Borra

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La dott.ssa Antonella Clerici e le sue due aiutanti.
- Antonella Clerici: “Fa schiuma ma non è un sapone...”
- Tua nonna: Eh? Ah!”
- Antonella Clerici: “Fa schiuma ma non è un sapone!”
- Tua nonna: “La borra!”
- Antonella Clerici: “La?!”
- Tua nonna: “La barra! Paola!!! Oh! Un attimo, Antonella! ...come?”
- Antonella Clerici: “Scusa non capisco, fammi lo spelling. È una cosa che si beve.”
- Tua nonna: “Nun ti capiscu, parla più piano. Ah? La sbar... bars... la barra! Barra?”
- Antonella Clerici: “Cos'è la barra?!”
- Tua nonna: “È la bara... Bora! Come? La borra!!!”
- Antonino Zichichi: “Ma che minchia è sta borra? E chi caspita è Paola?”
La borra?

La borra è uno dei più intricati misteri che ancora attendono una definitiva spiegazione scientifica. Ancora oggi[1], i più autorevoli esperti in chimica-fisica della materia sono in pieno disaccordo sull'interpretazione dei dati sper(i)mentali ottenuti in tutti questi anni di ricerche costosissime e quasi del tutto inutili.

Storia

La sig.ra Pina durante la consegna del Nobel

La scoperta della borra si deve, del tutto casualmente, alla dott.ssa Antonella Clerici, ricercatrice dei Laborratoires Svztrmzvn di Stoccolma. Nel maggio 2004, mentre studiava le reazioni enzimatiche coinvolte nella preparazione dell'aria fritta[2], la dott.ssa Clerici produsse uno strano liquido gelatinoso e biancastro, schiumogeno ma non saponoso. Di lì a poco furono osservate numerose proprietà del misterioso intruglio, alcune delle quali sembravano violare alcune leggi biochimicofisicomatematiche ormai dimostrate e assodate. Dopo quattro anni di studi e verifiche strumentali, finanziate dal governo iraniano, non si è riusciti a chiarire le ragioni di questo contraddittorio comportamento della materia. Tuttavia, si deve alla sig.ra Pina da Voghera la prima attribuzione del nome "borra" alla maledetta sostanza, lavoro che le valse il premio Nobel nel 2006.
Benché non siano stati chiariti i meccanismi molecolari che caratterizzano le proprietà della borra, le industrie statunitensi (notoriamente asservite al più bieco sfruttamento capitalistico delle risorse economiche) hanno già trovato numerose applicazioni della borra, presentando al pubblico tutta una vasta gamma di prodotti a base di questo curioso composto.

Studi scientifici

Proprietà fisiche

Stranissima cosa, la borra

La borra, a temperatura e pressione standard, si presenta come un liquido opaco di colore chiaro, variabile fra il bianco e il giallastro (la tonalità tende a inscurirsi con il passare del tempo, forse per effetto di alcune reazioni di ossidoriduzione causate all'ossigeno dell'aria), di consistenza cremosa (viscosità cinematica = 4,5 x 105 a 20 °C) e peso specifico di 541 g/cm3. La borra presenta il fenomeno dell'isteresi termodinamica e della fosforescenza, è soggetta a un decadimento radioattivo alfa, beta e gamma con tempo di emivita di circa 59 petosecondi[3]; inoltre, la borra aumenta il proprio volume di sette volte se sottoposta a una temperatura compresa fra i 25 e i 37 °C (si consiglia, per questo motivo, di non introdurra mai all'interno di orifizi, sfinteri o altre cavità corporee).
Una interessante proprietà quantistica della borra si osserva quando questa viene accidentalmente introdotta in un esemplare umano di sesso femminile: la sovrapposizione di stati quantici risulta distribuita in maniera maledettamente discordante rispetto alle previsioni statistiche[4], con formazione di nuova materia dal nulla. I più eminenti cosmologi hanno congetturato che la borra non sia altro che un concentrato ultradenso di energia, particelle subatomiche e materia semplice paragonabile al nucleo primigenio che ha dato vita all'universo, secondo la nota Teoria dell'Universo Inflazionario. Al contrario, i sostenitori della Teoria dell'Universo Stazionario sostengono che la borra sia la prova che nell'universo esiste una continua formazione di materia ex novo. Il giudice Santi Licheri si riserva di far luce sulla diatriba[5].

Proprietà chimiche

Borra cristallizzata su minigonna di velluto

L'analisi allo spettrometro di massa ha confermato la presenza di carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e stronzio. Alcuni test al gascromatografo hanno dimostrato che la borra è, in realtà, una complessa soluzione colloidale multifasica, di composizione assai varia e di difficile purificazione.
È stato osservato e ampiamente studiato il comportamento della borra a contatto con superfici ruvide e tessuti: pare che essa tenda a solidificare formando uno strato crostoso durissimo, indelebile e persistente, insolubile neanche in solventi a base di soluzioni concentrate di omino bianco e acido solforico.
Non è ancora stata spiegata a dovere la principale caratteristica della borra: fare schiuma senza essere un sapone. Il prof. Swanschklzworth[6], celebre biochimico, si chiede entusiasta: "Cosa spinge la borra a fare schiuma pur non essendo dotata di saponosaggine? Chi la spinge a farlo? Che c'è uno che la spinge? Spingitori di borra!"

Proprietà biologiche

Un borrozoo immaturo

Al microscopio ottico, la borra ha evidenziato la presenza di milioni di miliardi di bilioni di biliardi di microrganismi eucarioti (borrozoi), presumibilmente appartenenti al regno Protozoa, dotati di un lungo flagello vibratile e di vigorosamente allegra motilità cellulare. Forse è proprio il moto vorticoso di questi microrganismi a formare l'abbondante schiuma in assenza di saponosità. Si ritiene che essi potrebbero anche rappresentare una qualche forma di vita vagamente intelligente, presumibilmente extraterrestre; ma su questo punto l'autorevole esperta Paola Binetti[7] ha espresso alcuni dubbi.
La sequenziazione del DNA dei borrozoi suggerisce che questi si sono evoluti di pari passo con la specie umana, forse instaurando un rapporto parassitico-opportunista.
Diversi trial clinici hanno stabilito che la borra è dotata di una complessa attività enzimatica, farmacologica e nutrizionale: la saliva umana, specialmente se di tipo femminile (grazie a specifiche proteine anticorpali), è capace di idrolizzare e metabolizzare la matrice liquida della borra con potenziali effetti benefici[8].

Applicazioni

Un originale dispenser per Borra®

La borra è stata commercializzata per la prima volta nel febbraio 2007 dalla Coca Cola & Co. sotto il nome di Borra®. Si tratta di un prodotto multiuso la cui formulazione è compatibile con qualsiasi utilizzo venga in mente al consumatore.

Fra gli impieghi più comuni si hanno:

  • Quando serve la schiuma ma non serve il sapone
  • Crema depilatoria inguinale
  • Gelificante alimentare
  • Anticoncezionale[9]
  • Concezionale
  • Collante per francobolli
  • Ricostituente
  • Esplosivo da mina
  • Additivo per calcestruzzo
  • Appretto per carta da parati
  • Stallatico
  • Surrogato alla besciamella nel gateau di patata
  • Diluito con acqua, nei gavettoni
  • In rarissimi (e fortunati) casi, non diluito

Polemiche

La libera vendita al pubblico della borra non è stata scevra di abusi, polemiche e guerre d'opinione. Non tutti considerano la borra un prodotto sicuro, anche perché tutti continuano a non sapere esattamente che cosa sia. Nel settembre 2007 il capogruppo dei Verdi, l'ex ministro dell'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio[10], ha indetto un'istruttoria parlamentare per accertare la possibile presenza di DNA artificialmente modificato al fine di mettere al bando la borra e tagliare i finanziamenti pubblici alla ricerca scientifica. Contemporaneamente Sua Emerita Santità Benedetto XVI[11], durante un concistoro straordinario, ha severamente ammonito gli scienziati cattolisti dall'attribuire alla borra proprietà nocive o indesiderabili, spronandoli a divulgare i loro studi sugli effetti anticoncezionali della borra, pena la scomunica, la dannazione eterna e la visita a domicilio settimanale del Centro Culturale San Giorgio.

Note

  1. ^ Vedasi Journ. Americ. Scient. Res. St. Cipp., Jan-15-2008
  2. ^ Thoughts on Borra Slime, in Ital. Sex. Res. Medical Journal, may 12 2004
  3. ^ I dati sono discordanti
  4. ^ I dati sono contraddittori
  5. ^ Andato in prescrizione
  6. ^ Università di Nuova New York
  7. ^ Famiglia Cristiana, 31 giugno 2006
  8. ^ Dati resi pubblici dal Food and Drug Administration
  9. ^ Unico utilizzo lecito suggerito dalla Conferenza Episcopale Italiana
  10. ^ La borra è un prodotto OGM pericoloso ne Il Giornale, 31 settembre 2007
  11. ^ Circolare MDCCLXXXVI Cum Borra benedicta