Cazziatone

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(Rimpallato da Rimprovero)
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S.M. Hartman: attuale campione mondiale di Cazziatone acrobatico.
« Siete uno sputo, la più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non siete neanche fottuti esseri umani, siete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta "merda"!  »
(Il campione in carica S.M. Hartman alla prova decisiva nei Mondiali indoor di Cazziatone a squadra.)
« Palla di Lardo, sarà meglio che rimetti il culo in carreggiata e cominci a cagarmi anelli con brillanti su di un piatto d'argento, sennò sarò costretto a fotterti di brutto! »
(S.M. Hartman fissa un nuovo record nel Cazziatone individuale.)

Il cazziatone, conosciuto anche come rimprovero o lavata di testa, è una forma di comunicazione normalmente usata per sottolineare l'inadempienza ad un incarico, anche quando lo stesso è svolto parzialmente o con superficialità, o comunque in tutte le forme definibili: "a cazzo di cane". È anche una valida forma terapeutica per sfogare la rabbia repressa, ed è consigliato dalla maggior parte degli psicologi al posto dell'omicidio-suicidio.
A partire dal 2000 è diventato un simpatico sport, praticato in tutto il mondo e recentemente proposto come disciplina olimpica, o comunque come disciplina e basta.

Storia

Giulio Cesare si prende il fatale cazziatone dai senatori.

Nato in ambito militare, nel corso dei secoli il cazziatone è stato protagonista assoluto in numerosi episodi passati alla storia. Memorabile quello del Senato romano ai consoli Gaio Terenzio Varrone e Lucio Emilio Paolo, freschi di batosta nella battaglia di Canne.

« Duo magnis penis sunt vobis[1]. »
(Lucio Candido Lupo, capogruppo del Movimento 5 Sesterzi al Senato.)

Qualche secolo dopo, Federico Barbarossa strapazza Papa Alessandro III nella battaglia di Prata Porci, nella zona del Tuscolo a ridosso di Roma. Il pontefice se la prende ovviamente col suo comandante Oddone Frangipane.

« Frangipalle, pensavi forse di fare una gita fuori porta? Ma porco il mio Principale, eravate anche tre volte di numero! »
(Papa Alessandro III leggermente contrariato dall'esito della battaglia.)
La maestra elementare Ginulfa Calli Induriti (1789-1883), fiera sostenitrice del metodo "bacchetta e mortificazione".

Per non parlare del rimprovero di Napoleone al suo capo di stato maggiore, il maresciallo Nicolas Jean-de-Dieu Soult, che perde a Waterloo l'intera cavalleria sotto l'attacco del feldmaresciallo prussiano Gebhard Leberecht von Blücher, probabile motivo per cui: al solo nominare il nome "Blücher", i cavalli nelle scene di Frankenstein Junior vanno nel panico.
Più tardi il cazziatone si eleva a formula educativa grazie a Ginulfa Calli Induriti, una maestra che sta all'insegnamento quanto una motozappa alla delicatezza. Ella, profeta di un metodo rimasto in voga fino all'insensato passaggio a quello Montessori, riteneva indispensabile l'uso di frustini, bacchette e misure coercitive ispirate dagli scritti dell'Inquisizione.

« La mia concezione di una scuola perfetta è quella dove non ci siano bambini, neanche l'ombra. »
(Ginulfa Calli Induriti, La squola che sogno, Manate sul Labbro (1880), ed. Scudiscio.)

Una volta entrato nella cultura di massa, il cazziatone si diffonde rapidamente in ogni ambito sociale.

  • Il professore cazzia l'alunno per il foglio in bianco.
  • Il padre cazzia il figlio per la nota a scuola.
  • Il figlio cazzia il cane perché ha sgranocchiato le sue Nike ma non si è mangiato la nota.
  • Il prete cazzia i fedeli perché si ostinano a votare PCI.
  • Il ministro cazzia il segretario perché si è fatto scoprire con la mazzetta.
  • Le tasse cazziano gli elettori perché si ostinano a votare invece che lucidare le spingarde.
  • Il capitalista cazzia il dirigente, che cazzia il responsabile, che cazzia l'operaio, che cazzia la moglie per la pasta scotta.

La tecnica

Sei un idiota! La prossima volta che prendi 3 al compito non dire al professore che te l'ho fatto io!.

Per potersi compiere regolarmente, la pratica del cazziatone ha bisogno di alcuni elementi indispensabili:

  1. un tizio A di grado sociale superiore ad un altro (che chiameremo per comodità tizio JDKGHUIX);
  2. un tizio JDKGHUIX di grado inferiore al soggetto A, detto anche capro espiatorio;
  3. un problema da risolvere di cui sia responsabile A;
  4. che A abbia delegato JDKGHUIX a risolverlo;
  5. che JDKGHUIX sia del tutto inaffidabile;
  6. che JDKGHUIX non possegga un fucile a pompa.

In alcuni casi è necessario inserire al termine del rimprovero uno scapaccione. I due iter si sovrappongono molto nella fase verbale e il secondo, peraltro, è una frequente continuazione del primo, soprattutto in presenza di uno zuccone[2] particolarmente coriaceo. Con un colpo ben assestato tra capo e collo si genera un compattamento dei dati in memoria verso il lobo frontale, con conseguente liberazione dello spazio ove inserire le nuove informazioni, e/o direttive, contenute nel cazziatone stesso.

Cazziatone indiretto

Un attempato figadipendente cazzia il suo abituale fornitore di ciccia baffuta a nolo.

Qualora si approcci all'uso del cazziatone è bene non perdere di vista il fine educativo dello stesso, sarebbe tempo perso se il messaggio insito nell'atto andasse perduto. Per fare un esempio: se il dipendente pubblico timbra il cartellino e va al mare invece che in ufficio, il responsabile gli farà un cazziatone e poi lo caccerà a pedate[3]. Se ciò è fatto in privato, senza che risulti quindi un monito anche per gli altri dipendenti, non ha senso. È fondamentale il "colpirne uno per educarne cento".
Qualcuno in passato l'ha capito, nel bene e nel male.

  • Un plateale cazziatone, nelle vesti di un ordigno nucleare, ha convinto numerosi musi gialli che era meglio smetterla di rompere i coglioni al resto del Mondo.
  • Dopo aver manganellato in abbondanza, incaprettato, imprigionato e rimanganellato in abbondanza gli hooligans, è stato possibile togliere reti e barriere dagli stadi di mezza Europa. In Italia non sappiamo come diminuire gli incidenti negli stadi.
  • Dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino, non c'è più stato un giudice che abbia infastidito la cupola.
  • Dopo il cazziatone rifilato dagli elettori al PD, nel corso delle Comunali del 2016, Matteo Renzi e i suoi scagnozzi sono rimasti al loro posto invece di far fagotto. Questa è l'eccezione che conferma la regola[4].

Note

  1. ^ Siete due cazzoni
  2. ^ duro di comprendonio
  3. ^ prima o poi succederà, speriamo
  4. ^ è che ad estirparli dalle poltrone si fatica parecchio

Voci correlate