Preliminari

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Un preliminare che mette tutti d'accordo.

I preliminari sono una forma di intimità fisica tipica[citazione necessaria] del comportamento sessuale umano. Servono a suscitare l'eccitamento propedeutico alla penetrazione o ad altre pratiche finalizzate a raggiungere l'orgasmo. Un luogo comune vuole che l'uomo non si prodighi in tale pratica, ciò è dovuto ad una cattiva interpretazione (da parte della donna) dell'eccitantissimo lasso di tempo che intercorre tra "togliti" e "le mutandine".

Il fattore tempo, necessario per raggiungere lo stato di "ingrifatura totale", purtroppo gioca un ruolo fondamentale ed è variabile da persona a persona. Ad alcuni uomini basta che la donna abbia una decina di cm² di pelle scoperta[1] e il testosterone inizia a ballare il rock 'n' roll acrobatico; di contro, ci sono donne che si eccitano con difficoltà e il malcapitato dovrà tribolare a lungo, sarà come tentare di accendere un camion con la batteria della Smart.

A quanto risulta dagli studi le zone erogene della donna sono tantissime, quindi trovare gli "interruttori" da pigiare non è difficile, il problema evidentemente sarà l'ossido che si forma nei contatti. Oltre ai baci, le carezze e i "toccamenti", per alcune coppie possono essere considerati dei preliminari anche scambi puramente verbali:

« Dai... non essere timida... pensa a qualcosa di sporco e dimmela!! »
( LUI)
« Porca zozza!!! Ho dimenticato di accendere la lavatrice!! »
( LEI)

Cenni storici

Nel corso della storia i tabù sessuali sono stati abbattuti, oggi si parla di sesso anche al di fuori dell'intimità.

I preliminari sessuali variano a seconda delle culture e delle psicologie individuali, inoltre hanno subito nel tempo sostanziali trasformazioni. Oggi possono essere considerati preliminari sessuali il bacio (specialmente il bacio alla francese e quelli sul corpo), le coccole e le carezze (soprattutto sulle zone erogene), le frustate, toccare i genitali, la masturbazione reciproca, quella al vicino di casa, il sesso orale, fare la tessera del club scambisti, l'interpretazione di ruoli sessuali, discutere del prezzo con la puttana, le pratiche fetish o BDSM. Ma non è stato sempre così.

  • periodo Homo neanderthalensis. L'utilizzo della clava come preliminare fu un fatto istintivo. Lo scopo era quello di far tacere la femmina prima che le sue grida attirassero altri maschi arrapati, in seconda battuta la metteva in uno stato di torpore che la rendeva mansueta, permettendo così una copula agevole e col dispendio di energia focalizzato nell'atto sessuale, anziché nel tenerla ferma.
  • periodo Homo sapiens sapiens. La tecnica della "clavata improvvisa sulla nuca" era considerata oltremodo brutale. L'avvicinamento alla femmina iniziò ad impreziosirsi di comportamenti quasi galanti. L'ominide arrivava di soppiatto dietro di lei, gli dava due colpetti con l'indice sulla spalla e, appena lei si girava, le sorrideva e subito dopo la colpiva in fronte.

In seguito, durante l'età imperiale di Roma, si arrivò ai veri e propri preliminari, il tutto quasi per caso. Quando un romano andava nei lupanari saggiava, con lunghi palpamenti, la consistenza delle carni della dispensatrice di sollazzo, allo scopo di operare una scelta oculata o comunque di buon rapporto qualità/prezzo. Una volta a casa, fare un confronto tastando la ciccia della consorte era inevitabile. Durante queste "manovre di comparazione", comparve nell'espressione della donna un fattore rivoluzionario: l'occhio languido. Come dimostrato statisticamente[citazione necessaria]: la prima cosa che un uomo guarda in una donna sono gli occhi, si scoprì così che "leggere nello sguardo della femmina l'eccitazione sessuale", per molti, è il miglior afrodisiaco esistente. Tutti gli altri stanno facendo la pecorina.

Tecnica base

Scegliere l'approccio corretto è fondamentale.

Come già accennato, i tempi necessari ad eccitarsi sono diversi tra uomo e donna. Per i primi possono variare tra il petosecondo e qualche minuto (oltre è tempo perso), per le altre variano dal quarto d'ora a un paio di eoni. Quindi, fornire una tecnica con assoluta certezza di riuscita è impossibile, ma alcuni consigli pratici possono tornare utili nella maggior parte dei casi. Per capire se la cosa funziona tenete sempre in considerazione: la comparsa dell'occhio languido, la frequenza del respiro ed eventuali piccoli sussurri (contenenti ad esempio "se non scopiamo subito vado ai matti").

Per Lui

  1. Iniziare dai capelli, qualche carezza facendoli scorrere tra le dita, se sono lunghi si spostano di lato e poi dientro la schiena, la mano scende per un attimo lungo il collo e si solleva fino a sfiorarne con due dita la base. Possibili inconvenienti: Se siete al primo incontro e i capelli sono corti, mettete una mano subito sull'inguine ed assicuratevi che non ci siano cose di troppo.
  2. A questo punto entra in gioco la bocca. Un bacio, non troppo lungo, poi ci si sposta di lato, si sale lungo la guancia e si arriva al lobo, si prende tra le labbra e si indugia emettendo aria dal naso nel padiglione auricolare, poi si percorre il collo per finire sempre alla base. Possibili inconvenienti: vi scappa un bacio con lo "schiocco" quando siete all'orecchio e la rendete sorda per tutta la serata. Questo vi toglierà l'arma del sussurro amoroso.
  3. Mentre procedete con la bocca, ponete le mani sui suoi fianchi all'altezza dell'anca, il palmo della sinistra deve indugiare verso il davanti, la destra invece scorre verso la schiena per poi risalirla fino alla scapola, fatto questo si sposta nei pressi dell'ascella, la sfiora col pollice e scende lungo il fianco per tornare al punto di partenza. Possibili inconvenienti: Siete mancini, in questo caso girate le indicazioni al contrario. "Ma cos...?! Non dovete girare il video... dovete... Vabbè! Girate lei e trombatevela!".
  4. Ora la sinistra sale al seno percorrendo il lato davanti, lo accarezza e sfiora il capezzolo con le dita. "Come sarebbe a dire: c'è il reggiseno?!... Ah, già!". Prima dovrete togliere il reggiseno, operazione che a volte risulta più complicata che progettare un satellite per telecomunicazioni, se siete in difficoltà strappatelo a morsi.
  5. A questo punto il sussurro amoroso diventa fondamentale. Vanno bene: "quanto mi piaci", "che bella pelle che hai", "sei davvero desiderabile" e un "ti amo" (se proprio scappa). Sconsigliate invece le frasi tipo: "Senti quanto sei zuppa", "Famme un mugolone" e "Smutannate che t'aribarto come un porpo". Ma non è detto[citazione necessaria].

Se tutto ciò non dovesse sortire effetti apprezzabili, potete provare col profumo "Clochard" di Vanna Marchi, agli estratti di palle di Licaone, muschio selvatico e sandalo[2].

Per Lei

  1. Prendetelo in mano, smanettatelo venti secondi e poi fategli un pompino.

Se dopo cinque minuti non ottenete effetti apprezzabili, cambiate uomo.

Casi particolari

In qualche caso si richiede una tecnica "specifica".

Quanto detto prima si applica nel 90% dei casi. A volte il soggetto è un "osso duro" e, in tal caso, va studiato e affrontato in modo idoneo.

  • La schiava. Ama essere legata e bendata, a prima vista può sembrare una "perversa esagerata" ma, paradossalmente, è quella meno esperta. Il fatto di volersi sentire "totalmente in balia del maschio" è (in molti casi) una scusa per non dover prendere l'iniziativa. Non è un fatto di pigrizia, quanto la paura di non essere all'altezza. Dopo questa presuntuosa[ma nemmeno tanto] analisi psicologica, il consiglio: "Preliminari verbali spinti, fategli sapere cosa state per fargli ma aspettate a farlo. Poi, rivoltatela come un calzino, va bene tutto!".
  • L'imbranato. Con lui c'è da lavorare molto, però attiva uno stimolo formidabile nella donna: "sentirsi nave scuola". Il fatto di aver trovato uno da "smammare"[3], trasforma qualsiasi donna nella versione troia di Paris Hilton col cervello di Cicciolina. Il vantaggio fondamentale è che puoi guidarlo a piacimento nei modi che più ti eccitano, quindi i preliminari te li fai su misura. Consiglio: "Quando inizia a prendere l'iniziativa è il momento di cambiarlo". Questo spiega il fenomeno delle donne mature che cercano i giovincelli.
  • La santarellina. Con lei l'impresa è ardua ma è come imparare a sciare: triboli e fatichi come un minatore ghanese ma, se hai costanza, poi ti diverti 'na cifra. Rappresenta l'equivalente femminile dell'imbranato, però non è troppo disposta ad imparare come lui. Va presa con calma, in genere è la "sfida massima" per lo sciupafemmine. Consiglio: Con lei puoi mettere a punto ed affinare i tuoi preliminari e, una volta operata la metamorfosi "Santarellina-Messalina", donarla al resto dell'umanità.
  • Il virtuoso del sesso. Il soggetto è affetto dalla sindrome del Dr. Livingstone[4], quindi è alla continua ricerca di nuovi preliminari e arditi giochi erotici. Come suol dirsi: "a volte il troppo stroppia". Consiglio: "Incoraggiatelo con sospiri e gemiti quando la cosa vi aggrada, tacete quando sconfina nel ridicolo". Se non è un completo idiota capirà e farà tesoro di questi piccoli "suggerimenti", altrimenti adottate un imbranato o comperate un vibratore.

Zone erogene

Per effettuare dei buoni preliminari è indispensabile conoscere le zone erogene. Letteralmente erogeno significa "che genera amore", e si riferisce appunto alla proprietà della zona in questione di procurare piacere sessuale.

abitate a Roma la zona di Tor di Quinto è abbastanza erogena, la Laurentina non è male ma le puttane costano mediamente di più. Sconsigliate le zone di San Basilio e Tor Marancia per la pericolosità dei luoghi, sempre che non amiate i brividi forti (e gli stupri). Le altre zone erogene le potete trovare sul corpo del partner, senza nemmeno usare il TomTom.

Quelle comuni sono: i genitali, i capezzoli e la zona perianale (sconsigliata dopo aver mangiato fagioli con le cotiche da Fausto er Trombettiere alla Magliana). Altre zone erogene sono legate all'esperienza individuale ed alle proprie preferenze, praticamente non c'è punto del corpo che non si possa considerare tale.

Mafalda Talponi, casalinga di Pedate sul Tronto, si eccitava tagliandosi le unghie. Adalgisa Pelliccia, colf presso il barone Pittalonga Brandini di Viterbo, aveva un orgasmo ogni volta che si soffiava il naso (e soffriva di una terribile allergia alla polvere).

Da qualche anno si parla molto del Punto G, una formazione anatomica posta nella parete interna della vagina, la cui stimolazione profonda provoca un piacere molto intenso. Lo scomodo posizionamento di tale meraviglia[citazione necessaria] getta ulteriori dubbi sull'esistenza di Dio, altrimenti avrebbe dotato l'essere umano di un dito medio lungo 20 cm.

Preliminari dalla A alla Z

Note

  1. ^ insomma che non porti il burqa
  2. ^ a parte l'eventuale puzza di piedi: "che odore ha il sandalo? Casomai cuoio!"
  3. ^ non nel senso di mandare via ma "da istruire"
  4. ^ suppongo