Portale:Arte
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Da nonciclopedia, l'enciclopedia impressionista...
« Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare, godo molto di più nell' ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare! »
(Francesco Guccini esprime la sua opinione sull'arte)
L'Arte è una disciplina che, dopo esser stata appresa, va messa da parte. Si tende a definire arte tutto ciò che, attraverso l'elemento creativo umano, comunica l'ispirazione dell'artista al pubblico, ma la realtà è che oggi come oggi un orinatoio può tranquillamente essere definito arte (sia che lo propongano i dadaisti e sia che lo progetti Renzo Piano). |
« Disimpara l’arte e mettila in disparte »
(Il motto della Pop Art)
La Pop art è una delle più importanti correnti artistiche del dopoguerra. Discende direttamente dal graffiante cinismo della Pignolik Art e dalla semplicità equilibrata del Neoplasticismo, del Dadaismo e del Proibizionismo. Si sviluppa soprattutto negli USA a partire dagli anni '60, estendendo la sua influenza in tutto il mondo occidentale. Questa nuova forma d’arte popolare (da non confondersi con la Popp Art che si limita a mettere un paio di tette dentro una cornice) era in netta contrapposizione con l’eccessivo intellettualismo dell’Espressionismo astratto, in opposizione netta col Concettualismo afinalistico e in avversione concreta col Disillusionismo torpido. Insomma la Pop Art rompeva le palle a tutti. |
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« Io dipingo come un uccello canta. »
(Monet)
(Gli studenti)
Claude Monet fu un contadino parigino che decise, un giorno, di dipingere senza saperlo fare. Naturalmente, come la maggioranza dei cazzoni del passato, dopo il disprezzo iniziale venne preso per un genio. Claude Monet iniziò a zappare la terra e a spalare letame fin da quando era piccino. Il padre approvava questa professione, perché sapeva che era quanto di meglio ci si potesse aspettare dallo sventurato figliolo, afflitto da una grave forma di miopia. Già da bambino iniziò a fare dei disegni (bruttissimi) e a venderli per le strade... |
I Bronzi di Riace (conosciuti nel mondo anche come Sbronzi di Riace, Bonzi di Riace o Stronzi di Riace) sono due statue greche attualmente conservate nello sgabuzzino delle scope di Palazzo Campanella, a Reggio Calabria.
Nel lontano 1972 un sub dilettante notò sul fondale marino qualcosa che a prima vista sembrava la mano di un nero nell'atto di fargli il dito medio. Preoccupato chiamò i carabinieri, pensando che si trattasse di un vù cumprà buttato in mare da qualche bagnante disperato. Tutti furono sorpresi quando i sommozzatori trovarono solo due statue.
I carabinieri del nucleo sommozzatori cercarono di recuperarle, ma avevano finito le bombole dell'aria perché erano state usate tutte per gonfiare i palloni per il torneo di beach volley. Visita anche la categoria scultura!
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Situato in New York, in provincia di Kentucky, è stato costruito dal famoso architetto e grande magnate del vetro Oscar Kyuhoto Vetrone, lo stesso che ha ideato l'hotel di spugna e l'aereo di fette biscottate. |