Punto cardinale

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La mitica stella del nord, utilizzata dai boy scout per orientarsi nei boschi.
« Ohohoh! Nord, sud, ovest, est e forse quel che cerco neanche c'è. »
(Max Pezzali mentre cerca le chiavi della macchina.)
« Sapete perché una bussola indica sempre il nord? Perché è lì che sta la Padania. »
(Roberto Calderoli mentre dà lezioni di orientamento.)
« "Colpo della stella del nord". »
(La voce fuori campo di Ken il guerriero, ci ricorda una delle tecniche usate da Ken medesimo.)


Si chiama punto cardinale ciascuna delle quattro direzioni principali verso le quali è possibile muoversi trovandosi su di una superficie (anche di un geoide, come la Terra o la testa di Galliani); tali quattro punti cardinali sono il nord o Cruccolandia, il sud o Terronia, l'est o Giappocina e l'ovest o Far west.

Unendo insieme i punti cardinali si ottiene un rombo, se al computo si uniscono anche i punti cardinali intermedi, allora si ottiene un ottagono; entrambe le due costruzioni possono essere usate come supporto edile per qualsivoglia trippa mentale grafica.


I nomi dei punti cardinali

Le sette stelle dell'orsa maggiore.

I termini nord, sud, est, ovest derivano tutti dall'omonima canzone degli 883, ma secondo qualche sedicente storico questi nomi salterebbero fuori dal tedesco antico; normalmente Nonciclopedia non dà seguito a queste scempiaggini, e infatti non lo faremo.

I termini oriente, occidente, meridione e settentrione vengono dal padano-veneto, e ciascuno di essi ha un'etimologia ben precisa:

  • Il nome dell'"oriente" viene dal padano salùm orientùm, ovvero Sole nascente (da cui deriva il famigerato colpo segreto utilizzato da un noto non vedente) o levante: difatti, l'Est è la direzione dalla quale si vede sorgere il sole. Il motivo per cui Paese del sol levante sia chiamato Giappone resta invece un mistero.
  • Al contrario, l'"occidente" prende il suo nome dall'espressione bergamasca accidentem, ovvero sole morente o disgraziato, essendo com'è noto l'Ovest la direzione verso la quale diverse popolazioni lanciano minacce e accidenti vari.
  • La parola "meridione" deriva invece dal termine magnèm meridiem, che in latino indica l'orario di mezzogiorno; ciò è dovuto al fatto che, a quell'ora, per qualsiasi popolo dell'emisfero boreale bisognava pranzare, per poi fare la consunta pennichella pomeridiana. A dimostrazione di questo, oggigiorno il meridione è anche nominato Mezzogiorno o Paese del mangia e dormi.
  • Septem triones, che in lùmbard significa i sette troni o troioni, è invece l'espressione dalla quale deriva il termine "settentrione"; i Romani erano infatti soliti chiamare sette troioni le sette stelle più luminose della costellazione dell'Orsa Maggiore (o Grande Carro), che indicava la direzione della Padania (dunque il nord) ai navigatori vichingo-bergamaschi.

Gli altri punti cardinali

Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, vede chiaramente l'uscita dalla crisi economica e indica come direzione nord-sud-ovest.

Malgrado i più famosi e adoperati siano i punti ortogonali suddetti, ve ne sono anche altri quattro indicanti posizioni intermedie, considerati da molti come i figli illegittimi dei quattro principali, trattasi di:

Oltre agli otto punti cardinali totali finora citati, esistono ancora altri otto punti, che si posizionano in maniera mediana tra le direzioni descritte precedentemente, aumentando il numero effettivo dei punti cardinali a sedici e con essi anche la fatica (inutile) che devono fare le persone per ricordarseli tutti; essi sono:

  • nord-nord-est;
  • est-nord-est;
  • est-sud-est;
  • sud-sud-est;
  • sud-sud-ovest;
  • ovest-sud-ovest;
  • ovest-nord-ovest;
  • nord-nord-ovest.

Come si può notare i loro nomi oltre a essere quasi impronunciabili, risultano essere oltremodo ridicoli, oltretutto la reale utilità di questi punti cardinali mediani risulta inutile quanto la manovra "Salva Italia" varata da Enrico Letta, nell'ormai 2013.

Curiosità

Un uomo cerca di orientarsi sfruttando i 24 punti cardinali che vede.
  • IL termine west è giunto in italiano tramite la forma francese ouest; la voce francese entrò nella lingua italiana prima dell'epoca in cui prese stabilmente piede l'abitudine dei nord italiani di parlare con la erre moscia: ecco perché da noi si dice oVest invece che oUest.
  • Molti sfaticati spilorci, per non sprecare tempo e inchiostro erano soliti segnare nomi dei punti cardinali sulla rosa dei venti con una sigla formata dalle varie iniziali delle parole componenti il loro nome (ad esempio, S per sud, NE per nord-est ed ESE per l'est-sud-est); quest'abitudine permane tutt'ora, dopotutto chi ha mai veramente scritto la parola ovest tutta intera sul disegno di una rosa dei venti?
  • In linguaggio militare era un tempo molto utilizzato il sistema di nominazione delle posizioni relative basato sull'orario, assimilando la rosa dei venti a un orologio: in questo modo, il punto di fronte a un individuo (come fosse il suo "nord") diventa le "ore 12", mentre la sinistra (il suo "ovest") diviene le "ore 9", invece sud o "ore 6" veniva utilizzato quando si stava per prenderlo sonoramente nel culo.
  • Secondo la tradizione turca ci sono quattro divinità o signori (Khan), legati ai quattro punti cardinali: il Khan nero o Herdo Khan a nord, il Khan rosso o Qazzï Khan a sud, il Khan bianco o Grand Khan a ovest e il Khan blu o Pörk Khan a est.


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