Radici (romanzo)

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Kunta Kinte intento a raccogliere il cotone.Ricostruzione digitale in 3D

Radici è il famoso romanzo autobiografico di un raro esemplare di negro capace di scrivere. Il tomo è considerato come una sorta di Bibbia dagli aderenti all'associazione umanitaria denominata Ku Klux Klan, che non perdono occasione per leggerlo durante le loro assemblee e farsi un sacco di risate.

Dal libro sono stati tratti vari films, miniserie, fotoromanzi, spin-off e presidenti americani.

Genesi del romanzo

Questo mattone lungo complessivamente fantamila pagine, che nelle intenzioni dell'autore voleva essere una denuncia del trattamento a suo dire inumano cui erano sottoposti gli uomini di colore, venne stampato in un certo numero di copie circa alla fine del XIX secolo. A quei tempi ovviamente la sorte di un pugno di negri non interessava nessuno, di modo che il libro finì, nel migliore dei casi, per essere usato per accendere il caminetto nelle fredde sere d'inverno. Soltanto negli anni '60 del XX secolo venne riscoperto in concomitanza con la nascita dei movimenti per il riconoscimento dei diritti dei neri. Da allora è un best seller.

Trama

Il piccolo Kunta Kinte vive sereno nell'incontaminata Africa, nutrendosi di bacche, frutti e di quegli sventurati Omi bianchi boni che hanno la sfiga di capitare nelle vicinanze del suo villaggio.

Un brutto giorno un drappello di Omi bianchi boni, più numeroso del solito ed armato di fucili e bombe a mano, riesce a non finire in pasto dei cannibali e cattura il selvaggio Kunta Kinte allo scopo di portarlo nel nuovo mondo per civilizzarlo e trovargli un onesto lavoro. Inizia così l'odissea del protagonista, che si rivela un insopportabile rompiballe[citazione necessaria]. Almeno 80 pagine del libro sono una tiritera senza fine di richiesta pretestuose e lamentose oltre ogni limite di sopportazione.

Badrone, pizza con peperoni la sera molta indigesta!
: Badrone, catene trobbo strette!

oppure

: Badrone, io vuole mangia Omi bianchi boni

o ancora

: Badrone, pastasciutta trobbo al dente!

o anche

: Badrone, io avere chiesto pecorino per sbaghetti, non parmigiano!

Il personale della crociera tenta di fargli capire che non si mangiano le persone, che le catene servono ad impedire che possa cadere in mare in caso di tempesta, che la pastasciutta viene servita al dente e con parmigiano in tutti i migliori ristoranti, ma lui niente, insiste e fa mille capricci.

Giunto in America gli trovano un bel lavoro come impiegato in una ditta che si occupa della coltivazione e raccolta del cotone. A lui però l'occupazione non aggrada: altre 130 pagine piene di lamentele perché sono cattivi con lui, lo fanno lavorare sotto il sole e rischia di ustionarsi la pelle per via dei raggi ultravioletti. Tutti sanno invece che gli uomini di colore, in virtù appunto del fatto di essere colorati di nero, non si ustionano mai, nemmeno se li metti sul fuoco a cuocere[citazione necessaria]. Kunta Kinte invece ambisce ad avere un ruolo manageriale, sostenendo di essere attivo e dinamico. FINE DEL LIBRO.

Voci correlate