Pestammerda

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Un classico cane che stronzeggia per strada
« Attento alla me... »
(Avviso arrivato tardi)
« SPLATCH »
(Personalizzazione della tua Adidas sinistra)
(Cane che riflette sul suo sconsiderato gesto)

Il pestaggio delle merde è una disciplina che affonda le sue radici nella merda.

Breve storiografia

Il primo pestaggio di merde risale al faraone Tutanmerd (millemila a.C. - millanta a.C.), il quale passeggiando tranquillamente lungo le rive del sacro Nilo, pestò una grossa fumante merda dell'ippopotamo sacro. Non si sa se lo fece intenzionalmente o meno, si sa solo che cambiò i sandali; "mi andavano stretti", dichiarò.

Da quel momento la pratica quotidiana del pestammerda divenne uso comune per tutti.


Pestatori celebri

Non avrò pestato una merda spero??
  • Scappando da quell’arrapato di Apollo, Dafne pesta una merda di cervo perdendo così il vantaggio sulla corsa. Apollo quando la raggiunge si ritrova davanti a un albero di alloro, inzaccherato di letame di cervo.
  • Nel 49 a.C. Giulio Cesare, dopo aver pronunciato la famosa frase Alea jacta est, conducendo le sue truppe attraverso il Rubicone, pestò con la sua caliga nuova una merda lasciata da un elefante di Annibale. Subito dopo pronunciò la meno nota frase et merda spiaccicatam est.
  • Nel 33 d.C. Gesù Cristo, dirigendosi verso il Golgota, pestò una bella torta omaggio lasciata dal cane di Ponzio Pilato. Questa data coincide con l'invenzione della bestemmia. Ignote le cause.
  • Nel 1300 d.C. Dante Alighieri, trovandosi in una selva oscura, camminando un po' a tentoni, pestò una merda di una lupa inzaccherandosi i calzari nuovi.
  • Nel 1492 Cristoforo Colombo sbarca in America e la prima cosa che pesta (ancora prima del Nuovo Mondo) è una fradicia merda di bisonte.
  • Il 18 giugno 1815 presso la località belga Acquadicesso Napoleone Bonaparte perse clamorosamente la battaglia contro gli inglesi a causa di un cannone impantanato in una merda di cavallo, il quale non riuscì ad essere posizionato correttamente per cui sparò sui battaglioni bonapartisti, creando un certo caos.
  • Il 20 luglio 1969 Neil Armstrong sbarcando sulla Luna disse Questo è un piccolo passo per l'uomo... PLOTCH ...in una grossa merda. Infatti un alieno in gita turistica aveva lasciato il suo esemplare di grimord millebranchie libero di espletare i suoi bisogni lì vicino.

Caso tipo

Nuoooooooooooooooooooooo

Siamo per strada, è una bella giornata, tutto sta andando bene, con passo baldanzoso ci dirigiamo dalla nostra amata per chiederle di sposarci. Siamo felici. Ma non sempre le cose belle possono durare; dietro l’angolo è in agguato ad aspettarci l’enorme, appiccicoso, antigienico stronzo di cane. Acquattato nell’ombra si mimetizza fra le foglie. Non aspetta altro che un appiglio sul quale spalmarsi come la nutella fino all’ultima goccia e all’ultimo residuo di crocchetta. Inutile dire che dopo un sonoro PLOTCH che risuona per tutta la scarpa parte il cosiddetto Bestemniensis Continuus il quale implica una grande fuoriuscita di parolacce (in media 13 al secondo) da chi ha avuto la fortuna di affondare nella melma di cane.

A questo punto la frittata è stata fatta (o meglio, pestata), non resta che tentare una pulizia affrettata, ma più accurata possibile. Inizialmente facciamo finta di niente, per non destare sospetti fra gli astanti. Ci allontaniamo con passo svelto, ogni tanto tirando un pestone per terra con la suola interessata, per tentare di scrollarsi di dosso parte di quel peso puzzolente che ci viene appresso. Nulla. Timorosi, prendiamo coraggio e dopo un attimo di esitazione alziamo la suola per esaminare il danno, ma schifati la abbassiamo subito. Ma quanto cazzo è grande? La suola scompare in flutti melmosi, e un po’ fuoriesce dal lato. Uno schifo. Iniziamo a camminare strusciando il piede sull'asfalto, lasciando una scia per terra a mò di lumaca, fino al prato più vicino, dove possiamo sfogarci sull’erba. Effettivamente la merda viene via, ma solo superficialmente, gli intagli della suola sono ancora pieni di zuppa. Dato che tutto è inutile raccattiamo un legnetto e con aria da maniaci cominciamo a spicconare sotto la suola ripercorrendo il labirinto suolense inondato. Il grosso è tolto, ora è necessario il lavoro di fino. Dopo una zelante ricerca adocchiamo uno zerbino di un bar/chiesa/casa/negozio/supermercato/tabacchino incustodito. Ci avviciniamo con fare interessato a un qualsiasi particolare e con il passo di Gambadilegno diamo una vigorosa spazzolata fino a compiacimento completo.

Soddisfatti ce ne andiamo e ci dirigiamo dalla nostra diletta per chiederle la mano, ma dietro l’angolo...

Metodi per evitare di diventarlo

BANZAIIIIIII!!
  • Trampoli usa e getta: li smerdi, li cambi, li smerdi ecc.
  • Occhiali infrarossi: per evitare solo le merde fresche, quelle più pericolose
  • Sacchettone della spesa: allacciato ad entrambe le superga permette la protezione totale, a costo di apparire un po’ ridicoli, ma volete mettere?
  • Segugio fiuta-merde: combattere il nemico col nemico, un cane alleato aiuterà a evitare i ricordini stradali più grossi e corposi.
  • Metodo ballerina: camminare sulle punte in modo da ridurre la superficie di contatto col suolo. Faticoso, ma efficace!
  • Comprare un tappeto volante: avete mai visto Aladdin pestare una merda di cammello? Io no.
  • Radar antimmerda: avvisa con un bip per un raggio di 50 metri ogni cacca nascosta alla vista.