Scaricabarile

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I finalisti del Torneo Nazionale di Scaricabarile edizione 2015.
« È colpa del governo precedente! »
(Il Governo Berlusconi III incolpa il Governo Berlusconi II della disastrosa situazione ereditata.)
« L'opposizione ci impedisce di lavorare! »
(Il nuovo governo che ancora non ha risolto una mazza.)
« Faremo le opportune verifiche sui crolli per accertare eventuali responsabilità. »
(Tipica frase post-terremoto del governo seguita dall'immancabile scaricabarile.)

Lo scaricabarile è una salubre attività praticata in tutto il Mondo. Consiste nello scansare doveri e/o responsabilità, riversandoli su qualcun altro, senza dover rinunciare al lauto stipendio da "responsabile". Ne esiste anche una versione gioco per ragazzi, consistente nel porsi schiena contro schiena e, tenendosi con le braccia incrociate, alzarsi a vicenda più volte. Vince chi si frantuma per primo tre vertebre, o comunque chi ci rimette l'uso delle gambe. In ambito sportivo è applicato sistematicamente, soprattutto nel calcio.

« Il centrocampo deve fare filtro, altrimenti noi della difesa andiamo in sofferenza. »
(Salvatore Aronica che ha appena causato un rigore stendendo l'avversario con un pugno in faccia.)
« Non mi arrivano palle giocabili! »
(Adriano Leite Ribeiro, leggermente in sovrappeso, alla quinta ed ultima presenza senza gol nell'A.S. Roma.)

Ovviamente, il presidente della squadra non tiene conto di aver acquistato catorci come Andrade e Renato, o di aver sottratto (con una fulminea manovra di mercato) Fernando Torres alla Polisportiva Pensionati, in perfetta prassi scaricabarile: licenzia l'allenatore. Il calcio rappresenta però un'anomalia, poiché l'iter abituale prevede che a pagare sia l'ultima ruota del carro, sempre che non ci si trovi in presenza di un disastro che ha causato vittime. Nel caso di terremoti, bombe e inondazioni, la colpa vaga senza meta per decenni, per poi perdersi nella nebbia.

Casi del passato

Lo scaricabarile è praticato nel nostro Paese quotidianamente, ma è solo in presenza di una tragedia che sprigiona tutto il suo potere e diventa evidente.

Roma, 17 ottobre 2006 - Inaugurazione della Giostra del Metroscontro.
  • Disastri ferroviari: l'elenco è tristemente lungo. Ci sono convogli che deragliano perché stanchi del solito tran tran, ponti che crollano per futili motivi, treni disintegrati dalle bombe dei terroristi e vagoni all'amianto più letali di un cobra. Non ci stupiamo nemmeno di due treni che viaggiano sullo stesso binario, magari sfidandosi a chi si scansa prima e pareggiando tragicamente. È capitato in Puglia, ma poteva succedere ovunque[1]. Quello che ci lascia perplessi è l'esito delle indagini: "Le due motrici decisero di testa loro, volevano partire e l'hanno fatto. Nonostante l'eroico tentativo di frenata, da parte dei macchinisti, se una montagna di acciaio si incaponisce non c'è verso di farla desistere!"
  • Terremoti e crolli: citiamo solo un recente caso, quello di Amatrice, tanto la prassi è stata la stessa in Irpinia, Marche, Abruzzo, etc. Il crollo della scuola Capranica ha dato il via all'atteso scaricabarile.
    • La Polverini: "Noi de la Reggione j'avemo dato li sòrdi, poi se la deve vedé er Comune".
    • Il Sindaco: "Il Genio Civile ha dato il via libera, io sono sereno!"
    • Il Genio Civile: "Il costruttore deve aver fatto qualche cazzata!"
    • L'imprenditore: "Ho la coscienza a posto, nessuno mi ha chiesto l’adeguamento sismico".[2]
    • L'ingegnere: "Il progetto era conforme alle direttive europee".
    • Il muratore: "Il lavoro è stato eseguito a regola d'arte, sulla qualità dei materiali non posso esprimermi".
    • Il cemento: "Ahó, nun guardate me! Io nun c'ero proprio!"
Longarone (BL), 9 ottobre 1963 - La foto a sinistra è del giorno prima.
  • Frane e inondazioni: spesso causate dall'eccessivo disboscamento. Ma anche in questo caso con chi te la vuoi prendere?! Se un bosco decide di trasferirsi e cedere il suo spazio ad una selva di villini a schiera, ci parli tu con Barbalbero? Nel '98 a Sarno (SA) una frana uccise 160 persone. Era una tragedia annunciata, in precedenza fu vano il tentativo di trovare un interprete che parlasse alberese[boh!] e inoltre, in quella zona se la cavano male anche con l'itagliano. Delle seconde ricordiamo il caso del Vajont, nel quale una montagna decise di fare un tuffo nel laghetto artificiale formato dalla diga. Avete presente quando riempite la vasca, vi ci buttate dentro di peso e vostra moglie si incazza per l'acqua che esce? Ecco! In quel caso l'onda generata era alta 150 metri, scavalcò senza difficoltà il bordo della diga e spazzò via il paese sottostante, assieme alla vita di duemila persone.
  • Aerei e navi: roba che precipita e affonda per sfighe incredibili.
    • 27 giugno 1980, Strage di Ustica: una tragica fatalità, costata la vita ad 81 persone. Si sono dovuti incrociare per caso[citazione necessaria] una caterva di aerei libici, francesi e americani, rigorosamente sconosciuti, nello stesso momento. Nel cielo sopra Ustica c'era più traffico che sul Grande raccordo anulare alle 8 di mattina, mancavano solo lo Zeppelin e Icaro. Inoltre, si sono spenti i radar nel raggio di seimila chilometri e tutti i satelliti spia erano orientati sul Gibuti, nazione solitamente ignorata dai suoi stessi abitanti. Incredibile eh?!
    • 8 ottobre 2001, Disastro aereo di Linate: soprannominato Davide vs Golia, che detiene l'attuale record italiano con 118 vittime. L'incidente coinvolse un piccolo Cessna privato, entrato erroneamente nella pista di decollo di un grosso e prepotente MD-87 della Scandinavian Airlines il quale, con estrema arroganza, tentò di scavalcare il piccolo aereo. Per attribuire la responsabilità però ci fu un grosso imbarazzo: la segnaletica di Linate era vecchia e non a norma; il radar di terra e i sensori di invasione pista erano disattivati; ci furono errori dei piloti e dei controllori di volo. Mancava solo che sulla pista ci fossero dei viados con i copertoni accesi per scaldarsi. Alla fine fu incolpata la nebbia e tutti al bar per un prosecchino.
    • 25 ottobre 1927, Naufragio del Principessa Mafalda: chiamato il Titanic italiano per via delle 657 vittime. L'incidente fu piuttosto curioso: avete presente quando da bambini giravate forte su voi stessi per poi fermarvi di botto? Ricordate come sbandavate? Nel caso della nave, l'asse di un'elica si staccò improvvisamente dal giunto e, comprensibilmente disorientata, si aprì un varco nello scafo. Del disastro fu incolpata la compagnia di navigazione per le cattive condizioni della nave, che rimbalzò la palla alla società di manutenzione, che se la prese con quelli della sala macchine, che da giorni segnalavano il problema al comandante, che aveva dato ordine al marconista di informare la compagnia, che al mercato per due soldi mio pad. Per loro sfortuna era al governo un certo Mussolini, uomo poco avvezzo alle figure di merda internazionali, che li fece condannare al pagamento di forti indennizzi e a bonificare la palude pontina succhiando con le cannucce.
"Gino, mi senti? ... Non prende bene qui!... Ho detto NAUFRAGIO, non FORMAGGIO!".
    • 10 aprile 1991, Disastro del Moby Prince: ribattezzato "Scontro tra titani" quando il traghetto omonimo e la petroliera Agip Abruzzo entrarono in collisione nella rada del porto di Livorno, causando la morte di 140 persone. La domanda sorge spontanea: "Come fanno due navi enormi, che procedono a velocità bradipo, a scontrarsi in un porto?" La risposta è: "Che cazzo di domande fai? Siamo in Italia no?!" Il punto è che dopo 25 anni ancora si fatica a trovare un responsabile, tanto che al diciassunesimo processo è spuntata fuori l'ipotesi nebbia, che per queste cose è come il nero: sta bene con tutto. Dalle testimonianze però sembra che avesse la serata libera, quindi si è passati a considerare la "nebbia da avvezione", una sua cugina di terzo grado che a loro dire: "può provocare la formazione repentina di un banco molto fitto e localizzato". La carta omini verdi non l'hanno giocata, non ancora almeno. Il 9 aprile 2015, alla vigilia del 24º anniversario della tragedia, venne chiesta al Senato l'istituzione urgente di una Commissione d'inchiesta. Visto che era "urgente", dopo altri 4 mesi fu messa ai voti ed approvata. Entro due anni ne sapremo di più, forse.
    • 13 gennaio 2012, Naufragio della Costa Concordia: evento che ha causato 33 vittime e la perculata in mondovisione del nostro Paese. Anche in questo caso si è scatenato lo scaricabarile, ma le piste percorribili erano solo due: l'improvviso innalzamento del fondale dovuto al passaggio della cometa Sòretha, oppure una stratosferica cazzata del comandante Francesco Schettino. La nebbia e sua cugina avevano un alibi.

Specialità riconosciute

La FISTOLA (Federazione Italiana Scaricabarili Troppo Occupati a Leccare Ani), che riunisce la maggior parte dei leccaculo presenti nel territorio, ha recentemente divulgato la Normativa 7 e spicci. In essa sono elencati gli ambiti nei quali è ammesso lo scaricabarile e i requisiti minimi per poterlo praticare.

Esempio di azienda che prospera grazie alla magia.
Scaricabarile nei pubblici uffici.

Usi consueti

Note

  1. ^ quando c'era Lui però non succedeva e arrivavano anche in orario!
  2. ^ Puttana Eva! Ma non era zona sismica?!

Voci correlate