Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: il mare dei mostri

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Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche Il film fantasy più brutto di tutti i tempi, vedi Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri (film).
« Muhuhuaha! Ormai manca poco, Percy Jackson! Ancora pochi semidei e finalmente risorgerà! »
(Luke Castellan sulla sua erezione)
« Non è colpa mia se il film fa cagare! Prendetevela con Rick Riordan che ha scritto il libro! »
(Thor Freudenthal sulla trasposizione cinematografica del libro)


Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo- Il mare dei mostri è il secondo libro della famosa saga fantasy scritta da Rick Riordan. Dal libro è stato tratto un ignominioso film che ha fatto provare ai fan del fantasy un rinnovato rispetto per Eragon.

Trama

La casa di Tyson.

Percy Jackson sta vivendo i migliori anni della sua vita. Innanzitutto è figlio di Poseidone, che fa figo. Il suo brutto, grasso, gay, stronzo e bulimico patrigno Gaybe è stato pietrificato e venduto all'asta. A scuola, per la prima volta, è riuscito a non farsi espellere per tre anni di fila, arrivando finalmente agli esami di terza media, e ha anche conosciuto un tipo alto due metri di nome Tyson che frequenta la scuola nonostante sia un barbone che abita in una cella frigo sotto un ponte.

La sua vita è praticamente perfetta. Se non fosse che il suo amico Grover Underwood, andato in vacanza in Florida, viene attaccato da un essere gigantesco non identificato. Percy ne viene a conoscenza tramite uno dei suoi incubi. Come abbia fatto a capire che era in vacanza in Florida pur non avendola mai visitata e senza che Grover gli avesse detto nulla a riguardo, rimane un mistero degno degli X-files.

La nuova scuola di Percy diventa uno scenario da Attacco dei Giganti

Uno dei Lestrigoni mentre cerca di papparsi gli studenti.

Pare che ai mortali non vengano indottrinate nozioni riguardo la mitologia greca per paura che il loro cervello possa esplodere in mille pezzi. Di conseguenza, nessuno sa che Percy è il figlio di un caspita di dio ultrapotente e il giovane diventa la vittima preferita del bullo della scuola. I due si sfidano ad una gara di palla avvelenata: gli alleati sono Tyson per Percy, e un gruppo di tizi per il bullo. Suddetti tizi si riveleranno in realtà dei mostri: i Lestrigoni, dei giganti cannibali. Essi propongono agli studenti una rappresentazione in live action dell' attacco dei Giganti con la differenza che, invece di spiaccicare tutti, lanceranno delle bombe incendiarie. I tre si salvano solo grazie a Tyson, che misteriosamente non viene incenerito dalle palle dei giganti, e dal tempestivo intervento di Annabeth Chase, che stermina tutti i Lestrigoni grazie ad un cappello dell'invisibilità donatogli da sua madre Atena.

L'assalto del Campo Mezzosangue e la Corsa delle Bighe

I due eroi decidono quindi di raccontare tutta la verità a Tyson, e nel frattempo convocano dagli Inferi un taxi guidato da tre zombi di The Last of Us dalle tre Graie, delle vecchiette zombie che litigano per tutto, anche per un occhio o per un dente [1].

Una delle tre Graie.

Dopo un lungo viaggio i tre arrivano finalmente al campo, ma Tyson non riesce ad entrarvi subito poiché il drago a guardia del suo ingresso è palesemente razzista. I tre scoprono che l'albero magico che proteggeva il Campo è stato avvelenato con un moschicida. Ovviamente il colpevole è Luke, ma Dioniso, da bravo figliolo, seguendo la politica del padre che incolpa sempre il primo che passa, dà la colpa al povero Chirone, che in quel momento era in bagno, e lo licenzia. Al suo posto assume Tantalo, un antenato della Banda Bassotti che era stato mandato all'Inferno per aver voluto scoprire i segreti degli dei. Tantalo non farà praticamente nulla eccetto che reintegrare una vecchia tradizione del Campo Mezzosangue vietata da Chirone diversi anni prima a causa del pericolo corso dai partecipanti: la corsa delle bighe.

Uno degli scherzi fatti a Tantalo dai semidei figli di Ermes.

Durante la gara i tre protagonisti vengono attaccati dagli Uccelli della palude di Stinfalo, delle bestie fatte di acciaio. Dopo una dura lotta Percy, Annabeth e Tyson (che nel frattempo si rivela essere un ciclope ed anche lui figlio di Poseidone e quindi fratellastro di Percy) li eliminano con un cazzotto in testa. La gara viene tuttavia vinta da Clarisse La Rue, figlia di Ares, perché è la solita raccomandata e la squadra di Percy viene condannata a pulire i cessi perché sì.

Il viaggio nel Mare dei mostri

Mentre puliscono i cessi, Percy e Annabeth discutono di quello che è successo alla barriera del Campo e su come salvare l'albero. Percy espone il suo piano rivelando dove si trovavano sia Grover che il Vello d'oro, una coperta magica che guarisce da tutte le malattie da usare per curare l'albero. Inoltre rivela che le Graie gli avevano fornito le coordinate esatte per l'isola di Polifemo. Tuttavia Tantalo affida la missione a Clarisse [2], ma Percy non si arrende e parte per la stessa missione insieme ad Annabeth e Tyson. Prima di lasciare il Campo, Percy incontra il dio Ermes che gli consegna tre doni:

  • ambrosia, vestiti, monete greche ed un paio di euro;
  • un thermos con tutti i venti del mondo;
  • un'aspirina C e una Vivin C.


Dopo aver lasciato il Campo, i tre eroi raggiungono una nave da crociera denominata Principessa Andromeda. Percy, Annabeth e Tyson, scoprono che i passeggeri sono simili a zombie comandati da Luke Castellan. I tre riescono a fuggire solo grazie al thermos dei venti.

All'improvviso, i tre vengono attaccati da un'Idra, un drago a più teste: se una viene tagliata, al suo posto ne ricrescono due. Percy però se ne ricorda troppo tardi e per un pelo non fa ammazzare tutti quanti. I tre si salvano grazie al tempestivo intervento di Clarisse che, seguendo l'esempio di Luke, si è data al business delle navi (stavolta da guerra) e li accoglie a malincuore a bordo dell'imbarcazione.

Scilla, Cariddi e la maga Circe

Percy trasformato in porcellino d'India.

Una volta a bordo dell'imbarcazione, Clarisse [3] informa i tre che Dioniso li ha banditi dal Campo e che se osassero ripresentarsi lì, sarebbero trasformati in Chipmunks. I quattro arrivano fino al temibile Mare dei mostri, ma per entrarvi devono affrontare i mostri Scilla e Cariddi: la nave affonda, tutto l'equipaggio muore e gli unici sopravvissuti sono Percy ed Annabeth che approdano su un'isola misteriosa.

L'isola appare come un'oasi naturale stracolma di donnine altamente pisellabili. La proprietaria di questo stralcio di paradiso è una certa C.C., che invita Percy e Annabeth a godersi un po' di relax. Mentre Annabeth si mette a fare la cosplayer di Cenerentola, Percy viene sfottuto dalla proprietaria del centro, ma non prima di essere trasformato in un porcellino d'India.

L'inquietante donna è in realtà Circe. Annabeth riesce a contrastarla con le aspirine datele da Ermes, con le quali riporta in forma umana sia Percy che l'equipaggio del pirata Barbanera: i protagonisti riescono a fuggire con la nave dei pirati che, non si sa come, era lì da quando loro erano approdati sull'isola.

Le sirene e l'arrivo sull'isola di Polifemo

Percy e Annabeth continuano il loro viaggio fino ad arrivare nel territorio delle spaventose Sirene. Percy propone di proteggersi dal loro canto ammaliatore con dei tappi per le orecchie, ma Annabeth si rifiuta di farlo affermando che il loro canto rende le persone più intelligenti. [4]

Percy lega allora Annabeth ad un palo e si mette i tappi per le orecchie; si accorge ad un certo punto che la ragazza è riuscita a liberarsi con un coltello da burro ed è costretto a salvarla in extremis. Annabeth gli dirà che, ascoltando il canto delle sirene, aveva sognato di farsi Luke.

Arrivati sull'isola di Polifemo, Percy ed Annabeth scoprono che il Ciclope vuole sposarsi e poi ingropparsi Grover credendolo una ciclopessa solo perché indossa abiti da donna; come specialità per il pranzo di matrimonio sarà invece servita Clarisse, arrivata lì Dio solo sa come. Tuttavia, dopo aver scoperto la vera identità di Grover e non essendo un fan del wurstel, Polifemo fa un cambio di programma: sarà Clarisse la sposa, e Grover la portata principale del pranzo. Percy e Annabeth hanno intanto trovato il Vello d'oro, alla cui guardia ci sono però delle enormi capre carnivore geneticamente modificate. Tyson, di cui nessuno aveva notato la mancanza e anche lui stranamente sopravvissuto, li salva portando le capre in una fattoria, mentre Annabeth e Percy recuperano il Vello.

Nella grotta di Polifemo, Annabeth decide di usare il cappellino che la rende invisibile per picchiare il ciclope mentre Percy lo distrae. Nel farlo però, il ragazzo si piscia sotto dalla paura e pur di non essere picchiato dichiara di non essere nessuno. Polifemo, che oltre ad essere miope è anche leggermente rimminchionito da 3000 anni di solitudine nell'isola, ha un attimino di déjà-vu e crede che Ulisse sia tornato e, nel dubbio, picchia Percy lo stesso. Ad un certo punto arriva Tyson che gli chiede di parlare da ciclope a ciclope, ma Polifemo rifiuta in quanto sua madre gli ha sempre detto di non parlare con gli sconosciuti. Gli eroi tentano la fuga, ma il loro veliero viene distrutto da Polifemo.

Il finale

I nostri eroi riescono a fuggire sul dorso di alcuni cavallucci marini[Eh?]. Clarisse torna al campo in aereo, mentre il resto della combriccola viene catturata da Luke che vuole il Vello per curare la sua impotenza. Percy riesce comunque con l'inganno a fargli confessare di aver avvelenato l'albero, rivelandogli solo alla fine di essere vittima di uno scherzone a telecamere nascoste, trasmesso in diretta al Campo Mezzosangue. Questo porta Dioniso a licenziare l'ormai inutile Tantalo [5] e a riammettere Chirone. Luke non prende bene la cosa ed inizia a picchiare Percy, che viene salvato dal tempestivo intervento di Chirone e dei suoi amici centauri di ritorno da un rave party. Finalmente i nostri eroi possono tornare al Campo e appendere il Vello d'oro sull'albero: nel farlo risorge anche Talia Grace. E vissero tutti felici e contenti.

La trama è finita, leggete in pace.


Curiosità

Note

  1. ^ Letteralmente.
  2. ^ Sempre perché è raccomandata.
  3. ^ Sempre simpatica come un'ernia.
  4. ^ Un'affermazione degna della figlia della dea della sapienza.
  5. ^ Che poveretto era appena riuscito ad acchiappare un panino.
  6. ^ A partire dal nome del protagonista.
  7. ^ A partire dal nome di un certo personaggio, cioè Nessuno.
  8. ^ Che ci crediate o meno.
  9. ^ Sirene. A non finire.
  10. ^ Da dove pensate derivi il nome di Ciclope?