Resident Evil 5

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L'edizione limitata della copertina natalizia del gioco. Ai primi cento che chiameranno, in regalo anche un silos di virus Uroboros.
« Ok, lo ammetto: non lo chiamiamo Tomb Raider solo per motivi di copyright. »
(Jun Takeuchi sulle innovazioni introdotte nella serie da RE4 e RE5.)
« Madonna, mi sembra di giocare a un tentacle rape... »
(Chris su Uroboros.)
« Ricevuto! »
(Sheva prima di lanciarsi contro un Majini Boia alto tre metri che la spappolerà.)


Resident Evil 5 è il settimo capitolo della serie di Residente Evil, a dimostrazione del fatto che i giapponesi non sanno contare. Premiato dalla critica come "il gioco più lontano in assoluto da ciò che dovrebbe essere Resident Evil" perde il titolo, dopo quattro anni, a favore del suo successore.
Spacciato per un horror survival, nonostante sia tagliato malissimo, il prezzo non cala.

Il gioco ha ricevuto anche forti critiche e numerose accuse di razzismo, dal momento che i protagonisti sparano a delle persone diversamente bianche. In effetti, non ha senso che in un videogioco ambientato in Africa, gli indigeni siano di colore; piuttosto, per dimostrare di non fare preferenze, la Capcom avrebbe fatto meglio a inserire tra i PNG Gatto Silvestro, Nonno Nanni e l'ultimo modello di lavatrici Whirpool.

Trama

ATTENZIONE

Nel caso ti pesi troppo il culo leggere questo papiello di trama, clicca qui per vedere un video riassuntivo.


Alcuni capitoli prima, Chris Redifield aveva rischiato di fare da spuntino per dei diversamente vivi, come membro del team S.T.A.R.S.. Così, dopo una cura a base di stereoidi che l'ha reso più grosso del Nemesis, si arruola nella B.S.A.A., sperando che il nome meno improponibile lo salvi dal diventare ancora un'esca per morti viventi.

Gita nel Continente Nero
Chris fa la conoscenza di Sheva.

Nemmeno il tempo di adeguarsi alla nuova uniforme che gli irrita il pacco e Chris viene già spedito in una sperduta regione africana detta Kijuju (dall'africano stretto "buco del culo del mondo"). Là, fa la conoscenza della partner locale che l'agenzia gli ha assegnato affinché riuscisse con più difficoltà nella missione: Sheva Alomar, sempre dall'africano stretto "gatto appeso ai coglioni".
La signorina è ben in forma e lo aggiorna subito sull'attuale status della missione: un tale Ricardo Irving è in possesso di una terribile arma biologica B.O.W., costituita da una letale miscela di peti e calzini sporchi, e sta per venderla al mercato nero. Per ulteriori informazioni, Sheva ha bisogno di ricongiungersi con l'Alpha Team, che li aspetta a qualche isolato da lì. È però il duo a doversi scomodare per raggiungerli, probabilmente perché loro invece sono impegnati a prendere il sole.
I locali li accolgono in maniera molto calorosa, ovvero con torce e roncole ad altezza uomo. Uno di essi, addirittura, cerca di fare la loro conoscenza agitandogli incontro un'ascia di cinque metri! Conclusasi la presentazione, la coppia prosegue e arriva al rendezvous con i membri dell'Alpha Team, che stanno effettivamente prendendo il sole. Sdraiati e in decomposizione. L'unico ancora in vita per esigenze sceniche è il capitano, che per l'appunto fa in tempo a consegnare loro un file e poi schiatta.
Preso il rapporto, Chris e Sheva si dirigono alle grotte vicine, dov'è stato avvisato Irving, ma al pianterreno li aspetta un informe ammasso di vermi neri, il quale cerca in tutti i modi di girare un tentacle rape che li vede come protagonisti principali. Purtroppo per lui, i diretti interessati gli negano il consenso arrostendolo in un inceneritore prima che inizino le riprese.

La miniera dei sette nani

Arrivati sul posto, il gruppo nota un'intensa attività degli indigeni nei pressi della cava, i quali però si occupano perlopiù di accopparli tirandogli contro candelotti di dinamite e massi enormi. Chris e Sheva, malmessi e malmenati, riescono comunque a raggiungere Ricardo, che però gli sfugge come Speedy Gonzales e li costringe a rincorrerlo fin dentro gli impianti di depurazione.
Qui, la coppia trova un comitato di benvenuto composto da tre amichevoli pazzi armati di motosega e dei fuochi d'artificio settati in maniera un po' troppo festosa; tale da far saltare in aria tutto il complesso. Purtroppo, i protagonisti riescono a salvarsi anche stavolta, salendo a bordo di un gommone guidato da Josh Stone, un negro così bravo a pilotare imbarcazioni perché come secondo lavoro sbarca clandestini a Lampedusa.
Josh li aiuta a raggiungere Irving in alto mare, dove il folle si inietta una siringa di virus e si trasforma in un Kraken di seconda categoria, che Chris e Sheva sconfiggono per sbaglio investendolo con le pale del motore in retromarcia. Morente, lo schizoide gli confessa i piani della Tricell, azienda per cui lui lavora, e li indirizza a un laboratorio. Infine tira le cuoia pure lui come il capo dell'Alpha team e il duo lo ributta omertosamente a mare, sperando che la Guardia Costiera non li becchi.

Il laboratorio sotterraneo

Raggiunta l'ennesima caverna tramite motoscafo, Josh si congeda dietro mancia e lascia il duo a sbrigare il lavoro sporco. Il posto pullula di esponenti di un popolazione tribale che abusa di viagra, come testimonia la loro pelle tendente all'azzurro. Sgominati i nemici, la coppia prosegue per le caverne, imbattendosi in trabocchetti degni di Indiana Jones e in un pipistrello cresciuto troppo, probabilmente per il succitato abuso di viagra.
Chris e Sheva escono quindi dalle grotte e arrivano finalmente a un tempio, dove li aspetta un'amara sorpresa...

*prevedibile colpo di scena*

La battaglia tra Chris e Wesker è così spietata da costringere quest'ultimo a sfoderare la sua arma migliore: il fascino.

Dopo la distruzione di Raccoon City ed il fallimento della Umbrella, nemmeno Albert Wesker se la passava benone. In seguito alla sconfitta dei catto-comunisti noti come Los Illuminados e sopravvissuto ad una caduta di qualche chilometro su una piattaforma composta esclusivamente da rocce appuntite, egli si ripresenta con una nuova tenuta stile Matrix per minacciare l'intero pianeta col virus Uroboros, stanco di mirare al potere personale e convertitosi invece al terrorismo, perché seguire le mode è importante.
Recuperato un campione di Plagas dal cadavere di Jack Krauser e vendutolo alla Tricell per un nuovo paio di occhiali da sole, il malefico Albert decide di soggiogare la popolazione mondiale con l'ennesimo virus, iniziando dalla regione di Kijuju. Giunto quindi nel continente nero, convince i locali a farsi iniettare la nuova plagas solamente offrendo loro un melone e un secchiello di pollo fritto. Al suo fianco, per aiutarlo nell'impresa figurano: la dirigente della Tricell, alias Excella Gionne, e una misteriosa[citazione necessaria] complice incappucciata. O quasi: infatti, un'equipe di ricercatori Infasil ha dimostrato che il 98% dei primati riesce, visionando pochi minuti di gioco, a comprendere entro i primi 4 petosecondi che quella figura è Jill Valentine, ritenuta morta e invece controllata da un congegno installatole fra le tette, vanificando di fatto quello che avrebbe dovuto essere uno dei maggiorni colpi di scena della trama.
Spiegone a parte, comincia la solita zuffa tra Chris e Wesker, che mentre schiva i proiettili in una maniera che infrangerebbe qualche copyright, pensa a sistemarsi i suoi capelli impomatati. Dopo che il gruppetto gli ha scaricato in faccia tutto il proprio arsenale, facendogli un piacevole massaggio, Albert si dirige su una nave da crociera assieme ad Excella e lascia il duo a tribolare con la povera Jill, plagiata mentalmente dal dispositivo impiantatole. Solo grazie a un intenso lavoro di squadra, peraltro eseguito in posizioni che ricordano un threesome, i due riescono a staccarglielo e riportarla alla realtà. Fumatosi una sigaretta post-coito, Chris s'imbarca alla volta di Wesker.

La crociera mortale

Giunti sulla nave dopo una specie di orgia con Jill, Chris e Sheva incontrano un temibile esercito di soldati negri che, senza nessun motivo, sono diventati grigi e passano il loro tempo a squartarsi gli angoli della bocca come Joker. Tolti di mezzo facilmente i rompipalle perché, a causa del loro DNA, preferiscono vendere fazzoletti piuttosto che combattere, il duo raggiunge Excella.
Wesker, dopo averla scaricata, le ha anche iniettato l'Uroboros per farla trasformare in un obbrobrio composto da tentacoli che avrebbe fatto rabbrividire anche gli amanti degli hentai più spinti. Nemmeno a dirlo, sul ponte della nave c'è proprio un laserone-ammazzamostri tentacolari, per cui di lì a breve di Excella rimane solo il ricordo, ovvero una foto col suo cadavere che Chris si scatta da solo.
Dopo numerose peripezie, i protagonisti riescono infine a raggiungere l'aereo che Wesker intende usare per diffondere su tutto il pianeta il virus. Nonostante il sodomitico duo gli scarichi addosso missili, esplosivi e quant'altro abbiano dietro, Albert incassa tutti i colpi peggio di un Terminator. Ormai senza speranze, Chris decide di utilizzare una delle armi più letali reperibili in Africa: l'AIDS. Utilizzando una siringa infetta, mette fuori gioco il suo acerrimo nemico, dopodiché lo insegue insieme alla sua amichetta sull'aereo che sta per decollare, dirottandolo.
Ovviamente, invece di cadere in mezzo all'oceano, il velivolo si schianta in un vulcano attivo e Wesker, senza riportare un graffio, si ripresenta a petto nudo, giusto per apparire ancora più figo. Preso dall'eccitazione, decide di farsi infettare dall'Uroboros nel tentativo di sgominare Chris e Sheva, ma perdendo la capacità di schivare i proiettili, cioè l'unica cosa che lo aveva tenuto in vita sino a quel momento. Infatti, poco tempo dopo, scivola da solo nella lava, senza alcuno sforzo da parte dei due. Mentre ormai anche loro stanno per lasciare il vulcano a bordo di un elicottero, Wesker prova a tirarli giù con un ultimo sprazzo di forze, ma finendo invece per farsi silurare dai prevedibili RPG del gruppo.
Mentre l'elicottero si dirige nuovamente in America, i nostri eroi si godono la tranquillità del finale e i giocatori si dirigono agli studi della Capcom per farsi ridare i soldi.

La trama in breve


Sheva e Chris uccidere molti zombi e sparare tanti missili in Africa poi ritornare in America...

Personaggi

Chris Redfield

Il protagonista principale di questo capitolo, che, a causa dell'abuso di steroidi, vanta braccia ipertrofiche con una circonferenza di 80 cm ma non riesce più a grattarsi il culo. A vederlo così, si suppone che usando il macete dovrebbe polverizzare gli zombie all'istante, invece a malapena riesce ad abbatterli. Perciò, s'ipotizza che Chris abbia utilizzato protesi di silicone, che sta tentando di pagare razziando tutti i gioielli nei villaggi del Sud Africa.

Sheva apprende con stupore da che parte s'impugna un fucile a pompa.
Sheva Alomar

La partner di Chris nella sua gita in Africa. Detta anche Shema a causa dell'oscena IA che la guida, il suo ruolo nell'avventura è quello di sprecare i medicinali per curarsi a ogni graffio e consumare le munizioni mirando alle scarpe dei nemici. Per questo, fin dai primi livelli, i giocatori più saggi le lasciano in dotazione solo lo stretto necessario (o anche meno). Ciononostante, ella cercherà di aiutare come potrà il giocatore, mettendosi sulla sua linea di tiro, ingaggiando combattimenti letali con pazzi che brandiscono motoseghe, anche se a corto di munizioni, e facendo salti mortali di venti metri su burroni scoscesi, pure con addosso trenta chili di armamentario. In caso di pericolo, lei è sempre pronta a intervenire per salvare il giocatore morente, ovvero dandogli una spinta verso gli zombie assetati di sangue, oppure prendendosi qualcosa come dieci minuti per correre in suo soccorso. Se la situazione dovesse essere inversa, sarà persino peggio: ella comincerà la sua cantilena di urla tribali, il cui suono è molto simile alla frase "I need help!" È pregevole poi il fatto che Sheva sappia usare alla perfezione ogni arma nonostante la sua giovane età, quando nella realtà servirebbero anni di addestramento solo per poter impugnare una pistola. Si sospetta infine che abbia una tresca col suo compagno Chris, il quale, purtroppo per lei, ha occhi solo per il suo arcinemico Wesker.

Il temibile Wesker fa la sua apparizione.
Albert Wesker

Detto anche Neo dagli amici, è come al solito l'antagonista principale. Gira sempre vestito di nero, come se fosse appena tornato da un funerale, e indossa perpetuamente lenti da sole, anche al cesso. Ciò si spiega considerando la sua veneranda età, ovvero di circa sessant'anni. Ciononostante, corre come un lampo, schiva le pallottole, cammina sulle pareti, tira pugni che spaccano le pietre e ferma i missili a mani nude per poi usarli come stuzzicadenti. In più, assoggetta belle gnocche al suo volere e le usa per raggiungere i suoi scopi. Conclusosi questo capitolo, è stato chiamato dalla Ray Ban per fare da sponsor dei loro occhiali da sole.


Excella Gionne

Chiamata Ascella quando in intimità con Wesker, lei è la sua collaboratrice, compagna e bambola gonfiabile per i momenti di noia. È anche l'amministratrice delegata di una società che smercia armi di distruzione di massa nascoste nei sacchi delle biancheria usata, la Tricell. Rimane un mistero come abbia fatto a raggiungere tale posizione a soli vent'anni, o forse no... Alla fine, Albert non si fa scrupoli a trasformarla in un aborto tentacolare pur di levarsi dai coglioni Chris e Sheva. Pazienza.

Figura incappucciata

Quest'individuo protegge Irving, Wesker ed Excella facendo salti enormi e menando come un fabbro, il tutto mentre indossa il soprabito di Voldemort e la maschera di Pulcinella. Il colpo di scena è quando si rivela essere Jill Valentine, sopravvissuta a una caduta chilometrica e tintasi i capelli per sembrare più giovane. Colpo di scena, oddio, al massimo lo sarebbe stato se non fosse così palese che era Jill fin dai primi flashback di Chris.

Ricardo Irving

Definito dalla critica "Uno dei più alti esponenti della coglionaggine umana", quest'uomo non ha dignità, intelligenza né sanità mentale. Si fa buttare come un pacco da una parte all'altra, piglia botte dai nemici e persino dagli alleati e, alla fine, muore come il povero coglione che è. Su di lui non c'è null'altro da dire, che non siano insulti e profanità, ovviamente.

Nemici

Un majini che tenta di limonare con Chris.

Persone che un tempo erano sane e nere... ora sono infette e sempre nere. A loro si uniscono anche indiani e messicani con tanto di baffoni, facendo sembrare questo capitolo della saga ambientato nel congresso delle Nazioni Unite. Attaccano Chris e Sheva con qualsiasi cosa abbiano sotto mano e, nel caso siano disarmati, seguono il proverbio "se non puoi batterli unisciti a loro", provando a baciarli con le loro enormi labbra. Alcuni di loro, nonostante in Africa si patisca la fame, sono degli obesi che vanno in giro con la pancia al vento; probabilmente tentando di fare colpo su Sheva. O forse su Chris?
Quando ci si sposterà nella giungla, faranno la loro apparizione gli indigeni, rigosamente azzuro puffo. Sono molto più furbi dei loro colleghi, a tal punto che attaccano il duo con lance e frecce... Ci sono pure dei loro colleghi grossi come un quad, detti "Gran Cuochi", i quali sono addetti alla preparazione di zuppe per sfamare gli abitanti del villaggio e non perderanno occasione per provare a catturare o Sheva e Chris coi loro forchettoni e buttarli nella minestra domenicale. Si nota infine che, nonostante nei loro villaggi non ci sia una femmina manco a pagarla, questi aborigeni non si sono ancora estinti. Giacobbo sta indagando, seguendo la pista dei templari alieni chupacabras.
Senza contare quelli armati di AK-47 e gatling nei laboratori della Umbrella, o anche quelli a cavallo di moto da cross... Che amarezza! I cari vecchi morti viventi che fine hanno fatto!?

Curiosità

Tipici giocatori di RE5 in una conferenza sul gioco.
  • Il gioco dura molto di meno rispetto al suo predecessore, ma almeno non c'è una ragazzina tra i piedi che sa solo gridare "LEEEEEEEEON!" e, quando invece è da sola, si libera dai nemici, lancia lampade ad olio per bloccarli, scappa sotto i tavoli, gira le manovelle, sposta i mobili, risolve gli enigmi...
  • Nonostante Chris e Sheva trovino svariate armi, nessuno dei due se le porterà dietro, ma addirittura le riporanno con cura al loro posto, assieme a un biglietto di scuse per averle usate senza permesso.
  • Nel primo capitolo, se si usa un lanciarazzi per far saltare il cancello, non funziona. Invece, il lanciarazzi che comparirà nel video ce la farà tranquillamente.
  • Nel primo combattimento con Wesker, per quante botte possa prendere, nel video seguente dirà sempre che è rimasto deluso.
  • Fucilate e proiettili di tutti i calibri sparati a bruciapelo faranno solo il solletico a Wesker o al massimo gli arrecheranno qualche ferita superficiale, ma una scarica di calci e pugni ben piazzati riescono a metterlo KO.
  • Inoltre Wesker è in grado di muoversi così velocemente da evitare i proiettili ma non i pugni e i calci di Chris e Sheva.
  • Un uovo marcio può uccidere all'istante. Sia se tirato in faccia a un nemico, sia se mangiato da uno dei due personaggi. Infatti, se lo si lancia sul piede di un majini, questo morirà all'istante facendo un volo all'indietro di un chilometro.
  • Le galline possono uccidere un uomo a beccate.
  • I nemici non moriranno se colpiti da un proiettile in testa, ma moriranno all'istante se colpiti da un cazzotto del nerboruto Chris Redfield.
  • I tanto amati "spinelli" del quarto capitolo sono spariti, forse perché gli sviluppatori sono stati denunciati per aver indotto i giocatori a fumarli piuttosto che venderli... Oppure il contrario?

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