Rogo di libri

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Un'allegra occasione per stare tutti insieme.
« La prima cosa che farò dopo il diploma. »
(Studente sul rogo dei libri)
« Foi dofete pruciare esso zubito!! »
« Cos'è un libro?? »
« Stop al disboscamento! Salvate un povero albero bruciando qualche libro. »
(Greenpeace sul rogo dei libri)


Il rogo di libri è un'iniziativa collettiva tipica del genere umano, da secoli riconosciuta come uno sport divertente e innocuo. Il tutto dipende, ovviamente, da quale tipologia di libro si intenda bruciare, in quanto vi sono differenze riguardo al peso, alla composizione della copertina e alla noia che il libro stesso procura. Gli scritti più utilizzati come combustibile al giorno d'oggi sembrano essere importantissime opere come Tre metri sottoterra, Tuailait, il Codice gratta e vinci di un tale Daniele Marrone e Le pornoavventure di Enrico Pentolaio...senza contare i miliardi di testi scolastici che ogni studente sogna di incendiare se uscirà vivo dal proprio corso di studi, poiché tali documenti rappresentano una micidiale combinazione di tortura, effetto lassativo e perfidia allo stato puro, nonostante siano scritti in linguaggi attuali come il Longobardo, il Greco, l'Ostrogoto, l'Aramaico e il Finlandese antico. Esempi lampanti di queste orribili letture consigliate imposte dagli insegnanti sono I promessi sposi, la Divina Commedia, gli scritti di Umberto Eco e il manifesto emo di Giacomino "Quasimodo" Leopardi. Seguono nella priorità di bruciatura i manuali di computer e di elettrodomestici in generale, nonché i volantini dei Testimoni di Geova e i cataloghi della Coop (per questo il temibile Robocoop ha iniziato da 14 mesi una caccia spietata a tutti gli aspiranti fuochisti).

La storia e l'Arcano Segreto

  • Nell'antichità:

I detentori dell'Arcano Segreto dei libri furono gli antichi Egizi, ovvero i primi che scoprirono le gioie della bruciatura di materiale cartaceo. Come tutti sanno, essi furono tra i popoli più evoluti dell'epoca, e con il loro speciale sistema di scrittura basato su disegnini pornografici applicato ai papiri, inventarono il prototipo del libro moderno. Dato che però essi scrivevano anche sui muri, cosa dovevano farsene di tutti questi papiri colmi di sapienza che però nessuno voleva? L'unica soluzione fu bruciarli (e qui gli scribi si incazzarono parecchio), facendo di questa attività uno sport popolare. Non è poi noto perché uno scriba dovesse passare ore e ore (più o meno millemila) a decorare un papiro per poi vederselo bruciare durante una fiaccolata...non sarebbe stato sufficiente bruciare un libro direttamente in bianco? La risposta fu comunque un bel "chissenefrega", dato che l'essere pieno di scritte rendeva (e rende tutt'oggi) un libro più importante e quindi più divertente da bruciare. Ecco svelato infine l'Arcano Segreto: i libri sono esistiti sin dall'inizio semplicemente per essere bruciati. Chi li legge è un degenerato.

Nel medioevo l'unico libro copiato era la Bibbia, perciò si decise di bruciare solo quella. Notare i monaci visibilmente incazzati sulla sinistra.

Durante il Medioevo i libri erano poco diffusi e i papiri ormai scomparsi, quindi la bruciatura cartacea faticava a resistere come sport, poiché nessuno era capace di scrivere. I pochi a conoscere questa arte erano i monaci, i quali però passavano i secoli a copiare e ricopiare un unico libro: la Bibbia. Si decise quindi di bruciare quella per un po' di tempo, saccheggiando i monasteri con l'aiuto di Don Zauker. Dopo qualche settimana di falò, la Chiesa venne a sapere che l'unico (e il più inverosimile) libro del tempo, tra l'altro quello colmo delle loro profezie, veniva dato alle fiamme per puro divertimento, e per diretta conseguenza scatenò l'Inquisizione. Il rogo dei libri venne abolito (a parte la distruzione di libri eretici, ma quella è un'altra storia), e si incominciò a bruciare le persone (soprattutto i responsabili dei roghi di bibbie), pratica che si rivelò per i preti assai divertente. Data la carenza di scritti, continuarono quindi per secoli a bruciare la gente, tanto per tenersi impegnati. Le vittime preferite erano le streghe, gli omosessuali e, nel cuore della Kukluxklanlandia, tutti i neri e i non-bianchi. Umberto Bossi ha di recente presentato una mozione per legalizzare il rogo dei terroni.

Il rogo delle sceneggiature fu un'ottima occasione per esaltare la Germania...e per cuocere salamine.
  • Dal 1933 (ventesimo secolo):

Dopo l'illuminismo e la rivoluzione industriale, del rogo libresco, giusto o sbagliato che fosse, non restava che un vago ricordo. Alcuni esseri umani, almeno prima che il cataclisma chiamato Televisione invadesse le loro fragili menti, avevano addirittura cominciato a leggere qualcosa che non fosse il catalogo dell'Ikea. L'avvento di un esaltato rompicoglioni crucco, però, ripristinò l'incendiaria tradizione: Adolf Hitler, un regista di serie B proveniente dalla Tedeschia, aveva in quegli anni il progetto di dirigere un film bellico chiamato "Prima guerra mondiale 2, la vendemmia", sequel della fortunata pellicola "Prima guerra mondiale", che coinvolse un vero e proprio macello di attori tra il 1915 e il 1918. Hitler assunse circa 6 milioni di sceneggiatori ebrei (gli unici tuttofare in circolazione a quei tempi) per dare al film una trama e dei dialoghi decenti. Più tardi si ritrovò con 6 milioni di sceneggiature una più scontata dell'altra, e si incazzò parecchio. Nel giro di qualche anno (pari a un paio di pagine dei testi scolastici di oggi) mandò a fanculo il cinema e trasformò la sua compagnia cinematografica nel Partito Nazista, e propose nel 1933, nelle piazze di Berlino, il rogo di tutte le sceneggiature redatte dagli ebrei. Più tardi, all'apice della follia, iniziò a bruciare anche gli ebrei stessi, scatenando per davvero un conflitto (per il quale, però, non prese neanche un Oscar). Il rogo di Berlino fu comunque un successo, in parte perché faceva abbastanza freddo e in parte per l'adesione entusiastica della Chiesa, che aggiunse al falò innumerevoli libri proibiti (abitudine mai persa e oggi accentuata per merito di Natzinger).

Situazione odierna

Gli attrezzi del mestiere.

Oggi i roghi cartacei non sono affatto scomparsi, ma si sono invece accentuati, principalmente per due cause: quella tecnologica e quella unicamente morale.

  • Causa tecnologica: i progressi della scienza hanno sfornato nuovi e interessanti strumenti per generare il fuoco, come testimonia l'immagine a destra. Tali prototipi vengono utilizzati per uccidere altri esseri umani, accendersi una sigaretta e compiere atti di piromania contro edifici pubblici e privati...senza dimenticare i libri!
Un fedele e tollerante membro della Chiesa che tiene in vita l'infuocata disciplina.
  • Causa morale: è lecito chiedersi quali siano oggi i promotori di tale attività, la quale però non è più abbastanza diffusa per aggiudicarsi il titolo ufficiale di Sport. Da un lato abbiamo lo stato del Vatikan, l'impero galattico-religioso comandato dall'Imperatore Palpatine, che incita la popolazione cattolica all'incendio di testi blasfemi come il Codice da Vinci, Harry Potter e il Kamasutra.

Un'altra fazione è rappresentata dalla gente normale, che dà eroicamente alle fiamme testi bimbominkieschi altrimenti pericolosissimi per l'umanità, come le opere del Moccioso o di Niccolò Nummuliti, della Meyer e altre mostruosità. In occasione di tali eventi si applicano nuove e strabilianti tecniche di bruciatura, come il Salto con la fiaccola, il Peto di cane, il Calcio rotante, la Fiammata anale e, ovviamente, i poteri della Forza.

Altre cose bruciabili

Il parrucchino di Benson è costante vittima di attacchi incendiari.

I libri non sono l'unico bersaglio meritevole di attenzione. La smania incendiaria si è recentemente estesa a:

Curiosità

  • Torquato Tasso impiegò 12934 anni per scrivere la Gerusalemme Liberata. Dato il suo carattere autocensorio, la riscrisse da capo in altri 382 anni chiamandola Gerusalemme Conquistata. Dopo due settimane si rimise al lavoro e la modificò nuovamente fino a produrre la Gerusalemme Devastata. Più avanti cambiò idea e scrisse la Gerusalemme Calciorotata. Ultimamente si è rotto le palle e ha dato fuoco a tutto.
  • I truzzi non possono dare fuoco ai libri perché non sanno cos'è un libro.
  • I nerd invece sanno cosa sono i libri ma non riescono a produrre il fuoco da soli. Lo stanno tuttora cercando su Google.

Voci correlate