Il piccolo principe

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(Rimpallato da Piccolo principe)
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Sfido chiunque a trovare acqua in un pozzo posto su un promontorio roccioso nel deserto.
« Tutti siamo stati bimbiminkia una volta, ma pochi se ne vogliono ricordare! »
(Il piccolo principe su tutti)
« Tutti siamo stati bimbiminkia una volta ma pochi se ne ricordano, perché molti lo sono tuttora! »
(Il piccolo principe correggendosi sull'affermazione precedente)
« Le cose essenziali sono sfornevoli agli occhi! »
(Disse il piccolo principe mentre pensava al forno)
Pecora : Addomesticami!
Piccolo principe : Mi hai scambiato per un pecoraro?!


Piccolo principe : Disegnami una pecorella!
Povero sfigato : Muori!


Il Piccolo Principe o Il Piccolo Pirla (少しゲイ in lingua originale) è un libro per bambini e astronauti scritto nel 1972 da Niccolò Machiavelli.

Descrizione

Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Il piccolo principe.


Libro di fantascienza appartenente al filone classico della space opera, Il piccolo principe narra le avventure di un piccolo alieno comunista che si ritrova nel deserto con un adulto che lo introdurrà alle gioie del sesso anale. Tra perle filosofiche e battute che richiamano il ben più noto Pierino medico della SAUB, il piccolo principe diventa grande e smaliziato finché l'addio con il suo amichetto lo costringerà a versare salate lacrime napoletane.

Personaggi

La fine del piccolo principe.
  • Il piccolo principe - nessuno sa il suo nome, neanche l'autore. Per questo tutti lo chiamano semplicemente "il piccolo principe" (ad eccezione del suo baobab Camilla che continua imperterrito a chiamarlo Carlo). È biondo, slanciato e rappresenta il perfetto esemplare per un anime shota in cui ragazzini inesperti si montano a vicenda come cavalli. Ha l'abitudine di dire cazzatine tutto il tempo ma l'uomo che trova nel deserto sa come tappargli la bocca.
  • Uomo del deserto - anche questo non ha nome (l'autore dirà in seguito che non aveva fantasia, ma molti sospettano che quest'uomo misterioso sia in realtà il simpatico Wladimiro Tallini). Il piccolo principe si rivolge a lui semplicemente sputandogli addosso o tirandogli dei gran calcioni negli stinchi, disturbandolo con storie e vagheggi senza senso circa rose parlanti. L'uomo, d'altronde, non è che si è perso nel deserto senza acqua né cibo e non deve mica affrontare una morte lenta e dolorosa: ha tutto il tempo di ascoltare le cagate del piccolo principe.
  • Volpe - indovinate un po'? Ebbene sì, anche la volpe non ha un cazzo di nome. Perché un membro del progetto Mayhem non ha un nome forse (si veda Fight Club). La volpe è sveglia e molto attaccata all'uva, come è giusto che sia.
  • Serpente bastardo - il serpente di nome... vediamo... ecco... Vabbè, dicevamo il serpente abita nel deserto e sarà per il piccolo principe il perfetto compagno di avventure nel regno del sesso.
  • Rosa - la rosa si chiama Rosa. Credo. Troppo scontato? Beh, in ogni caso come tutte le donne è una grande stronza e sarà lei (con il classico comportamento del "ce l'ho solo io!") che spingerà definitivamente il piccolo principe all'amore omosessuale.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Non cadete nella sua trappola, non ditele che può venire a vivere da voi! Lei è malvagia! Guardate che sguardo feroce!

Il piccolo principe trova un aereo in mezzo al deserto e mentre tenta di rubarlo si accorge che c'è un uomo muscoloso e sudato che lo sta riparando. Si avvicina allora al villoso operaio e con una vocina flebile flebile gli chiede di disegnargli una "pecorina". L'uomo, che non vedeva un essere umano da dodici anni appena vede il moccioso si strappa i vestiti e lo sodomizza a dovere mostrandogli ben più posizioni della classica pecorina.

Questo è l'inizio degli eventi che riguardano il piccolo principe, un ragazzino che dopo aver tentato invano più e più volte di avere un rapporto sessuale con l'unico essere senziente del suo pianeta grosso quanto un bilocale, ovvero la rosa Rosa, decide di partire per lo spazio e visita tanti pianeti quante sono le dita di due mani messe una vicino all'altra. Credo dieci. Ma forse ancora di più.

Incontra quindi un uomo ubriaco - probabilmente Pannella - un imprenditore fallito di nome Ricucci, un impiegato dell'Enel sottopagato che accende e spegne un lampione... insomma tutti uomini sull'orlo dell'isteria che, se stuzzicati, ci impiegano meno di un batter di ciglia per diventare brutali e insensibili. Il piccolo principe, con l'acume degno del miglior Luca Giurato va a disturbare ognuno di questi e prende così tanti calci e pugni da diventare biondo (inizialmente aveva i capelli neri infatti). Finché, appunto, non atterra sulla Terra dove riesce a trovare finalmente amore e un intenso bruciore all'ano (almeno per i primi due giorni).

La trama è finita, leggete in pace.


Morale

La morale della favola è che è sempre meglio non fidanzarsi, perché finirai per essere sfrattato non solo dalla tua casa ma persino dal tuo pianeta. Soprattutto se ti verrà la balzana idea di metterti insieme ad un fiore. Certo, scegliere il partner ideale tra gli essere della tua stessa specie è un tantino vincolante, ma noi abbiamo fiducia in te.


Qui vi offriamo un estratto dalla celebre versione multimediale (perché no?) della vicenda, corredata di effetti sonori (leggete le note con gli asterischi).
I protagonisti sono facilmente riconoscibili per la loro aria balzana e sbarazzina, nonché per la loro fine dialettica.

Curiosità

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  • Essendo il Piccolo principe un principe appunto, si presuppone che da qualche parte esistano anche i suoi genitori, ovvero il re e la regina. Uno studio dell'università di Cambridge ha dimostrato che il Piccolo Re e la Piccola Regina usavano passare le serate in cima ai baobab del loro pianeta e che un giorno il piccolo principe tagliando le radici di questo albero (che si è staccato di conseguenza dal pianeta) si è liberato dei genitori senza neanche accorgersene.

Voci correlate