Promoter

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« Perbacco! Quella è proprio una topolona! »
« Bleah, ma che schifo di roba è questa!? »

Il promoter, solitamente di genere femminile, è un individuo ambiguo che si ritrova sempre e comunque in tutti i centri commerciali del mondo e non solo. Il suo sporco mestiere è quello di rovinare la giornata a chiunque vorrebbe godersela e di finirla di rovinare a chi invece ce l'ha già nera come la pece. Molto peculiare la sua propensione nel promuovere prodotti di scarsa qualità che non apprezzerebbe neanche un povero bambino togolese.

Identikit

Nonostante il loro abile travestimento e la loro multiforme capacità di mimetizzarsi tra la folla con vestiti alquanto antiquati e maledettamente insopportabili alla vista, i promoter sono distinguibili per il loro perenne e inesauribile sorriso molto simile a quello della aspirante Miss Italia che, in preda a raptus anali e bruxismo accellerato, cerca di mostrarsi allegra come una Pasqua nonostante sia stata appena eliminata dal famoso metodo di tortura gioco.

Un gruppo di promoters pronte per il loro sporco lavoro. Notare il ghigno malefico della promoter sulla destra.

Ecco la vera testimonianza di una promoter direttamente dal famigerrimo sito di Yu-huu Answers:

« Siamo là tutti i venerdì e i sabato, a volte anche in altri giorni, per la bellezza di circa 40 euro al giorno, con l'intento di vendere qualcosa a qualcuno.....ma tanto anche se non vendiamo ci pagano uguale!!! Alla peggio la degustazione me la magno io.....ahahah (una volta mi hanno anche rimproverato perché mangiavo il salame) »
(Confessione di una mente pericolosa)

Se ANALizziamo la frase [1] possiamo notare un certo sarcasmo e disprezzo del soggetto di fronte alla vasta gamma di poveri clienti.

La clientela preferisce assumere questo pur di non incontrare la tanto odiata promoter.

Infatti alla promoter non frega una mazza se vende o no, tanto prima o poi qualche salame lo piglierà di sicuro in bocca. Ma oltre alle sicure performance orali delle promoter femminili, non si può fare a meno di notare il loro eccessivo stipendio nonostante le conseguenze dovute alla non vendita del prodotto. Molti esperti si sono chiesti il perché di questo indecifrabile enigma, ma alla fine sono arrivati a una risposta:

« Dopo estenuanti studi a riguardo, siamo arrivati a confermare che lo stipendio così alto che ricevono le promoters sia dovuto alla loro propensione nel mangiare il salame alla fine di ogni giornata di lavoro. »
(Esperto di business)

Dunque pare essere svelato anche il dubbio secondo il quale anche le promoters in realtà sarebbero delle pornostar in borghese capaci di attirare a sè i più dotati maschi in circolazione.

Mentalità

Le promoter sono di natura poco propense a mettersi nei panni degli altri, anche se in realtà abbondano a mettersi nelle mutande degli altri. Questo loro scarsa empatia nei confronti della clientela ha attirato odi interminabili fino a cadere nel blasfemo. Generalmente le promoter attirano i clienti avvicinandosi molto energicamente a loro anche a costo di travolgere un bambino che potrebbe, ahimè, trovarsi nei paraggi. Una volta attaccato il cliente, la promoter comincerà a sprigionare il robotico e automatico saluto per poi cominciare con la sua efferrata presentazione del prodotto, crogiolandosi di poter indossare il capo d'alta moda che la nonna ultranovantenne le ha tirato addosso prestato per il suo elegante lavoro. Ma il peggio arriva molto prima. Infatti la promoter (predatore), con il suo fare molto chic e inebriante, non comprende lo stato d'animo temporaneo del soggetto (preda) che inibirà totalmente. Sia che il soggetto stia per morire di ictus o che stia camminando carpon carponi per aver preso una carrellata sui testicoli, la promoter non si farà problemi e andrà incontro all'innominabile...

Tipiche risposte del cliente

La frase d'obbligo della promoter è quasi sempre:

  • Salve signore/a vuole assaggiare/provare il nostro ecc... ecc...?

Le risposte della clientela sono delle più svariate possibili e sono state ordinate per gradevolezza:

  • Ma certo! Si figuri! Accetto volentieri il suo caffè americano super diluito con acqua! (tipica risposta di un morto di figa)
  • Ah ma che gentile... degusterò con piacere i biscottini fatti a mano da sua nonna malata di psoriasi.
  • Eh, ma certo! Sì sì, però che sia una cosa veloce... ho già perso il mio treno per Roma, ma non si preoccupi, sono già sfigato di mio.
Esempio di cheiloplastica su due discrete ma stressate promoter di un'agenzia di preservativi bucati.
  • Ah guardi, solo una fetta altrimenti ingrasso! (tipica risposta di un già esasperato ma gentile cliente)
  • Accetterei volentieri ma purtroppo sono sposato. (tipica risposta di un cliente che sa della salamefagia delle promoter)
  • Oddio sono di fretta, non posso!! A mai più stronza libidinosa! Arrivederci! (in questo caso il cliente è di solito una donna di mezza età poco attraente e rosicona).
  • No.
  • No per favore non voglio nuovamente casini con i suoi tacos scaduti. (tipica risposta di un cliente sfigato che ha avuto la sfortuna amara di ritrovare la stessa promoter in un altro centro commerciale con il medesimo prodotto ormai in putrefazione).
  • Porcaccia la vacca! No cazzo, non voglio il suo putrido caffè freddo!
  • Fanculo! La gente come lei dovrebbe farsi lobotomizzare da castori assassini!
  • Nooooooooooooooooooooo!! Perché capitano tutte a meeeeeeeeeeeeee??
  • Il cliente si spara un colpo di pistola nella tempia, ma per fortuna questi sono rari casi.

Impegno concreto

Tutti noi vogliamo un impegno concreto affinché non si vedano più sorrisi conseguenti a cheiloplastica labiale, ed è per questo motivo che si organizzano tornei di caccia al promoter in tutta Italia. Il nostro Paese non ha bisogno di volti malefici per capire se un prodotto è sano o no. Ci pensa sempre la mamma a consigliarci, infatti:

« La mamma è sempre la mamma. »
(Bambino della Simmenthal)

Note