Punto di fuga (film)

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L'attrice pensa all'argomento della prossima lezione

Point de fuite (Punto di fuga in italiano) è un cortometraggio di fantascienza belga del 1987 diretto da Olivier Smolders. Ufficiosamente è un film impegnato, de facto è un quasi film porno che concretizza il desiderio più universale degli studenti di tutto il mondo.

Trama

Un'immagine intensa del film.

In una non precisata scuola belga, una giovane professoressa irrealisticamente bella raggiunge la sua classe per la prima lezione della giornata, e fin qui quasi tutto normale, a parte la bonarietà dell'insegnante. Ma ecco il colpo di scena: gli studenti sono tutti nudi come mamma li ha fatti e se ne stanno buoni e quieti al loro posto. Un'ovvia forzatura, quando mai gli studenti sono composti nella prima ora di lezione?

In ogni caso la professoressa fa finta di nulla e inizia la lezione che sarà nientepopodimenoche sulla prospettiva, gli studenti ascoltano in silenzio. La prof si spazientisce e non abituata a essere presa seriamente reagisce nell'unico modo possibile: si spoglia nuda e mostra la sua villosità pubica come parte integrante della lezione di prospettiva. Gli studenti a questo punto bilanciano la situazione rivestendosi proprio in tempo per l'arrivo del bidello (o del preside, non è chiaro), il quale ha la facoltà di controllare che nella classe tutto sia a posto, ma il suo giudizio non viene espresso. Il film finisce e ci lascia l'amaro in bocca perché non ci dice dove insegni questa professoressa.

Curiosità

La critica acclama il film al Festival della Figa di Portogruaro.
  • Il film è stato girato a Canicattì con attori autoctoni non professionisti, cui è stato fatto un breve ma efficace corso di francese belga: l'unica ad imparare è stata l'attrice che fa l'insegnante, per questo gli studenti sono stati doppiati in sede di montaggio;
  • Le riprese sono state funestate da due morti, uno studente che non aveva mai visto la figa è morto per eccesso di pugnette nel bagno della scuola alla fine del primo giorno di riprese, un secondo studente si è invece suicidato alla fine delle riprese lasciando scritto che non avrebbe sopportato di tornare alla sua scuola abituale, dove insegna una vecchia barbuta;
  • Il film ha vinto l'Oscar per la miglior scusa per mostrare una donna nuda in video per l'anno 1987 battendo di un solo voto il film italiano La liceale nelle classe dei ripetenti.
  • L'attrice che interpreta il film non è abilitata all'insegnamento e ha preso la licenza elementare solo quattro anni dopo le riprese;

Accoglienza

Il film non è stato tradotto, e ci mancherebbe che a qualcuno interessasse capire cosa dicessero i cosiddetti attori. In ogni caso la maggior parte delle copie sono state bruciate per ordine del quarto governo Berlusconi, perché qualcuno aveva colto nel film delle allusioni all'allora ministro Mariastella Gelmini.

Chiavi di lettura critica

Come detto il film si presta a una vasta serie di interpretazioni: centrale è la questione del rapporto studenti-insegnante e della incomunicabilità che esiste da sempre tra la figon figura culturale che vuole darla (la cultura), ma in modo autoritario da una parte. e gli studenti affamati di sapere, ma che al tempo stesso temono e sentono distante la fi... fonte del sapere stesso.

Altra interpretazione non meno profonda è che tutto il film fosse solo una scusa per mostrare un nudo integrale tra i banchi di una scuola, desiderio arcaico degli studenti di tutto il mondo, attestato già in epoca paleolitica.

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