Pro Loco

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Una Pro Loco, dal latino maccheronico pro (a favore) e dal greco bucatino locos (luogo), è un'associazione di liberi cittadini che promuove il proprio territorio di residenza attraverso una serie di iniziative come sagre, documentari ed eventi culturali. O almeno questo vogliono farvi credere. In realtà una Pro Loco è una setta religiosa-terroristica che, in nome della cultura, costringe le persone a torture traumatiche e disumane, spacciate per eventi culturali di grandissimo rilievo quali la festa del contadino, il festival del polpettone di nonna Osella o la sagra della lumaca, eventi senza i quali il mondo piomberebbe sicuramente nel caos.

Ogni Pro Loco è governata da un presidente che per contratto deve essere onesto, acculturato e generoso. Il suo unico scopo è trasformare grandi menti brillanti (povere vittime malcapitate) in soci della Pro Loco, incrementando nel contempo il marketing socio-culturale del territorio e il patrimonio eno-gastronomico dello stesso cioè scroccando più soldi possibili allo Stato.

Tipico Presidente di Pro Loco. Da notare l'innata eleganza e savour faire.

Per lo scrocco ogni Pro Loco si ingegna come può spacciando per tipici, prodotti e usanze che in realtà sono uguali, identici e precisi in tutto il resto del mondo.

Una Pro Loco tipo, infatti, promuove al doppio del valore di mercato qualsiasi prodotto alimentare, come ad esempio le pesche di (nome Pro Loco) che per un caso fortuito e accidentale sono identiche alle pesche comprate al supermercato dal presidente (o da uno dei suoi schiavi) un'ora prima dell'evento culturale. Tutti i soldi ottenuti dagli "eventi culturali" vengono investiti nella propaganda, attirando povere vittime bisognose di lavoro e di contatti sociali che devono partecipare ad eventi così scialbi e noiosi da far addormentare anche uno spettatore abituale di Super Quark.

Dopo aver plagiato le vittime, queste sono ridotte allo stato di zombie e indotte a pagare una quota per qualsiasi cosa. I soci, infatti, sono indotti a pagare una quota di associazione e ad acquistare una serie di gadget dall'indubbio valore culturale come la ricetta del buon letame di zio Carlo, libri di 20 pagine sulla storia della contrada che costano almeno 15 euro l'uno, documentari dialettali incomprensibili e guide del territorio di una pagina e mezzo, scopiazzate da wikipedia, che illustrano la "grandissima importanza e cultura" di quel territorio.

Prolochismo

Il prolochismo è una corrente, anzi la corrente religiosa secondo la quale tutto ciò che si trova in un territorio proviene ed è stato inventato dalla Pro Loco di quel territorio. Secondo i dettami di questa fede, il sole, il mare e l'aria sono stati scoperti dalla Pro Loco e diffusi a tutti solo per generosità della stessa. Inoltre, ogni Pro Loco promuove i soci più devoti, cioè quelli più stupidi, ricchi e arroganti ad agenti operativi che hanno il grandissimo onore di sistemare gazebi, panche e tavoli sotto il sole cocente di luglio. O di allestire il materiale per convegni come La patata di Piana Fallascosa: leggenda o realtà e Il culto di Sant'Antonio a Colle Colloso.

Gli agenti operativi hanno anche il compito di individuare e plagiare le potenziali vittime, millantando la trasmissione di conoscenze e poteri simil-divini. Per lo scopo usano ogni mezzo a loro disposizione come telefonate a raffica e senso di colpa indotto; nei casi peggiori ricorrono al rapimento e alla conversione forzata.

Finalità belliche

Le Pro Loco sono segretamente reclutate dallo Stato per svolgere attività di spionaggio, cattura e tortura di potenziali sovversivi. Chiunque sia ritenuto a rischio e viva sul territorio, infatti, viene spiato dalle "vecchiacce": un reparto della Pro Loco formato da uno spietato gruppo di agenti d'elite. Per gli standard di questi agenti, un soggetto viene considerato a rischio quando:

  • ha una tonalità di pelle più scura del bianco crema;
  • non va in chiesa tutte le domeniche;
  • non dà alcun contributo alla Pro Loco.
Spietato agente d'elite della Pro Loco

Il compito delle vecchiacce è raccogliere qualsiasi informazione sui soggetti a rischio appostandosi di fronte, sopra e di lato a casa loro; fingendo di fare l'uncinetto, l'orto o il bucato le vecchiacce attivano i loro sofisticatissimi sensori ottici (gli occhiali con fondo di bottiglia) e le loro ricetrasmittenti (gli apparecchi acustici, i bicchieri appoggiati al muro per origliare meglio o i più pratici Ehhhhhhh), rilevando anche le parole più flebili pronunciate dai soggetti. Il tutto viene tradotto attraverso affidabili traduttori universali come zio Peppe, che tanto sa l'inglese perchè ha fatto la guerra, e zio Camillo, che tanto sa il tedesco perchè ha fatto il muratore in Svizzera. Da giovane. Per tre settimane. In un cantone italiano.

Se il soggetto viene ritenuto pericoloso cioè non segue nemmeno la Messa domenicale su Rai Uno, [1] allora interviene la squadra di reclutamento che in modo simile ai testimoni di Geova inizia a perseguitare il malcapitato. Se neanche questo ha effetto, allora interviene la squadra di rapimento e tortura che rapisce il soggetto, lo lega e lo obbliga alla visione continua e a rotazione dei video propaganda realizzati dalla Pro Loco quali:

  • la Trebbiatura di una volta. Rappresentazione in costumi di cartone dell'antica trebbiatura di (paese a caso) recitata in dialetto stretto, e incomprensibile anche a chi ha realizzato il documentario. Durata: 8 ore;
  • le Bellezze del paese. Documentario in cui sono illustrati e spiegati tutti i dettagli, ma proprio tutti, di ogni singolo edificio del paese che abbia più di trent'anni, il tutto rigorosamente in italiano forbito e comprensibile solo a chi ha un dottorato di ricerca in beni culturali. Durata: 6 ore;
  • Il prodotto tipico. Documentario dalla semina alla raccolta del prodotto tipico che tipico non è, il tutto spiegato da contadini semi-analfabeti con la terza elementare, interrotti ogni tanto da professori agrari plurilaureati che parlano come Giuseppe Conte. Inutile dire che la spiegazione dei contadini è sempre molto più chiara di quella dei professori. Durata: 6 ore;
  • Le Confraternite. Breve e piacevole documentario sulla storia religiosa del paese che per quanto piccolo sia, ha sempre e comunque quei 4-5 ordini religiosi in attività. Generalmente la storia viene narrata fin nei minimi dettagli da un presentatore alticcio (di solito un prete o un presidente di Pro Loco). Durata: 7 ore;

Al termine del trattamento che può durare dalle due alle tre settimane il soggetto (se è sopravvissuto) rivela tutto ciò che sa e viene convertito in socio.

  1. ^ La messa su Canale 5 non è accettata in quanto le reti Mediaset sono sempre e comunque fonte di perdizione per chiunque le guardi.