Pendolare

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"Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'eterno dolore,
Per me si va fra la perduta gente,

Piglionsi il treno per pendolare."
« Sì viaggiare, rallentare per poi accelerare e infine restare bloccati »
(Pendolare su viaggiare)
Secondo Vittorio Sgarbi, questo disegno di Escher rappresenta simbolicamente la vita del pendolare.

Il pendolare (dal latino pendular, –is ossia pentola, o anche uomo senza risorse tranne i piedi) è una sottorazza del genere umano che trascorre buona parte della sua giornata su un mezzo di trasporto, pubblico o privato, per recarsi sul luogo di lavoro, solitamente un triste ufficio aziendale di contabilità, ricavato in un sottoscala.

Come si diventa pendolari

I motivi per cui si diventa pendolari sono i più disparati disperati. C'è chi aveva il lavoro sotto casa e per motivi di delocalizzazione viene trasferito in Transilvania. C'è chi aveva rotto i maroni con i sindacati e viene spostato nella sede di Borghetto Senza Nome. C'è chi infine preferisce viaggiare in treno piuttosto che convivere con una moglie insana e dieci figli-licantropi.
Il pendolarismo, se inizialmente può essere gradito o vissuto come esperienza formativa, dopo circa tre anni di assunzione ininterrotta, assurge al ruolo di malattia fisica cronica, la pendolarite. Detta malattia si manifesta con crampi alle gambe, irritazione al pube, perdita dell'udito a causa dell'uso sfrenato del lettore MP3, regressione delle capacità intellettive causata dall'ascolto inevitabile delle stronzate conversazioni dei vicini (se non si ha in dotazione un lettore MP3) e rigidità delle abitudini.
Quest'ultima sintomatologia è piuttosto fastidiosa perché costringe a prendere il mezzo pubblico anche durante le ferie o le vacanze estive. Nella letteratura clinica sono testimoniati casi di pendolari in ferie in Costa Smeralda, che ogni mattina alle sette prendevano l'autobus per Sassari e facevano ritorno nel luogo di villeggiatura solo a notte fonda.[1]

Giornata tipica di un pendolare

Per pendolare non sempre serve un treno.

La giornate tipica di un pendolare si dipana secondo uno schema collaudato:

  • Sveglia, mangiare e vestirsi in 9,4 minuti. Questa fase è oggetto di ossessive preparazioni. Il pendolare crede che impiegare meno tempo possa aprirgli la strada verso le qualificazioni olimpioniche e cura in modo maniacale il perfetto dipanarsi di ogni singolo evento.
  • Marcia militare assieme ai suoi simili verso i centri di accoglienza dei pendolari. Questa fase si sviluppa in un crescendo di velocità per assicurarsi i posti migliori, quelli dai quali è più facile avvistare il controllore in modo da poter scappare in tempo.
  • Ammucchiata nella stiva di un trasporto pubblico, carro bestiame o treno merci che sia; si tratta di una esperienza poco edificante a meno che non vi sia contatto visivo e fisico con una stangona russa che non può divincolarsi a causa della ressa.
  • Discesa dal mezzo, successiva ammucchiata su un altro mezzo pubblico; questi ultimi due passi possono ripetersi all'infinito secondo un modello ben raffigurato da Escher.
  • Discesa dall'ultimo mezzo utile e avviamento al luogo di lavoro; il pendolare durante il suo supplizio viaggio, ha già temprato il suo carattere. Ora il posto di lavoro, anche se fosse quello di manutentore di un campo di concentramento, non può più piegarlo.

Ovviamente lo stesso percorso va effettuato per il ritorno.

Tipi di pendolare

Due pendolari che aspettano invano che arrivi qualcuno in loro soccorso.

Pendolare generico

Non esiste nulla di più tipico e meccanicizzato di un pendolare generico. Il pendolare generico si muove solitamente in massa, con la sua valigetta 24ore, la cravatta e la bombetta. In realtà alcuni pendolari generici sono degli automi radiocomandati dalle Ferrovie dello Stato per occupare dei posti da liberare al momento opportuno.

Pendolare solitario

Il pendolare solitario è un essere scontroso, dedito al lavoro. Utilizza il notebook, non per giocare a world of warcraft ma per compilare diagrammi, fare ricerche di mercato e comprare stock options dal mercato di Kuala Lumpur. Di solito guarda il suo vicino di posto come se fosse una lontra o un ermellino.

Pendolare politico

Questo genere di pendolare si muove in coppia o in gruppi da cinque, e lo si riconosce se si sentono i suoi discorsi del tipo: "Eh, non si può andare avanti così", "È tutto un magna magna" o "Si stava meglio quando si stava peggio". A volte potrebbe anche essere un deluso di sinistra.

Pendolare studente liceale

Riconoscibile per il gergo e per il volume di voce in grado di risvegliare dal coma tutti gli zombies-lavoratori rannicchiati nei loro loculi. Di solito si muove in branchi numerosi e agitati. I gruppi formati da maschi e femmine sono ancora più agitati. Una sottospecie è quella del pendolare studente liceale metallaro. Si tratta di un pendolare litigioso e vandalizzatore. Può essere ammansito solo se riuscite a fargli ingoiare un paio di ricola.

Pendolare bulimico

Molto diffusi sono i pendolari bulimici, quelli cioè che approfittano del viaggio per rimpinzarsi. A questo proposito la casistica è molto variegata, sviluppandosi dal pendolare che mangia una innocua pizzetta, al pendolare che si scalda con il fornelletto da camping un cosciotto di tacchino con contorno di peperoni fritti. Spesso il pendolare bulimico, al termine del pasto, si pulisce le mani untuose direttamente sui sedili, donando loro una nuova lucentezza. In casi estremi urinano e defecano direttamente nello scompartimento, a causa dei gabinetti dei vagoni perennemente fuori uso.

Altre specie diffuse nello stesso habitat

Modesto gruppo di pendolari che aspetta il treno, curiosamente in ritardo.

Il pendolare vive e si riproduce sui mezzi pubblici. Deve però condividere questo habitat con altre specie con le quali entra in competizione o in simbiosi.

Controllore

Il controllore è adibito a verificare la presenza di un titolo di viaggio adeguato da parte dei passeggeri. Ultimamente sono considerati titoli di viaggio anche i bicipiti sviluppati e il tanfo prodotto dagli extracomunitari. Le FF.SS. stanno studiano un modo per obliterare questi titoli di viaggio atipici.

Turista

Il turista è solitamente un soggetto allegro, in una fase divertente della sua vita. Solo questa caratteristica lo rende particolarmente inviso al pendolare, cupo e chiuso nei suoi pensieri di morte. Qualora il turista si arrischiasse ad iniziare una conversazione con un pendolare, quest'ultimo proromperà in una serie di risatine isteriche oppure si gonfierà come un rospo di palude e cercherà di mangiare l'ignaro turista, scambiato per una libellula.

Passeggero ansioso

Costui entra sul treno solitamente una volta all'anno e non ne conosce le regole scritte e soprattutto quelle non scritte. Ritiene a torto o a ragione che i pendolari siano degli informatori delle Ferrovie dello Stato al suo personale servizio, i quali debbono scandire con voce stentorea il nome di ogni fermata. È gradita anche l'impostazione del tragitto dalla stazione all'abitazione dell'amico Attilio, meta ultima del Passeggero ansioso.

Extra-comunitario puzzolente

Questa specie in forte aumento ha reso il servizio più attraente, impregnandolo di odori esotici e di zaffate medio-orientali. Basta chiudere gli occhi e vi sembrerà di partecipare ad un tour nelle meravigliose fogne di Islamabad.

Classe della scuola primaria al completo

Se invece dei soliti pendolari vedete questi splendidi orologi a pendola, avete sbagliato le dosi del vostro antidepressivo preferito.

È uno degli eventi più tragici che possano capitare al pendolare, subito dopo l'attentato dinamitardo. I bambini sono rumorosi, vivaci, curiosi, dementi e circondati da maestre isteriche che urlano ordini contraddittori ed inascoltati. Se possibile cambiate vagone. Ricordiamo che la Corte di Cassazione[2] ha ritenuto concedibili le attenuanti generiche in caso di raptus di follia e successivo strangolamento di un infante.

Cimici, blatte e ratti

Da qualche anno, le Ferrovie dello Stato stanno promuovendo, in collaborazione con il World Wildlife Fund, una campagna a difesa degli animali sui treni. Per questo motivo hanno sviluppato una serie di precondizioni, la più importante delle quali è il mantenimento di un livello adeguato di sporcizia. Le specie protette sono la cimice "viator viator", la blatta "velox rotabula" e il ratto del ferroviere.

Misurazione del disagio del pendolare

Recenti studi della scuola di psicometria emozionale di Palo Alto (CaliFormia) hanno sviluppato una precisissima formula per determinare in modo inequivocabile il grado di stress sofferto dal pendolare e poter conseguentemente aiutare il cretino cliente a migliorare il suo standard di vita.

dove M sta per "munnezz", SI per Soggetti inquietanti (bambini, pazzi, vecchi arteriosclerotici et similia), R per ritardo del treno, PS per posto a sedere, MP3 per disponibilità di un lettore musicale e PCR per possibilità di conoscere una ragazza/o.

Note

  1. ^ cfr. Giorgio Maccabeo de' Pistris, Pendolarite, Cosmos Editori.
  2. ^ Cass. Sez. Un. n. 221/2007

Voci pendolanti