Sayonara Zetsubou Sensei

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« Sono disperato! »
(Nozomu Itoshiki su qualunque tematica affronti.)
« Sono disperato! »
(Nozomu Itoshiki su qualunque evento subisca.)
« Sono disperato! »
(Nozomu Itoshiki sapendo d'aver vinto 20 miliardi al superenalotto.)
« Sono disperato! »
D'ora in avanti, tutto quello che leggerete potrà ridurvi in questo stato.

Sayonara Zetsubou Sensei (さよなら 絶望先生, traducibile in: "Tanto sarai vivo anche al giorno del tuo funerale") è una pietra filosofale del mondo dell'animazione giappocinese. Concepito nel 2005 come manga, nel 2007 è stato convertito in anime le cui serie sono ben 3,5[1]. Fin da subito è chiaro che ci si trova dinanzi ad un'opera colossale, intrisa di autentiche perle di saggezza[citazione necessaria] rese più fruibili da un sapiente sovradosaggio di humor nero, ne consegue una costante invocazione alla disperazione e al suicidio come unica via d'uscita a qualsiasi situazione[2].

L'opera omnia affronta le tematiche più svariate, inizialmente si focalizza sulle problematiche scolastiche, passando poi ai fraintendimenti che possono nascere dai titoli dei libri circa il loro effettivo contenuto, a qualsiasi cosa possa essere detta con enfasi pur contando meno del due di coppe quando la briscola è denari[3], al fatto che le convenzioni sociali si basino su mere supposizioni[4], per non parlare dei vari fenomeni da baraccone che, onnipresenti, dilagano su tutta l'opera.

La triste storia

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

« Professoreeee!!! »

Nozomu Itoshiki[5] è un professore pessimista come ce ne sono tanti. Egli sogna un mondo migliore, dove i figli crescono sani e forti, dove regnano il rispetto e l'educazione, dove trionfano i grandi valori tradizionali e dove nessun uomo piscia mai fuori dalla tazza. Peccato però che la società moderna, ormai da tempo immemore, abbia ormai messo da parte tutti i valori in cui quest'uomo crede, rassegnandosi ad un cinismo cosmico e a tenersi sempre i cessi sporchi. Per questi motivi Itoshiki, non trovando vie d'uscita ad una vita più piatta dell'encefalogramma di Fabrizio Cicchitto, decide di togliere il disturbo ammazzandosi ma, per un bizzarro scherzo del destino (e perché altrimenti la serie non avrebbe potuto essere pubblicata), mentre che si accinge a compiere il tanto agognato gesto liberatorio viene tampinato da una rompicoglioni super ottimista che, appellandolo orribilmente come "Supervisore rosa", lo convince a non suicidarsi e a presentarsi in aula per la sua prima lezione.

Come se l'allegrissima trifolatrice di palle non fosse una tortura sufficiente per continuare a produrre la serie, al nostro antieroe capiterà ben di peggio, essendo egli costretto a dover insegnare ad una classe composta da soggettoni delle tipologie più assurde e terrificanti, conducendolo via via a stati di disperazione irreversibili. Più tenterà d'inculcar loro il suo sapere ed i suoi valori tentando di farli disperare almeno un pochino, più loro peggioreranno il suo malessere, frustrando ogni suo sforzo e mettendogli ad ogni lezione le puntine da disegno sulla sedia, alimentando così il suo desiderio di acquistare un biglietto di sola andata per il nirvana.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

   La stessa cosa ma di più: Personaggi di Sayonara Zetsubou Sensei.

Corpo docente

Nozomu Itoshiki

Nozomu Itoshiki. Il verbo della disperazione ha trovato il suo profeta.

Un nome, un professore, un perché. Nozomu Itoshiki è il protagonista indiscusso della serie, acclamatissimo dai suoi allievi e dai creditori. Odia le donne e nonostante ciò, più le respinge, più se le trova tra le palle. Dal momento che la vita quotidiana e la società moderna non fanno altro che provocargli delusioni su delusioni, egli non cerca altro che farla finita in silenzio e con dignità, peccato che si ritrovi sempre tra i piedi soggetti che non hanno niente di meglio da fare che importunare il pover uomo, rimandando la data della sua esecuzione. E nonostante ciò, sarà suo malgrado costretto a gestire una classe ricettiva ai suoi insegnamenti quanto un gruppo di ergastolani di Alcatraz. Rendendosi conto che morire è molto più difficile di quanto pensi, il Sensei sfogherà tutte le sue frustrazioni insegnando ai suoi studenti il senso della vita sotto molteplici forme, dallo stoicismo alla tabellina del sessantadieci.

Nonostante ci metta anima e corpo per instillare un po' di sano senso della realtà[citazione necessaria] ai suoi studenti, e nonostante egli sia vittima delle conseguenze delle sue stesse lezioni alterate dal pernicioso ottimismo di Kafuka Fuura, gli allievi lo adorano al punto da farsi bocciare in massa ogni anno, malgrado lo stesso docente ricorra più volte al TAR per farli promuovere e levarseli dalle scatole. Inoltre la classe è composta quasi esclusivamente da orde di studentesse pazzoidi morbosamente innamorate di lui. Suo malgrado, non esiste cataclisma che gli permetta di liberarsi dei suoi studenti. Qualunque cosa egli faccia, dovunque egli vada, egli si ritroverà condannato a svolgere l'incarico d'insegnante della stessa classe per l'eternità.

Chie Arai

Chie Sensei sperimenta la somministrazione auricolare di bamba.
« Fallito! Sfigato! Feccia della società! Uomo i cui capelli sono morti!!! »
(Chie Arai sollazza una fila di bruttoni arrapati in trepidante attesa.)

Una professoressa piuttosto bonazza ed apparentemente tranquilla. La sua attività preferita è fornire il "punto d'ascolto scolastico", delizianosi nell'ascoltare le farneticazioni quotidiane di Nozomu. Il suo intento è far si che egli non si suicidi, peccato che talvolta perda la pazienza e lo picchi quasi mortalmente, aiutandolo indirettamente nel suo scopo.

Altri suoi passatempi consistono nel: fare il bagnetto con Kiri Komori all'interno della scuola, regalare fanservice agli arraponi ed insultare su specifica richiesta orde di maschi masochisti, che si masturbano al suo cospetto mentre lei ride dei loro fallimenti.

Studentesse

Kafuka Fuura

:Kafuka : Noooo!!! Professore, non s'impicchi! La salverò io!

 :Nozomu : Fuura, che cosa stai facendo?

.
Kafuka in un momento di massimo ottimismo.
« Ma non vedete? Questi non sono cadaveri, sono uomini che dormono beati, il mondo è un luogo pieno d'amore! »
(Kafuka su una montagna di cadaveri in decomposizione.)

Se non fosse stato per la sua nefasta presenza, a quest'ora il professore sarebbe bello che morto e tutta l'umanità sarebbe felice come una pasqua natalizia. Peccato che proprio l'incontro col Professore Disperazione abbia scatenato una concatenazione di eventi disastrosi degna d'essere trasmessa su Voyager. Il suo nome altro non è che la versione giappo di Franz Kafka e, in aperta nemesi col celebre scrittore, per lei ogni cosa sprizza ottimismo, dai debiti alla crisi economica fino all'impiccagione, considerata un ottimo rimedio per aumentare la propria statura. In ogni puntata il suo passatempo preferito consiste nel confutare le tesi di Nozomu, portandolo in crisi e costringendolo a vivere fino al giorno successivo, prolungando l'agonia di quest'ultimo e dell'intera classe alla prossima lezione.
Non contenta di ciò, oltre ad apostrofare il povero professore col tristo epiteto di "Supervisore rosa" con un'uguale dose di tenerezza e bastardità, Kafuka si traveste da studentessa di college, andando direttamente a casa sua a preparargli deliziosi manicaretti come la coda alla vaccinara e il risotto al Viakal. Tuttavia è chiaro che il suo tanto ostentato ottimismo non è altro che una maschera con cui cela artificiosamente il suo innato sadismo.

Chiri Kitsu

Scandalo! È stata ripresa Chiri mentre si pappa un ghiacciolo tutta spettinata e con lo sguardo bavoso! Chissà che fine ha fatto il paparazzo...
Chiri in abito da sposa dopo aver preso a badilate le sue rivali.
« Se devi farlo, fallo come si deve! »
(Chiri Kitsu mentre insegna ad un killer professionista come impugnare correttamente la pistola.)

Chiri è il classico stereotipo di repressa studentessa ficcanaso ultra metodica e maniaca dell'ordine. Ogni azione per lei va eseguita rigorosamente a regola d'arte, a cominciare dalla riga che divide con simmetria micrometrica i suoi capelli fino alle frasi che pronuncia, scandite da una punteggiatura impeccabile[citazione necessaria]: qualunque cosa presenti un sia pur minimo difetto non può sfuggire all'eliminazione, tant'è che non è infrequente vederla armata di badile mentre compie stragi d'innocenti in nome dell'ordine. Dopo che Nozomu finisce accidentalmente in un letto d'infermeria accanto al suo, Chiri pretende di sposarlo a tutti i costi, trasformandosi nell'ennesima sua spasimante. La sua ossessione per l'ordine e per Nozomu le consentono di sviluppare poteri psichici tramite l'apertura del terzo occhio, grazie al quale è in grado di individuare Nozomu, e le sue altre spasimanti, ovunque si nascondano.

Abiru Kobushi

Abiru mentre gioca alla lotta libera contro una tigre.

Abiru è la rappresentazione vivente del bondage ma, sebbene sia perennemente ricoperta di bende e garze per occultare le millanta ferite e cicatrici su tutto il corpo, Abiru non mostra segni apparenti di pazzia. Questa sua calma turba il professore, al punto che decide d'indagare sulla natura delle sue ferite. Dopo aver fatto arrestare e imprigionare mezza città per presunti abusi e violenza sulle donne, egli scopre che quest'ultima nutre un mostruoso feticismo per le code d'animale - e d'uomo - che colleziona come trofei da appendere nelle pareti della sua camera.

Di Abiru si sa poco altro: ad esempio sfrutta le bende come una mummia per stritolare i nemici e l'occhio sinistro, sempre bendato, è azzurro poiché ha subìto un trapianto oculare da piccola, provocandole visioni degne di Shining. Inoltre, fa praticamente schifo in tutti gli sport, procurandosi ovviamente in ogni occasione un numero a tre cifre di punti di sutura. Una nota curiosa sul suo amore sconfinato per le code: talvolta confonde per coda ciò che coda non è, come le corde da impiccagione, le scie chimiche, le code di cavallo, e si chiede quale tipo di coda possa abbinarsi a Nozomu.

Nami Hitō

Nami ha appena scoperto l'ideogramma della parola "normale".
« Tzé, è normale. »
(La frase-piaga che perseguita Nami Hitō.)
« Non dica normale! »
(Nami Hitō si dispera ogni volta che tenta d'apparire originale.)

Nami sarebbe stata l'eroina della serie se non fosse così... così... normalissimamente normale, e non risultasse ancora più normale se paragonata al resto dei soggettoni della classe. L'appellativo "normale" è per lei un insulto paragonabile ad un autovelox in un circuito di formula 1, poiché è inteso come banale e scontato. La causa delle sue disgrazie è, tanto per cambiare, Kafuka; la quale fu la prima ad etichettarla come normale ai tempi dell'asilo.

Nonostante ciò, poi così normale Nami non sembra essere, dal momento che spesso marina la scuola e che sembra possedere una personalità di tipo autodistruttivo. Anche la sua predilizione per i prodotti della Apple Inc., quali i MacBook Air e l'IPhone la rendono ancora più normale di quanto non appaia agli occhi della classe.

Matoi Tsunetsuki

Matoi Tsunetsuki. Lo stalking non è mai stato così moe.
:Nozomu : Ma tu eri qui?

 :Matoi : Si, SEMPRE!

Matoi è il classico stereotipo di fidanzata media. In altre parole è una stalker pluripregiudicata con manie ossessivo-compulsive che adora tormentare il maschio di turno.

Secondo l'interpretazione di Kafuka, Matoi sarebbe una fanciulla innocente e tenerella che ama un pochino più intensamente della media, limitandosi a scattargli tonnellate foto tappezzandone il muro della sua camera, vestirsi come lui, duplicarne le chiavi di casa a sua insaputa, installa delle cimici per poterlo spiare 26 ore su 24[6] e controllare la sua posta e gli SMS, tutto nel nome dell'amore.

Dopo aver interpretato il consiglio di Nozomu di un suicidio come una dichiarazione d'amore personale, Matoi molla il suo ex ragazzo per corteggiare selvaggiamente il povero Nozomu.

Meru Otonashi

Meru ha appena scoperto che il cellulare non prende.
« Merumeru! »
(Il tremendo suono che anticipa l'arrivo di un SMS di Meru.)

Meru sarebbe la cocca del professore per via della sua estrema timidezza[7]. Infatti è così piccoletta, piatterella e timidina che non riesce a spiccicare una parola che sia una, e se tenta di emettere qualche suono ne escono fuori suoni a metà tra una motosega e Giusi Ferreri. Per ovviare a questo inconveniente, Meru fa ampio abuso del telefono cellulare. Per lei il suo telefonino rappresenta la sua esistenza, al punto che rischia di subire un trauma ogni volta che la ricezione perde una tacca e non riesce a spedire i suoi adorati SMS: tuttavia, sono proprio questi malefici sms che dannano l'anima di chi li riceve.

La piccola bastardella quindi non fa altro che spedire sms d'insulti a tutte le persone di cui conosce il numero di telefono, tant'è che sotto la sua divisa nasconde quantitativi incalcolabili di batterie e ricariche telefoniche al solo scopo di continuare a tormentare di sms i malcapitati.

Harumi Fujiyoshi

Harumi mentre si sollazza leggendo una storia omosessuale.

Harumi è un po' come il pianeta Giove, ossia è una stella mancata. Nonostante il suo fisico sia iper atletico ed eccella in quasi tutti gli sport previsti dalla sua scuola, la sua unica vera passione è fare la fungirl delle Nekomimi[8], oltre che disegnare manga yaoi, quelli in cui due maschi fanno le cosacce. Questa passione viscerale per il genere yaoi è giunta a livelli tali che ha sviluppato un insano "istinto per gli accoppiamenti", ossia abbina persone a caso per creare la coppia gay perfetta. Spesso si diletta fantasticando accoppiamenti tra Lelouch Lamperouge e Suzaku Kururugi, oppure tra Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha. Proprio per questo amore per gli omosessuali, Harumi è schifata al solo pensiero di avere una qualsivoglia relazione con l'altro sesso. Eccezion fatta per Nozomu, altrimenti il suo personaggio non avrebbe motivo d'esistere.

Kaede/Kaere Kimura

« Mi hai visto le mutande! Ti faccio causa! »

Nonostante sia una delle studentesse più fighe della classe, Kaede Kimura soffre del disturbo da personalità multipla. Sebbene sia nata in Giappone[9], la povera Kaede ha vissuto a lungo all'estero, presumibilmente in Canadafrica, sviluppando una seconda personalità denominata Kaere. Quest'ultima, una volta tornata in madrepatria, ostenta un inglese alla Clemente Mastella.

Non appena conosce il signor Itoshiki, si risveglia la personalità "Kaede" sopita per il lungo periodo all'estero e, tanto per cambiare, s'innamora di lui; il buon Nozomu però è terrorizzato da lei al punto che evita d'incrociare il suo sguardo per paura che la personalità Kaere possa dilettarsi nel suo passatempo preferito: querelare i maschi che le guardano il culo.

Qualcuno potrebbe domandarsi che utilità abbia un simile personaggio: beh, 9 volte su 10 il vento le solleva la gonna permettendo così di ammirarne le mutande.

Maria Tarō Sekiutsu

La dolcissima Maria ti ha notato e desidera menarti.

Maria chan è un'immigrata clandestina sfuggita alla legge Bossi-Fini e rifugiatasi illegalmente in Giappocina. La sua nazionalità è incerta, come incerti sono i suoi natali: dal colore della sua pelle si direbbe provenire dalle Filippine, ma nessuno l'ha mai vista con uno scopino o uno straccio in mano. Ha ottenuto la cittadinanza giapponese dopo aver acquistato il certificato presso un ex studente che vende ogni cosa, orgoglio compreso[citazione necessaria]. Lei e Kafuka formano una coppia letale, poiché, se la prima conquista la simpatia altrui con atteggiamenti fru fru, la seconda colpisce direttamente al cuore delle persone facendo leva sulle sue umili origini e sul fattto che ignora l'utilizzo delle scarpe e delle mutande, il tutto condito con uno sguardo da Mortino di Madagascar. Vedendola rovistare tra la spazzatura alla ricerca di qualcosa di commestibile e sentendola dire che il Giappone è una grande nazione poiché si trovano beni in abbondanza pressoché ovunque, la gente si lascia contagiare dal mefitico sentimento del puccioso e rapita da cotanta tenerezza, le elargisce regali d'ogni tipo.

Una volta integratasi all'interno del contesto scolastico, Maria chan mostra la sua natura di rompicoglioni formidabile.

Morale della favola

Quest'opera offre molteplici spunti di riflessione, tuttavia è chiaro che il messaggio dell'autore sia univoco. Nonciclopedia offre ai lettori un sunto esplicativo che funge da sintesti catartica dell'intera serie:

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IL SUICIDIO!

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Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

Come volevasi dimostrare.
  • Qualunque cosa sia scritta in qualsiasi luogo, in un istante dopo sarà magicamente sostituita con un'altra scritta.
  • Qualsiasi suono è eseguito dal coro dello zecchino d'oro.
  • Come a smentire il punto precedente, il suono della campana della scuola è eseguito da un soggetto umanoide non identificato.
  • Le sigle sono cantate dagli stessi doppiatori della serie[10].
  • Qualunque cosa, situazione, persona o animale può essere una buona causa per commettere suicidio[11], viceversa, la stessa cosa/situazione/persona/animale, sotto la spietatissima analisi di Kafuka si rivela meravigliosamente felice.
  • Le decorazioni dei vestiti sono statiche, non si muovono a seconda delle pieghe dei vestiti[12].
  • A volte si notano degli strani oggetti tondi simili a dei Tao. Taluni sostengono invece che si tratti di pinguini.
  • Di tanto in tanto compare il faccione vecchio pelato in una qualsiasi scena a caso dell'anime.
  • Le cicogne portano veramente i bambini e volano come fossero aerei a reazione.
  • Più siete disperati e tendenti al suicidio, più ragazzine liceali cuccherete inconsapevolmente.
  • Non esiste una fine dell'anime, i produttori si sono semplicemente stancati di creare nuovi episodi.

Voci disperate

Osservando questa tabella sarà possibile comprendere le differenze tra le varie protagoniste.

Link esterni

Note

  1. ^ Per pietà non si considerano gli special.
  2. ^ Come dar torto ad una verità così lampante?
  3. ^ O viceversa, a qualsiasi evento nefasto detto con indifferenza o nonchalance.
  4. ^ Ad esempio si suppone che gli skinheads siano calvi.
  5. ^ Secondo quanto riferiscono le fonti wikipediane, se si legge il suo nome, lo si può tradurre con la parola "disperazione".
  6. ^ Si alza 2 ore prima.
  7. ^ E del fatto che non scassa i cabbasisi come invece fa il resto della classe.
  8. ^ E non perde occasione di farle indossare al povero Nozomu.
  9. ^ E nonostante ciò, sia alta, bionda, popputa e con gli occhi azzurri, come vuole il classico stereotipo nippofilo dell'americana media.
  10. ^ E sono degne del peggior J-Trash alla Maximum the Hormone.
  11. ^ Come se fosse una novità, LOL!
  12. ^ Della serie: "risparmiamo sull'animazione in tempi di crisi economica".
« Siamo disperati! La fine dell'articolo ci ha reso disperati! »