Patrick de Gayardon

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«  L'estremo è anche ragionevolezza, studio, calcolo, programmazione. »
(Patrick prima della sua ultima impresa.)
« Questo non ha ragionato, studiato, calcolato né programmato... »
(Qualcuno dopo aver visto l'epilogo...)
« Se volevo farlo volare lo creavo con le ali! »
(Dio accusato di aver sabotato il paracadute.)
« Caro, quando torni dal lavoro mi potresti ritirare il vestito in lavanderia? »
(La moglie che non ha capito cosa faccia esattamente il marito.)

Patrick de Gayardon de Fenoyl (nato forse a 8848 metri s.l.m nel 1960, ma deceduto sicuramente a 0 metri s.l.m. nel 1998), è stato un paracadutista francese, con e senza paracadute; ma anche collaudatore di orologi, aquiloni e divulgatore delle teorie di Icaro.


Biografia

Appassionato di sport estremi fin dalla tenera età, perse la mamma durante una gita in montagna quando aveva solo due anni: fu ritrovata dopo diverse ore in un dirupo (cadavere) con numerosi fili attaccati alle caviglie scrupolosamente collegati a un bavaglio per la pappa. Le indagini della gendarmeria non sono mai risalite al colpevole per l'obiettiva mancanza di indizi. Predisposto per natura ad affrontare il pericolo in prima persona, decide d'iniziare il nonno ai primi lanci da base fissa: la sedia di cucina. Da lì al tetto di casa il passo fu breve, ma il nonno effettuò un solo lancio.

Patrick durante una sua impresa.

Il secondo paracadute (il primo è stato quello collaudato dalla mamma, ma sono indiscrezioni) fu creato utilizzando spago, polident e una tovaglia di cucina con ottimi risultati: la nonna sopravvisse all'urto con il suolo ma necessitò negli anni successivi di una sedia a rotelle.

Patrick studia per undici anni nel convento dei Padri Mariani. Piuttosto severi, anche a cena gli ripetevano spesso la classica frase: "O mangi la minestra o ti butti dalla finestra!". Tant'è che cultura, serenità interiore e amore per il prossimo lo portano a meditare sul suo futuro: suicidio, partecipazione attiva al clan della "fratellanza ariana" e vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo sono le tre opzioni tra cui scegliere. Furbescamente si lancia sull'ultima. Nel 1984, dopo numerosi lanci in cui il paracadute si è sempre aperto, decide di concentrare i propri sforzi nel B.A.S.E.[1] jumping. Successivamente vince il concorso indetto da una ditta costruttrice di orologi per l'idea peggiore del millennio: costruire la cascata più alta del mondo per fare la doccia. Dopo numerose missioni estreme (comprarsi le sigarette, pulire casa, sposarsi etc...) decide di prendere una pausa. Ma il 31 settembre di uno di quegli anni, mentre stava giocherellando con degli aeroplanini di carta e con la televisione sintonizzata su Discovery Channel che decantava le petopropietà dello scoiattolo volante, nacque l'intuizione che lo rese famoso in tutto il mondo: il paracadute invisibile. Per ogni lancio riuscito lo sponsor premiava con una fornitura di ventisedici orologi, tutti infilati nella tuta da lui creata. Nel 1998, dopo aver salutato la popolazione delle isole Hawaii che lo sopportavano ospitavano per le vacanze, ricordando loro l'ora esatta si lanciò per la millesima volta con la sua invenzione dando vita ad un nuovo cratere.

Imprese

Tutto sommato... chiunque può farlo, che ci vuole?

Dopo essere riuscito ad inserire 400 grammi di tonno in una scatoletta che ne poteva contenere 200, verrà ricordato nei secoli per le seguenti azioni:

  • 1985: campione di Francia di caduta libera, premiato con il "gesso d'oro".
  • 1992: dopo aver bevuto sei bottiglie di Bordeaux annata 1984, si mette alla guida ad un'altitudine di 11.700 metri senza patente.
  • 1993: riesce a centrare la più grande cavità naturale del mondo dopo il culo di Giuliano Ferrara.
  • 1994: primo uomo a trasformarsi in un ghiacciolo praticando skysurf al Polo Nord.
  • 1995: si lancia da un'altitudine record sopra i cieli di Mosca in apnea. L'impresa passò ahimè in secondo piano perché, eccezionalmente, l'aereo che lo trasportava (Iliyushin 76), non esplose in volo.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

Patrick è atterrato, per poco non ci scappava il morto...
  • Nell'area dell'incidente costatogli la vita, furono rinvenuti migliaia di orologi.
  • I conoscenti hanno sempre sostenuto che in lui qualcosa non andasse:
« Io una volta l'ho visto mettere l'antiruggine sul legno... »
« Quando mi chiese a cosa servisse la leva con scritto "push" mi è venuto un dubbio... »
(Il suo primo istruttore di volo alla fine del corso)
« E che cazzo, ripeteva di continuo "mi butto". Una buona volta che ce l'ha fatta lasciatelo in pace no? »
(Qualcuno che si definisce amico)
« Andava ai motoraduni in macchina lo scemo! »
(Il vicino di casa, che non si fa mai i cazzi propri)

Voci correlate

Note

  1. ^ Bisognerebbe Atterrare Sempre Eretti.