Pere Ubu

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I Pere Ubu durante un concerto. Notare l'espressione molto sveglia e intelligente del leader David Thomas.
« Questa sì che è musica: altroché quella merda dei Beatles! »
(Rockstar, celebre rivista degli anni novanta.)
« Ampi spazi minimali, grandi superfici vetrate che illuminano il soggiorno e al centro un salotto da favola: è questa la nuova tendenza dell'anno 2011/2012 »
(Case e Arredamento, altra celebre rivista degli anni novanta.)

I Pere Ubu (o Pere Ubuntu) sono una delle band più famose della scena Pop mondiale[citazione necessaria], secondi solo ai Beatles e i Beach Boys. Il leader, nonché mente del gruppo, è David Thomas. Nato il 6 agosto 1945 ad Hiroshima da padre americano e madre lingua, già all'età di tre anni sapeva suonare vari strumenti, tra i quali il campanello di casa.

Le emissioni atomiche della bomba ebbero diversi effetti sul piccolo David: la sua mente diventò estremamente radioattiva e a cinque anni già sapeva guidare la macchina. A dieci aveva già studiato tutta l'enciclopedia e rivisitato le più importanti teorie del mondo scientifico, tra cui la relatività di Einstein, che riteneva piena di banalità.
In pratica passò gran parte della sua gioventù studiando, finché un bel giorno decise di buttare all'aria tutto e di mettere su una band insieme ai suoi amici di merende.

Le origini della band

La prima band, formata da Stiv Battons, Peter Lagners, Cheeta Monkey, Pinco Pallino, Alberto Camerini e tanti altri, si chiamava Rocket from the Tombs e i componenti erano tutti ex tossici, sbandati o gente di strada con la comune passione di saper suonare almeno uno strumento o quasi. Purtroppo il gruppo durò appena una settimana ma riuscì comunque a suonare una manciata di singoli di successo, tra cui citiamo Hey Jude, God Only Knows e Satisfaction, anche se non siamo sicuri siano proprio loro successi. Subito dopo la band cambiò nome in Pere e Albicocche e solo successivamente in Pere Ubu-ntu. A distanza di un mese dalla formazione pubblicarono un album, The Modern Dance: in pratica un monologo con sottofondo musicale nel quale David Thomas spiegava le varie tipologie di danza, dalla classica alla moderna.

Il loro primo singolo The Modern Dance ebbe un successo strepitoso e in appena venti minuti scalò le classifiche di tutti i paesi del mondo, dal Giappone all'America. Le persone rimasero sconvolte dalle sonorità di questa band e subito i Beatles e i Beach Boys si ritirarono a piangere lacrime amare nel loro angolino buio.

La prima band di David Thomas, i Rocket From the Tombs.

Gli anni d'oro

Il successo strepitoso di quel primo album e del singolo, portò la band ad organizzare una serie di tour in giro per il mondo. I live infatti erano molto apprezzati perché erano caratterizzati da pochi effetti "speciali": quello che contava era la musica, il pop sognante di classe, le melodie frizzanti e i ritornelli a cui era impossibile resistere e che solo loro sapevano creare.
La figura di David Thomas era sempre imponente e da sola occupava praticamente metà del palco. Nonostante questo la sua voce era esile, acuta e delicata, molto simile a quella di Prince.

Il secondo album ebbe lo stesso successo di pubblico e di critica del precedente, anche se il genere era variato leggermente: molte canzoni prettamente ballabili, da discoteca, sullo stile di Lady Gaga e Bob Sinclair, ma molto più riuscito delle creazioni di questi ultimi.

Il lento declino

Dopo il successo strepitoso degli inizi, durante i quali la band vendette miliardi di copie in tutto il mondo e su Marte, ci fu un lento declino; David Thomas era rimasto l'unico membro stabile del gruppo (anzi, l'unico membro) visto che tutti gli altri si erano dati senza eccezioni alla pazza gioia: gioco d'azzardo, donne, alcool, droghe varie, ricamo e cucito, volontariato...

Rimasto solo diede libero sfogo alla sua creatività e alle sue frustrazioni, taciute fino ad allora, con la naturale conseguenza di album assolutamente inascoltabili alla maniera di quel genio avanguardista di Mariano Apicella. Il pubblico fu inorridito e deluso da questo cambiamento e subito le vendite calarono e i successivi album vendettero come i cd di Gigi D'Alessio, ovvero meno di zero. Oltre al danno, la beffa: molti dei fan rimasti delusi e traditi dal cambiamento, ritennero appropriato riportare indietro gli album acquistati e chiesero il risarcimento del denaro speso; fu così che la band si ritrovò a non avere più neanche un fan, nessun album venduto (anzi, vennero pagati i negozianti affinché tenessero le copie riportate indietro), venne cancellata da tutti i siti e tutti i blog e per di più vennero bruciate le riviste che parlavano della band, con il risultato che essa parve non essere mai esistita.

Il ritorno sulle scene

Il cantante cadde in una profonda depressione che durò ben dieci anni, durante i quali non si seppe più nulla né della band né di lui. Dopo questa lunga pausa di riflessione[citazione necessaria], nel 1990 Thomas tentò una lenta risalita con l'album "We all makes mistake, even the Beatles" (tradotto: Tutti sbagliamo, anche i Beatles) e aiutato dal super singolo scala classifiche My Sharona, si ritrovò con la nuova band sul tetto del mondo, costringendo di fatto i Beatles i Beach Boys ad anticipare la fine della loro carriera.

Gli anni recenti

Recentemente i Pere Ubu continuano a suonare in giro per il mondo, riproponendo le loro vecchie hit di successo come Trans-Sylvania, Dada-Umpa in Year Zero e le immancabili Hey Jude e My Sharona, e pubblicando una serie di album di discreto successo, confermando la fama di Best Band In The World.

David Thomas si è convertito all'Islamismo ed ha cambiato il suo nome in Thomas✡David mentre gli altri componenti della band sono tornati insieme sotto la guida spirituale di un guru: continueranno a suonare regalandoci ancora tanti strepitosi successi.