Politecnico di Torino

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L'ingresso. L'ignaro ciclista fermatosi per riprendere fiato verrà risucchiato dalla malvagia struttura e si ritroverà iscritto contro la sua volontà a ing. meccanica in meno di 5 minuti.

Il Politecnico di Torino è il principale centro di detenzione leghista torinese. Non a caso gli iscritti sono al 90% terùn, maruchèn o baluba. Gli altri sono torinesi di cui i genitori si sono voluti disfare. È anche conosciuto come il "politecnico di serie B", dietro (da sempre e come sempre) al Politecnico di Milano.

È inoltre il complesso di edifici più grigio di tutta Torino, talmente grigio che nemmeno la gaia spensieratezza degli architetti riesce a intaccare la sua opprimente tristezza.

Offerta formativa

Il PoliTo ha 4 dipartimenti di ingegneria, che in realtà sono 3, perché agli ingegneri la vita piace complicata.

Per i più piccoli sono invece disponibili una vasca con le palline colorate e due dipartimenti di architettura.

Merita una particolare minzione il corso di "Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione", fortunatamente unico nel suo genere. Si differenzia da un corso di laurea del DAMS dal momento in cui gli studenti passano sì 6 ore al dì a guardare film, ma questi sono sottotitolati in equazioni differenziali.

Gli edifici

La mappa del complesso.

Il Politecnico di Torino ha acquistato nel tempo una serie di bugigattoli in cui stipare i suoi studenti, i quali presentano misure di sicurezza e pulizia che farebbero venire i brividi ai secondini di una prigione irachena.

Le aule sono realizzate prendendo a modello Hogwarts, dal momento in cui solo la magia potrebbe giustificare come 250 studenti riescano a stare in un'aula da 100 posti.

L'università è inoltre proiettata verso il futuro, il passato e il congiuntivo. Grandi schermi al plasma adornano i corridoi, proiettando programmi di alto interesse tecnico scientifico quali la Prova del Cuoco o la Pimpa. I cortili sono inverditi da vivaci piante mangiauomini, segno della svolta ecologica e carnivora dell'istituto. All'avanguardia anche l'uso di energie rinnovabili, quali la ACM, Alimentazione Ciclo-Motoria, che consiste nel far pedalare su una cyclette con dinamo gli studenti immeritevoli.

Mense e bar

Per poter sopportare la vita del Politecnico gli studenti possono nutrirsi nelle apposite mangiatoie, dove verrà loro servito un pasto iperproteico e dopato di ormoni che manderebbe su di giri uno spartano.

In alternativa vi sono i bar, giungle urbane in cui solo i più adatti riescono a procurarsi un panino, e i distributori di bevande, prevalentemente caffè. Molto caffè. Si stima che per sostenere i consumi del Politecnico una piantagione di caffè grande quanto la Bolivia venga rasa al suolo ogni anno.

Le sedi

Comuni abitanti del PoliTo.

Il sito ufficiale afferma che la sede storica del PoliTo è rappresentata dal Castello del Valentino. In realtà la foto dello splendido edificio è un falso congegnato per attrarre gli ignari neoimmatricolati in trappola.
Secondo le recenti guide non esiste nessun Castello del Valentino, e quello in realtà sarebbe il Castello di Strumpelstiskin, dimora del Barone Von Sbaciucchione.
Secondo il Touring Club italiano, invece, non esistono guide turistiche per il capoluogo piemontese, dato che nessuno ci va in vacanza e chi ci va si è solo perso.

  • Torino Dove risiede la Cittadella Politecnica, il cui solo nome fa tremare tutte le genti della Terra di Mezzo e oltre.
  • Alessandria
  • Vercelli
  • Mondovì
  • Biella
  • Kamchatka, dove il PoliTo ha 3 carrarmatini e una bandierina.

In seguito ai tagli sull'istruzione le sedi decentrate sono state chiuse e tutti gli studenti indirizzati alla sede centrale, che è diventato così il luogo a più alta densità umana dopo le metropolitane giapponesi.

Legami con la ricerca e l'industria

Da buon istituto tecnico scientifico di livello internazionale, il Politecnico ha stretto accordi e intese con numerose aziende. Da cui il motto: Il Poli ti inserisce nel mondo del lavoro, e il mondo del lavoro si inserisce in te.

A giudicare dai dati, il Politecnico è affermato nel mondo del lavoro, e le figure che ne escono fanno facilmente carriera. A dimostrazione di ciò si cita il caso dell'ex Rettore, che è stato scelto l'anno scorso come guida del Ministero della pubblica distruzione. Qualche malelingua lamenterebbe che la stessa sorte non tocca a tutti gli studenti, i quali imparano ben presto dopo la laurea la nobile arte del girare l'hamburger; ma in questi tempi di crisi non possiamo permetterci un simile disfattismo, cribbio!

Curiosità

  • La quantità di testosterone presente all'interno dell'istituto fa sì che tutte le studentesse donne iscritte a ingegneria, pari in genere a meno di un quarto dei colleghi maschi, finiscano irrimediabilmente per diventare uomini alla fine del ciclo di studi. Da cui il fatto che non esistono donne ingegnere.
  • Per venire incontro alle capacità mentali degli studenti nei bagni sono affissi dei cartelli che illustrano come vanno lavate le mani.