Paula Rego

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Paula Rego mentre progetta un nuovo diabolico dipinto.
« Mi piaceva tagliare qualsiasi cosa sporgesse - mi piaceva anche incidere i corpi ed inserirci roba dentro, così rendevano sia aggressività che passività, roba sessuale. Mi piace, ecco perché lo faccio. Provo piacere a far male agli altri. »
(Reale citazione di Paula Rego)

Paula Rego (in arte "Paula Rego") è una pittrice portoghese nata nel 1935 popolare per la sua bravura nel realizzare opere fortemente influenzate da un interessante ed originale contrasto tra l'innocenza e la parte più adulta di noi, da fare invidia ad un hentai giapponese.

Vita

Dame Maria Paula Figueiroa Rego (che come tutti i nomi portoghesi deve essere tagliato a casaccio per essere localizzato fuori dal Portogallo) nasce in un posto talmente inutile che non è mai riportato su nessuna fonte di internet nel 1935, in contemporanea con l'attacco dell'Italia allo stato dei negri, che pur non avendo nessun collegamento con la pittrice ci offre uno spunto per un'ottima battuta tra l'ambigua sessualità dei dipinti e le ambigue battute sessuali sulla gente di colore... ma avendo appena rivelato il nostro intento una qualsiasi battuta non sortirebbe più lo stesso effetto ed è meglio se dimenticate tutto quello che avete appena letto.

Paula Rego inizia a dipingere all'età di quattro anni, ma si nota un leggero miglioramento quando una ventina di anni dopo va a studiare alla Slade School of Art di Londra. Qui la donna incontra il suo futuro marito Victor Willing. Victor è venuto infatti dal futuro per dirgli di sposarlo o ridurrà la sua vita un inferno utilizzando il suo congengo per viaggiare nel tempo. Paula sposa quindi il suo attuale marito, Victor Willing, con la quale arriverà a riprodursi avendo un figlio, Nick Willing, un direttore della fotografia che come tutti i direttori della fotografia non si sa bene cosa facciano ma compaiono sempre nei titoli di coda dei film.

La sua vita è caraterizzata dall'essere talmente noiosa che ci costringe ad inventare stratagemmi come quello dei negri per cercare di allungare il paragrafo sulla sua vita, nonché dallo spiegare nuovamente i nostri intenti per guadagnare quelle due-tre righe in più ed allungare la pagina.

Dipinti

Paula Rego - Innocente scena familiare, 1969
Paula Rego - 12 anni senza condizionale, Museo della Pedofilia
Paula Rego- Viaggio in Giappone, sperma su tela

Paula Rego è famosa perché i suoi dipinti sono... vagamente ambigui. Tralasciando quadri più famosi come L'orgia dei bambini e Quelle bagasce delle nipotine, vedremo tre quadri che, da soli, raccontano l'anima della pittrice.

Sulla sinistra, Innocente scena familiare. Questo quadro rappresenta una classica famiglia (figlio gigante, madre col muso da scimmia, sorella storpia e nana) in una classica scena familiare (la madre e la sorella vestono il figlio mentre la nana prega di essere risparmiata). Nonostante l'abbondante uso di ombre, i colori sono molto dolci, suggerendoci una scena tranquilla e amorevole. L'occhio viene attirato dalla scena in primo piano: lo stupro da parte di madre e sorella del fratello. La madre, annuendo alla sorella per comunicare la loro strategia, stringe il polso del ragazzo nel tentativo di immobilizzarlo dai punti del chakra. La sorella parte invece all'attacco buttandosi addosso al fratello senza esitazioni: l'uomo stra perfino cadendo dal letto e la posizione del suo sedere è vagamente impossibile. Nonostante sia più vicino a noi della scena dello stupro, nessuno noto la caraffa e la rosa poggiate sul comodino. Questo è un bene, perché non c'entrano nulla. Al centro sullo sfondo, un mobile indefinito racchiude dietro una tendina un qualcosa-di-dipinto-non-so-bene-cosa. Infine, sulla destra, di fronte alla finestra, una nana (che alcuni attribuiscono essere la sorella minore, altri la Vergine Maria dopo un'amputazione delle gambe) sta pregando di essere risparmiata. Da notare invece l'ombra che la nana proietta: pare infatti quella di una nana di fronte ad una finestra.

Sulla destra, potete (per sfortuna) ammirare 12 anni senza condizionale. L'opera rappresenta una stupratrice che si è travestita da Fata Turchina per adescare un bambino. La scena è ambientata in un chissenefrega, con la donna sopra una poltroncina rossa (probabilmente appartenente alla nana del precedente dipinto) intenta a cominciare lo stupro del povero fanciullo che ha la spina dorsale paralizzata, una spalla che sembra di gomma, le ginocchia ad altezze diverse e la testa minuscola troncata in avanti. Tutti questi segni vanno ad attribuirsi ad un pestaggio che la donna ha fatto al bambino per poterlo rapire. La scena si concluderà con la donna che farà, con la magia, sparire la gigantesca bacchetta magica.

L'ultimo dipinto, a destra in basso, è Viaggio in Giappone e rappresenta un classico dipinto di Paula Rego se venisse realizzato in Giappone. Vengono difatti rappresentati un fratello e la sorella mentre stanno amorevomente parlando. Da notare l'uso dei colori, sicuramente il migliore in tutti i lavori della donna. I volti sono anche realizzati con una tecnica del chiaroscuro da fare invidia ai maestri del Rinascimento. Per dare più dinamismo ai corpi e ridurre la loro plasticità, Paula Rego ha deciso di inserire alcune linee che danno allo spettatore una sensazione di velocità nella direzione in cui si muovono, suggerendo che la coppia sta partendo in aria come un razzo nello spazio. Lo sfondo è un'altro capolavoro, al punto che vi si potrebbe dare più attenzione della coppia stessa: la coppia è talmente concentrata nella loro attività di dimenticare tutto quello che li circonda, che acquista quindi la forma di un bianco cosmico impalpabile ma presente. In basso a destra sono rappresentati alcuni schizzi preparatori dove la pittrice aveva intenzione di inserire nuovamente la nana che pregava per il gusto di farlo[citazione necessaria], che ha deciso di rimuovere solo dopo aver già completato alcune linee, che ora rimangono li come rappresentazione della nana che non è presente fisicamente ma che sa cosa sta facendo la coppia. Da notare la cura delle mani nei personaggi: ogni dito della mano della sorella si sta abilmente muovendo per accentuare la pacifica ed innocente conversazione col fratello.

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