore della domenica

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« Se dovessero pagarmi per ogni volta che ho preso bene la seggiovia ora sarei povero »
(Sciatore della domenica)
« Io sono stato azzurro di sci »
(Ugo Fantozzi, sciatore della Domenica con l'incentiva dell'autoconvincimento)

Lo Sciatore della domenica è quell'individuo che la domenica mattina si alza, abbandonando il placido tepore della termocoperta dopo due intensissime settimane passate a guardare le Olimpiadi invernali, e si ritrova tramutato in una specie di Terminator delle nevi.

Insomma uno yeti ma con gli sci ai piedi.

La seggiovia

Il principale ostacolo che si frappone tra lo sciatore della domenica e la gloria è la seggiovia, uno strumento di tortura ideato appositamente dai maestri di sci per cacciare dalle piste gli spericolati eroi della domenica. Questi ultimi, insieme allo sciatore del sud, sono i più odiati tra i praticanti delle piste da sci e per questo si cerca in ogni modo di eliminarli mentalmente (e anche fisicamente) dai luoghi di villeggiatura montana. Ma non abbiate timore se ne incontrate uno: lo sciatore della domenica standard si fa subito individuare per il modo in cui prende la seggiovia stessa.

  • Si avvicina con cautela allo strumento
  • si prepara all'apertura del cancello come un atleta olimpico prima di una gara
  • cade rovinosamente a terra per l'improvvisa apertura del cancelletto a cui non era pronto
  • crea una fila chilometrica dietro di lui mentre tenta di alzarsi e blocca l'impianto
  • dopo due ore di tentativi, riesca a salire con l'aiuto dei bastoncini che nello stesso tempo aveva usato anche per massacrare chiunque cercasse di soccorrerlo per porre termine all'agonia generalizzata;

Durante il viaggio

ATTENZIONE:Viaggiare con uno sciatore della domenica o stare sotto al luogo dove lui transita può nuocere gravemente alla salute

Lo sciatore della domenica compie un tragitto assai movimentato sulla seggiovia, non importa che il viaggio duri 10 minuti o due, lui seguirà sempre questi passaggi: -appena salito per fare il figone lascerà la sbarra di protezione alzata per fare lo sborone con i suoi amici che sono saliti davanti o dietro di lui, il malcapitato seduto avviando a lui(indovina chi è; sì, proprio tu) verra sempre spintonato o colto da pacche amichevoli che rischieranno di farvi cadere di sotto. -durante il tragitto perderà qualsiasi cosa in suo possesso che non sia direttamente agganciato a lui: sci, racchette, occhiali, telefono, casco, guanti, e addirittura gli scarponi. Tutta questa pioggia di oggetti, che cadrà sulla testa di malcapitati sciatori (tra cui sempre te) sarà accompagnata dalle peggio bestemmie e imprecazioni contro santi di cui non sapevi neanche l'esistenza -sempre durante il tragitto cercherà di comunicare con i suoi amici 10 seggiole davanti a lui rompendo la tranquilla quiete di montagna e facendosi sentire in tutta la valle e ovviamente TU, che sarai seduto affianco a lui, dovrai fare al più presto un controllo dall'otorino .

Discesa

La discesa è la cosa più traumatica di uno sciatore della domenica a cui possiate assistere (soprattutto se ci sarete seduti affianco)- -prima di tutto lui abbasserà velocemente la sbarra per non farsi prendere un cazziatone dall'addetto della seggiovia e durante questa operazione Tu (sempre Tu) perderai probabilmente una gamba o due (nel peggiore dei casi potresti perderne tre, e sai a cosa mi riferisco) e poi si arrabbierà con te perché non eri attento. -subito dopo riaprirà la sbarra(tanto siete arrivati) facendotela arrivare direttamente sui denti ella cosa peggiore è che non potrai neanche insultare sua madre poiché con la mascella rotta non potrai più parlare per un bel pezzo -nel momento in cui si tocca terra lo sciatore della domenica sarà colto da un attacco di panico e si aggrapperà alla cosa più vicina alle sue mani(sempre te9 che trascinerà con lui fino al suolo dove si arrabbierà pure con te perché non lo avete sorretto e tu non potrai dire niente perché hai perso tutte le tue forze durante il viaggio

  • Prende il gancio dello skilift con due mani, a volte lo strangola per non perdere l'equilibrio.
  • In seggiovia non fuma, ma prende il sole, che è sempre alle sue spalle, a rischio di violenti torcicollo. Tiene gli sci sull'appoggio e per scendere si prepara tre piloni prima.
  • Mangia zuppa di verdura, beve un quarto di vino e poi dice: "Vado perché è l'ora migliore non c'è nessuno". E va a dormire su una sdraio.
  • Curva peggio da una parte, quasi sempre la sinistra.
  • Se cade dà la colpa alle lamine, anche se non sa cosa siano.
  • Scarponi: li infila con ferocia, li toglie con odio. Sempre troppo stretti.
  • Ha l'attrezzatura da duemila euro. Maggior spesa: la giacca a vento.
  • Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché ha sbagliato il peso sullo sci interno.
  • Se esce di pista è per farsi una pisciata.