Scarpa col tacco

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Come vedete le scarpe col tacco possono rappresentare una donna in tutta la sua femminilità.
Le scarpe del sabato sera.
« Che tortura »
(Tutte le donne normali del mondo)
« Che goduria »
(Tutti gli uomini del mondo vedendo uno spettacolare tacco rosso)
« Intanto il tacco 12 è più lungo del tuo pene »
(Donna su di te)
« Dove non arriva la natura arriva il tacco 12 »
(Mia madre su me)

La scarpa col tacco consiste in una normale scarpa, ma modificata per incrementare l'altezza delle donne basse. Il tacco della scarpa si adatta infatti ai centimetri in più che la donna vuole aggiungere alla sua altezza. Le scarpe col tacco sono oggi diventati simbolo della femminilità e dell'arrapamento maschile. In concreto portare il tacco è come essere linciati o camminare su un tappeto di chiodi.

Fisiologia

La scarpa col tacco è una normalissima scarpa (che dovrebbe essere proibita dalla convenzione di Ginevra) ma con dei centimetri in più aggiunti all'altezza del tallone mediante le così dette "zeppe" o da un rialzo più o meno stretto detto volgarmente tacco; alcune sono anche dotate di una piattaforma sul davanti, per attenuare il dislivello: essa è nota come "pleateau", comunemente noto presso le truzze come "platò", in onore del famoso filosofo, noto travestito. Le scarpe, data l'isteria femminile per la scelta degli abbinamenti vestiari, hanno diverse forme e colori. Ogni scarpa rappresenta la sua padrona. Spera siano tutte troie facili. Il tacco infatti ha la stessa forma del tampax che si infila dove tu vorresti essere ora.

Vi sono molte categorie di scarpe col tacco, i cui nomi sono generalmente ignoti al pubblico maschile, troppo obnubilato dalle gambe della indossatrice per preoccuparsi del maledettissimo nome tecnico di quelle cose molto sexy che porta ai piedi che fanno tic-tac ma che però poi tanto si tolgono prima di andare a letto o anche no, dipende dai gusti:

  • Le più semplici e classiche sono le decollété, in genere in vernice o in pelle nera, che si abbinano ad un elegante vestito nero o ad un tailleur, in pratica ad una donna professionale, carrierista e sicura di sé, insomma ad un'acida stronza che non te la darà mai salvo tu non possa comprargliene tante altre, insieme a tante altre belle macchine, case, diamanti e gioielli. Da schivare come la peste le decollété di colori diversi da un morigerato nero (rosso fuoco, giallo piscio, arancio): indicano o una personalità schizofrenica o una donna dalla fedeltà serenovariabile da cui è meglio stare alla larga. Dubbie anche quelle con fiorellini, fiocchetti, nastrini e orpelli vari, che solitamente suggeriscono una donna vanesia, frivola e molto superficiale, insomma una vera oca giuliva.
  • Una varietà delle decollété di cui prima è costituita da quelle con il cinturino dietro, sopra il tallone: le portano o le sfigate che credono di vivere negli anni '70 o le cinquantenni alla ricerca di una sana scopata che gli ricordi i bei tempi in cui "menopausa" era solo uno strano termine sui libri di scienze, nel qual caso il tacco si abbassa e diventa più tozzo. Rischiosissime da portare, in quanto la mancanza di un supporto che tenga fermo il piede espone a storte e inciampi d'ogni sorta. Nonché francamente orribili dal punto di vista estetico.
  • Più popolari e casual i sandali, in ogni foggia e colore, adatti all'estate e alle feste in spiaggia, specie se con le zeppe. Molto variegate in stile e vestibilità: si passa da insostenibili trampoli a comode ma ributtanti zattere. Indice di una personalità allegra, vivace e mondana, ovvero di una ragazza la cui disponibilità è direttamente proporzionale a quanto abbia bevuto/ingerito/fumato.
Dov'è il tuo Dio, adesso?
  • D'autunno e d'inverno, per non bagnarsi nelle pozzanghere e far stile, si diffondono gli stivali, anch'essi invariabilmente con i tacchi. Si possono portare o sopra o sotto i pantaloni, nel qual caso indicano rispettivamente l'apertura (mentale e di gambe) o meno del soggetto, oppure con una gonna e con calze di vario genere e grammatura. Molto dipende dal singolo modello: si passa da modesti stivali in scamosciato nero che stanno bene sotto un cappotto abbinato a provocanti stivali in pelle nera, più indicati per occasioni di seduzione e concupiscenza. Li portano le donne perbene e quelle che ci tengono all'immagine, nonostante siano sposate o magari già madri. Più lo stivale si fa aggressivo, più è probabile che il caro maritino abbia delle difficoltà a passare per le porte a causa di un imponente palco di corna che gli spunta da dietro le orecchie.
  • Stivalone al ginocchio in lucido lattice nero con tacco 18 e plateau trasparente: trenta la bocca cinquanta l'amore.
  • Qualche genio del male ha pensato bene di aggiungere un tacco perfino alle scarpe da ginnastica, nate appunto per rendere comoda e automatica la complessa arte dello spostarsi lungo i tre assi del piano cartesiano. Non discuteremo di queste perversioni, né faremo speculazioni sulla qualità morale e psicologica di una donna che sceglie di rischiare di rompersi il collo per un paio di Nike.

Tipi di tacco

Tacco 5 cm

Il tacco "5cm" corrisponde a una donna comunque mediamente alta poiché alza di poco l'altezza del soggetto preso in considerazione. È un tacco elegante e poco volgare e delinea una persona molto discreta, poco estrosa e generalmente che a te non la darà mai.

Tacco 8 cm

Il tacco "8cm" corrisponde a una normale donna di altezza media che decide di mettersi i tacchi per slanciarsi le gambe effettivamente leggermente tozze. Il tacco 8 si mette in situazioni eleganti e non, può essere usato pure a lavoro per ottenere un "up-grade" anche se dando qualcosa in cambio.

Tacco 10 cm

Il tacco "10cm" inizia a non essere più da brave ragazze serie e caste. Insomma da qui puoi essere interessato. Il tacco queste ragazze lo mettono in ogni occasione e in possesso di ogni altezza a meno che non siano cozze alte 1.45. Scopabili le tipe del "tacco 10".

Tacco 12 cm

Il tacco "12cm" è il tacco più conosciuto perché ne fanno uso le cattive ragazze. È il tacco per eccellenza e chi lo porta è in genere disponibile come l'acqua dal rubinetto di casa.

Tacco 16 cm

Non conosco nessuna donna esistente sulla Terra che lo porti a parte le prostitute. (Con pisello o meno)

Tacco 20 cm

Che io sappia non esiste e comunque nessuno lo porta.

Dimostrazione pratica.

Il tacco visto da una donna

Semplice: una tortura da dover sopportare se basse o poco slanciate o semplicemente per dover rimorchiare. Se sei una prostituta è esigenza di lavoro. La sensazione base è quella di essere trafitti sulla punta del piede da una motosega. È come quando Berlusconi si fa un'altra prostituta con i tuoi soldi.

Il tacco è, per molte donne, un fondamentale rito di passaggio dall'infanzia all'età adulta. A volte, vi è un'età ben precisa per effettuare la cerimonia: in molti paesi dell'Asia centrale, i maschi vengono circoncisi a dodici anni, mentre nel mondo occidentale, ad una simile età, le ragazze vengono iniziate al camminare sui tacchi alti. L'unica differenza è che la circoncisione in fondo dura solo qualche minuto e alla fine si cicatrizza, mentre i tacchi alti si devono portare per tutta la vita fertile e continuano imperterriti a fare un male del diavolo, nonostante tutto l'uso e l'abuso che se ne possa fare.

Lei soffre e tu godi! Lei soffre e tu godi! Vergogna!

Vi è un attivo dibattito se vi sia una tecnica precisa per camminare in codeste scarpe: c'è chi sostiene il tacco-punta e chi il punta-tacco, c'è chi sostiene di mettere una gamba davanti all'altra e chi di sollevare il sedere, chi di ondeggiare lievemente le braccia e chi di saltellare a ritmo di rumba cantando l'inno nazionale del Turkmenistan. La verità è che non c'è un modo di attenuare il dolore, a parte una devitalizzazione chirurgica dei nervi delle gambe.

Non parliamo poi della danza: è molto bello e poetico vedere, nei film, stupende principesse in un vaporoso abito bianco che ondeggiano e piroettano a ritmo di valzer dall'alto dei loro dodici centimetri, fra le braccia di un bellissimo giovane ufficiale bardato nella sua uniforme d'alta cerimonia, in stile ballo delle debuttanti; meno bella è l'esperienza di cercare di muoversi a ritmo di musica su dodici vertiginosi, sottili e fragili centimetri di tacchi che rischiano di schiantarsi sotto la discreta mole della ballerina ad ogni goffo, impacciato e maldestro saltello o peggio di farla capitombolare in una sonora craniata sul lucido pavimento di duro marmo, sotto gli occhi sgomenti di tutti. Anche nel caso in cui la donna taccuta[citazione necessaria] riesca a evitare traumi e fratture, il dolore che possono provocare cinque minuti di ballo lento su degli innocui sei centimetri è paragonabile a quarantasei nerbate sulle caviglie sferrate con un gatto a nove code elettrificato. Consigliato, caso mai si prospetti qualsiasi movimento che differisca da cinque metri in linea retta su pavimento livellato, di fuggire in bagno per cambiarsi le letali scarpe col tacco con un paio di tranquille ballerine che la donna previdente porta sempre con sé in borsetta.

Il tacco visto da un uomo

Un oggetto di culto utilizzato spesso da distributrici di favori. Un oggetto da adorare e levare. Un oggetto che comunque rivela la disponibilità di una donna. La reazione base è l'elevazione di una parte del tuo corpo. O perdite di liquido salivare dalla bocca o di altro liquido ma non certo dalla bocca con l'aiuto di Manola.

Chi porta i tacchi alti

Immagino tu stia guardando il tacco, vero?

I tacchi alti sono generalmente indossati da donne. Oltre alle donne di solito li mette chi si diletta con Marrazzo e simili. I tacchi alti sono inoltre indossati da gente che fa un onorevole lavoro o un lavoro onorevole ed in questo caso vengono spesso accompagnati da arrapanti calze a rete e gonne girofiga.

Da scarpa normale a tacco

Scarpa normale.
Scarpa trasformata in tortura.

Gli uomini non contenti di ridurre le donne a oggetti hanno deciso che dovevano soffrire maggiormente per essere sottomesse inventando il malefico tacco. Il tacco in effetti sarebbe un modo gentile per dire "Dove la natura non arriva, arriva il tacco 12". Le donne da allora disgraziate circa ogni giorno infilano ai piedi questa tortura. Inoltre il tacco ha molte limitazioni come non poter appoggiare una gamba al muro piegandola senza che chiedano "Quanto fai?". Il tacco oramai è il simbolo della donna e di ciò di cui è provvista la donna.

Correre con tacco 12

Il tacco 12 deve essere portato se si è consapevoli delle limitazioni e di quel che comporta. Correre con il tacco 12 è una delle maggiori cause di suicidio femminile insieme all'insoddisfazione sessuale. Correre con il tacco in generale comporta una serie di controindicazioni che andranno elencate a seguito. Attenzione leggere attentamente il foglietto illustrativo.

  • Perdita della caviglia
  • Rottura della caviglia
  • Elevazione del vestito e altro insieme a esso
  • Caduta rovinosa
  • Figuraccia da annuale
  • Rottura del tacco
  • Distruzione della scarpa
  • Inzaccheramento in pozzanghera
  • Pestare merda
  • Aumento dell'effetto serra

Insomma... Non lo fate!

Dimostrazione medica che il tacco fa male alla salute

Il tacco, mettendo in tensione i muscoli del polpaccio, lo iniziano a uno sforzo a cui generalmente non è abituato e quindi a una possibile contrattura o stiramento. Inoltre modificano, se portati troppo a lungo, la struttura ossea della gamba curvando le ossa contenute nel polpaccio. Era pura fantasia? Sì!

Come sarebbe il mondo senza i tacchi?

Uguale, migliore per le donne, peggiore per gli uomini ma andrebbe in frantumi il simbolo della femminilità sottomessa. E sicuramente peggiore del mondo senza Nutella.

Voci correlate

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