Protezione Incivile

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- Cittadino: “Pronto, Protezione Incivile? Dovete aiutarci! C'è stata una frana in Val Brembana!”
- Protezione Incivile: “Arrangiatevi, brutte merde!”

La Protezione Incivile è un organo della Repubblica Italiana che, nelle situazioni di emergenza, interviene in aiuto dei cittadini con risposte sgarbate e offensive.

Storia

Sputazzone mentre adempie al proprio dovere.

La Protezione Incivile nacque nel 1980 per una geniale intuizione di Gennaro Sputazzone, fino ad allora misconosciuto centralinista del Ministero dei Lavori Pubblici.
Il 24 novembre 1980 Sputazzone arrivò al lavoro come ogni giorno alle 10,30 e iniziò, col consueto zelo, a compilare la schedina. Ebbe appena il tempo di scrivere 1 su Pro Patria - Catanzaro che fu interrotto dallo squillo di un telefono. Fortemente scocciato, Sputazzone alzò il ricevitore e apprese che in Irpinia si era appena verificato un terremoto di intensità 6,9 Richter. Nello stesso istante, gli altri centoquaranta telefoni presenti nell'ufficio cominciarono a squillare.

Sputazzone iniziò a sudare freddo. Un'emergenza di tale entità voleva dire, come minimo, dover lavorare ben oltre alle 14,30.
Sputazzone era così pigro che buttava via le graffettatrici vuote per non dover sbattersi a ricaricarle, ma in quel frangente non cercò di svignarsela o di affibiare il lavoro a qualcun altro.
No.
Anche perché tutti i suoi colleghi si erano dati malati in modo da anticipare le feste natalizie.
Gennaro Sputazzone, con sommo sprezzo del pericolo, rimase al proprio posto per coordinare i soccorsi. Per circa quindici minuti.
Poi si ruppe i coglioni e iniziò a inveire contro la gente che telefonava per chiedere aiuto:

« Ahò nun me dovete chiama' più! M'avete rotto li cojoni! Li mortacci vostra! »

Un dirigente del Ministero, entrato in ufficio in quel momento, rimase folgorato dalla risposta dello Sputazzone, e intuendo che quell'espediente avrebbe permesso di risolvere l'emergenza in maniera rapida ed economica, ordinò al centralinista di continuare a ingiuriare le persone all'altro capo del telefono.
"Da solo non ce la posso fa', diretto'! Ho bisogno di rinforzi!" disse Sputazzone, ormai stremato dal peso della cornetta.
Il dirigente reclutò allora una segretaria che aveva il ciclo, un ragioniere con l'esaurimento nervoso e una squadra di sboccatissimi muratori toscani in pausa pranzo. Era nata così la prima squadra della Protezione Incivile.

In breve, a forza di insulti gratuiti e scherzoni burloni ("Suo figlio è sotto le macerie? Allora deve parlare con Luca... come Luca chi? Lucazzo! AH AH AH!"), tutti i seccatori furono zittiti e la crisi si potè dire superata. A Sputazzone venne offerta la poltrona di capo dipartimento della Protezione Incivile e la accettò, a patto che oltre alla poltrona gli offrissero anche un poggiapiedi.

Oggi la Protezione Incivile è una realtà consolidata del nostro Paese e ogni anno fa fronte con successo ad alluvioni, tempeste di neve, epidemie di forfora, invasioni di pantegane e altre calamità naturali.

Addestramento

I corsi a cui si sottopongono gli aspiranti membri della Protezione Incivile sono lunghi e massacranti.
I requisiti minimi per venir ammessi in questa gloriosa istituzione sono:

Fotogallery

Riforme recenti

In molti si staranno chiedendo: ma invece di perdere un sacco di tempo a insultare la gente, non sarebbe molto più pratico staccare il telefono? Oltretutto si risparmierebbero un sacco di soldi di bolletta telefonica.
Alla stessa conclusione è giunto il dottor Gianmaria Peculato, attuale direttore della Protezione Incivile, il quale ha deciso, a partire dal 2017, di segare tutti i centralinisti. Il taglio garantirà allo Stato un tesoretto di oltre 50 milioni di euro, che potrà essere reimpiegato nell'acquisto di mezzi di prima necessità, come ad esempio uno yacht per il dottor Peculato.

Voci correlate