Riserva indiana

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Un VIP della riserva indiana di Qualcosa Creek: il grande capo Gamberetto Arcigno.
« Quelli non hanno alcun diritto di trattarvi così: voi siete ospiti nel nostro paese! »
(Homer Simpson a un indiano)
« Ehi, tu! Hai visto gl'Indiani? Ma quelli con le piume, no, non quelli che han fame! »
(Cochi e Renato sulle tracce degli Indiani)

Riserva indiana è un termine che indica generalmente un calciatore proveniente dall'India che non gioca da titolare e un villaggio turistico per pellerossa, in cui gli animatori sono grizzly affamati.

Storia

I nativi americani prima dell'arrivo dell'uomo bianco.

Le riserve indiane furono inventate nello xixesimo secolo come luogo di stockaggio per i pellerossa che avanzavano. La loro densità media, infatti, nel 1800 era di ben 0.2 Apache per chilometro quadrato. Gli eroici Americani, dopo essersi gentilmente offerti di trasportare per i nativi quelle pesanti pepite d'oro, iniziarono a poco a poco ad appropriarsi della terra e dell'acqua, che tra l'altro erano molto abbondanti nel Pozzo Gigante della Morte di Sparta. Con arguzia, gli indigeni si accorsero che l'uomo bianco si stava espandendo un po' troppo quando notarono l'insolita lunghezza della fila per il bagno. Cercarono allora di protestare organizzando un corteo in piazza, ma, siccome non avevano le idee chiare su quale slogan adottare, persero troppo tempo e i cowboys ne approfittarono per finire la colonizzazione e, già che c'erano, tutto il whisky degli Indiani.
Da allora, Indiani e Americani sono divisi da un odio viscerale, forse addirittura budellare, che spinge da tempo gli Indiani a boicottare le attività americane, aprendo casinò in cui il mazziere del Blackjack usa come minimo 34 mazzi e vendendo ai turisti bianchi siringhe da loro spacciate per siero anti-vipera, contenenti in realtà il virus ebola.

Caratteristiche

Non è insolito che nelle riserve si scatenino guerre civili col solo pretesto di fumare il calumet della pace.

La riserva indiana media è un'area ricca di ameni sentieri di collina, ma anche di leoni di montagna e tigri di pianura, in cui i pellerossa sono liberi di dedicarsi ad attività salutari all'aria aperta: cacciare, pescare, brucare l'erba... Sono completamente liberi di esplorare questi immensi spazi a loro dedicati, e di guardare con interesse gli alti cancelli elettrificati che si trovano sul confine. Gli indiani che non credono che la loro terra sia sacra o che adorano il dio Carta-verde-con-ritratto-di-viso-pallido sono soliti edificare enormi casinò a tema, dai nomi evocativi come La Penna a Sfera, Il Bisonte Pasticcione o Casinò gestito da indiani (quelli con le piume piantate in testa, non quelli che mettono il curry anche sul gelato). Con i proventi derivanti da tali attività vengono poi costruiti altri casinò, nella speranza di trasformare in un casinò tutta la riserva e, entro la fine del secolo, l'intero Sistema Solare.

Collegamenti esterni

Vedi anche