Pesaro

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PÉÉÉÉÉÉSRE

(Stemma)

"I tirch i'n magna par en caghè."

(Motto)

Posizione geografica Incastrata tra due monti, così bene che han dovuto chiamare i pompieri.
Anno di fondazione 14 ottobre 1942. Colombo non sbarcò affatto nelle americhe. Era Pesaro!
Abitanti Un centinaio di migliaia. Quasi.
Etnia principale Pesaréééééééési, umbriaci, lazici, molti vu'cumpra, inoltre mia nonna è per un ottavo ascolana.
Lingua Pesaréééééééése
Sistema di governo Comunismo
Moneta Pepita d'oro
Attività principale Pettegolezzo d'assalto, menare il can per l'aia, viziare i gatti dei vicini.
Patrono San Terronio

« Na' volt c'era il Mixer. E l'han cavet. Al port se giva al Macaco. E l'han cavet. Poi han mess il Big Apple, ma lé sa Calciner. E nn'è duret che tre mes'. E il cinema, ma che, tel raccomend 'na mucchia. Mai un bel porn'. Ma che due coglioni... »
(Vecchietto su Pesaro.)
« Si muore di noia a Pesaro »
(Altro vecchietto su Pesaro.)
« Anche la morte s'annoia a Pesaro »
(Ulteriore vecchietto su Pesaro.)
« Che noia, Pesaro... »
(Morte su Pesaro.)

Pesaro è una cittadina marittima delle Marche ultrasettentrionali. È famosa per i molteplici e vani tentativi di annettersi alla Romagna e per avere un palazzetto dello sport a forma di culo.
Si originò tempo addietro per gemmazione dalla già grande e vaccinata Ancona, emigrò verso nord e si stabilì nella foce del fiume Foglia, perché aveva visto che lì crescevano bene gli asparagi. Ora gli asparagi non ci sono più, sono rimasti giusto un paio di meli selvatici.

Storia e geografia

Storia

A Pesaro sono tutti anticonformisti, ma a volte si raggiungono livelli demenziali.

All'inizio era il caos: un enorme campo Rom ospitava tutte le etnie esistenti: etruschi, ebrei, piceni, pigne, colombiani... Tutto era in perfetto equilibrio. Purtroppo qualcosa minò le fondamenta di quel piccolo paradiso terrestre, dove i tedeschi dividevano il pane coi polacchi e le auto a idrogeno non inquinavano l'aria. Quel qualcosa altro non era che un ragazzino cinese che, un dì, si avvicinò a un suo vicino di roulotte e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Il vicino cambiò espressione, rivolse lo sguardo verso il cognato e gli tirò un cartone sul grugno, spappolandogli il labbro inferiore destro. In suo aiuto si schierò il fratello, poi si aggiunse un tizio che passava di lì e al quale pareva d'aver udito il suo nome seguito da "suino", poi giunse un ragazzo cileno mezzo ubriaco che aveva voglia di menar le mani. In breve l'intero campo fu coinvolto in una mega rissa che finì per raderlo al suolo. A quel punto i romani rivendicarono il territorio, ma poi arrivarono i longobardi che li sconfissero, soffocandoli con le loro longobarbe. Essi furono però spazzati via dagli uomini granchio, che vennero fritti in seguito da un esercito di cherubini inviati dalla Chiesa.
Per farla breve, Pesaro è passata di mano in mano per più di trenta secoli. Oggi è sotto il dominio dei parcheggiatori abusivi marocchini, ai quali è impossibile sfuggire se bisogna andare in ospedale o farsi una passeggiata al parco Miralfiore.

Geografia

Il clima è temperato umido, talmente umido che in certi giorni dell'anno la città viene completamente sommersa dalle acque.

Le coste croate viste dal molo di Pesaro.

Allora la pesca diviene particolarmente facile per i pescicane, mentre per i pescegatto basterà cercare nei pressi della tombaccia. Questo singolare fenomeno avviene perché le mura che circondano il centro storico sono a loro volta circondate dall'Ardizio e dal San Bartolo, due mucchioni di terra e sassi che impermeabilizzano l'intera zona. L'unica via di fuga sarebbe la Montelabbatese, in questi casi, o al limite rifugiarsi sulle colline in attesa che le acque si ritirino.
Lo sbocco sul mar Adriatico non ha nessuna utilità per i cittadini, eccetto per il fatto che, nelle mattine particolarmente terse, è possibile vedere, tramite un buon binocolo, le coste croate e quelle groenlandesi.

Economia

Il punto di forza dell'economia pesarese è certamente il turismo: 500.000 turisti all'anno non sono affatto male per una piccola cittadina marchigiana. Ci sarebbe da precisare che oltre il 97% di questi passa a Pesaro per andare a Cattolica e Riccione e la statale adriatica debbono farla per forza. Ma questi sono dettagli.
Altra punta di diamante è il porto megagalattico, che ha poco sia di mega e ancor meno di galattico: una volta era Pisaurum, porto dell'oro. Ora è più Pissata, porto del piscio. Ma anche questi sono dettagli.
Fino a poco tempo fa Pesaro era conosciuta per i suoi mobili. Ora tutte le fabbriche sono chiuse. Purtroppo questi sono cavoli amari...

Trasporti

La ruota a Pesaro non è ancora arrivata, per cui ci si arrangia con antiquatissimi treni magnetici, anelli trasportatori e rimbalzelli.
Le piste ciclabili esistono per bellezza, sono ben fatte e si consumano davvero poco.
Quando si può ci si sposta anche in barca, sfruttando ogni rivolo d'acqua possibile e immaginabile, dal Rio Genica alle fosse biologiche dei kebabbari in via Giolitti.

Dicasi "interessanti"

Uno dei reparti dell'ospedale San Salvatore.
Il pavimento di suddetto reparto.
Il discutibile design del pavimento. E Pesaro sarebbe una roccaforte della sinistra?

Sport

Oltre al citato palazzetto dello sport, che ospita competizioni di importanza comunale della Scavolini e i pulcini di Cristo Re e la pallavolo, a Pesaro è possibile ammirare le imprese della squadra di rugby, della quale non ci si ricorda mai il nome, e della Vis Pesaro, squadra di calcio esplosiva di serie C-4.
Da citare anche la "nazionalità" pesarese di Filippo Magnini, nuotatore e tuffatore, Valentino Rossi, motociclista e tuffatore, Massimo Ambrosini, calciatore e tuffatore, e Luciano Pavarotti, pastasciuttaro e campione di abbuffate di spaghetti.

Cultura

« Ma non somiglia a un pomodoro! »
(Pesaresi su Palla di Pomodoro.)

L'angolo della cultura di Pesaro riserva celebrità del calibro di Gioacchino Rossini, noto compositore e inauguratore di tutti i ristoranti della città, e di famosi musei, croce delle scolaresche e di turisti giapponesi che sono venuti in Italia per spassarsela con le latine.
Nei primi anni duemila furono scoperte proprio fuori dalle mura le rovine di un antico cimitero romano. Per prudenza fu nuovamente interrato e asfaltato per la sosta dei motorini e delle bighe fantasma.

Gastronomia

Una nota degna d'interesse è il fatto che a Pesaro non si usa il sale, per cui i piatti si somigliano tutti. Si possono comunque citare, tra i pochi:

  • I cappellacci alla pesarese, sciapi, ma ricchi di doppie;
  • La pasticciata, una sbobba dolce e dalla consistenza ruvida, di quelle che non va giù in gola manco con il Mastro Lindo;
  • Le tagliatelle della Maria, divenute tipiche per via degli ottimi fagioli che accompagnano la pietanza, colpevoli di immancabili "effervescenze" ai livelli del colon trasverso;
  • La pizza Rossini, impastata con pezzi del sopra citato Gioacchino, che tanto anche lui era ben pasciuto e i suoi resti basteranno per molti altri lustri;
  • Vini del calibro dei Colli pesaresi, verdi, rossi, gialli e blu tutto quello che vuoi tu e il famoso Marciume del Metauro, che sta bene con un buon casu marzu come il cacio sui maccheroni.

Come arrivare a Pesaro

« Tutte le strade portano a Pesaro. »

Basta seguirle osservando scrupolosamente le indicazione e sarà impossibile confondersi. Magari giungendo da ovest può esserci qualche piccolo dubbio sulle distanze dal ridente capoluogo, ma nulla di preoccupante.

Curiosità

  • Pesaro è notoriamente una città di stronzi[Nota dell'abitante]. Gli unici a non rendersene conto sono i pesaresi stessi.
  • Chi va a Pesaro piange una volta. Quando arriva.
  • Nessuno sa cosa diavolo sussurrò quel cinesino di merda al suo vicino per scatenare quel pandemonio.

Dai giò, lascia gi de discorra e beda a métta du' voci correlèèèèt!