Pastiera napoletana

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Pastiera fotografata da Oliviero Toscani.

La pastiera napoletana ("a pastier'" in napoletano) è un dolce tipico campano, come il roccocò, gli struffoli, il babbà e la pastiera. Dichiarata come "dolce buono quanto la blefaroplastica" da alcuni internati al manicomio che hanno perso la capacità di fare paragoni sensati, in poco tempo questa meraviglia ha attirato le invidie di tutti gli altri dolci napoletani.

Storia

Le prime notizie sulla pastiera risalgono al 400 d.C., quando le nonne napoletane la servivano agli invasori barbari per farli morire d'infarto entro due secondi. La tecnica funzionò, l'impero romano si salvò e la pastiera fu dichiarata orgoglio di Roma. Non funzionò nel 471, quando Roma fu invasa dai barbari diabetici. Continuò comunque ad essere preparata anche dopo il crollo dell'impero: infatti chi preparava la pastiera più buona diventava papa. Il metodo viene segretamente utilizzato ancora oggi per decidere il pontefice: infatti Papa Francesco non era altro che un pasticciere dalle mani d'oro di Buenos Aires. Nel Medioevo la pastiera veniva servita a re e imperatori, privilegiata da altri cibi per non aver bisogno di veleni per rendersi mortale. Nel '500 la pastiera veniva usata per aggraziarsi i nativi americani e successivamente come paga per il loro lavoro part time di 42 ore al giorno. Nel 700 in Francia la pastiera veniva venduta gratis per ordine del re in modo da distrarre i mangiarospi dalla situazione di merda che stavano vivendo; la situazione crollò qualche anno dopo, quando il re di Napoli bloccò le esportazioni per mangiarsi da solo tutte le pastiere. Quel blocco fece perdere a tutti la testa, letteralmente. Nel 1861 una brigata di mille uomini, guidata prima da Alfonso Signorini e poi da Giuseppe Garibaldi arrivò a Napoli per prendere tutte le pastiere e portarsele in polentonia, usando come pretesto l'unificazione italiana. Nel 1921 Mussolini prende il potere assicurano più pastiere per tutti. Nel 1943 non c'è più pastiera e il duce viene mandato a fanculo. Negli anni settanta brigate nere, brigate rosse e brigate multicolor iniziano una serie di attentati contro il governo, colpevole di non far produrre abbastanza pastiera. Nel 1994 Berlusconi prende il potere assicurando più pastiera per tutti, nel 2013 viene condannato dai giudici comunisti, per vendicarsi del mancato aumento di pastiera in busta paga.

Caratteristiche

« Dammi la cazzo di pastiera! »
(La pastiera porta facilmente all'assuefazione.)

La pastiera, forse perché ha un ottimo sapore forse perché uno degli ingredienti è l’eroina, conduce facilmente alla tossicopastieradipendenza; per questo motivo vengono costruiti centri di riabilitazione per drogati di pastiera. Il governo ha promesso campagne di sensibilizzazione sui gravi rischi che può portare questo dolce e proibirne la vendita dei luoghi meno lontani di 500 metri dalla scuola. Proprio per le gravi conseguenza, nei ristoranti partenopei, la pastiera viene servita solo ai maggiorenni, con previa firma in un foglio in cui si approva la totale estraneità del ristorante per qualsiasi tragedia e il consiglio di premunirsi di un'assicurazione sulla vita e di dichiarare a chi va il proprio patrimonio. Sul menù la scritta "pastiera" è accompagnata da frasi quali: "la pastiera nuoce gravemente alla salute", "kaput morte", "mangiare pastiera in gravidanza nuoce gravemente alla salute del bambino", "la pastiera uccide", "la pastiera spara la polizia sta a guardare", "l’urlo della Pastiera terrorizza l’occidente", "la pastiera crea un'elevata vorrei agguantarla dipendenza, "mangiare la pastiera rende ciechi" e altre frasi che nessuno legge.

Onorificenze

La pastiera è il simbolo di Napoli, insieme al sole, il mare, la pizza, pulcinella e chi va sul motorino senza casco. Molte delle più illustri personalità di Napoli, in un modo o nell'altro, hanno legato la propria vita alla pastiera:

  • Totò diceva che era la pastiera a dargli l'ispirazione, e senza di essa non sarebbe mai riuscito a fare nemmeno uno spettacolo di cabaret. Certo, Pastiera era il nome del suo gatto parlante, che molto probabilmente gli suggeriva le battute, ma in fin dei conti è pur sempre pastiera e quindi diamola per buona
  • Troisi per tirare avanti durante le riprese de "Il postino", si abbuffava di pastiera.
  • Lapo Elkann non c'entra nulla ma anche lui tirava avanti
  • Eduardo e Peppino de Filippo litigarono a causa di una rissa scoppiata per decidere chi si sarebbe aggiudicata l'ultima fetta di pastiera
  • Salemme non lo teniamo in considerazione
  • Siani è diventato il comico che è iniziando a mangiare la pastiera, prima era terribile quanto Pippo Franco durante un funerale. Cioè ora la situazione è la stessa ma ok
  • Un asiatico alla domanda “'‘ Ti piace la pastiera?’’” ha risposto: “Ma io sono Giapponese
  • Durante il suo soggiorno a Napoli, Caravaggio fece alcuni quadri sulle pastiere

Preparazione

Ogni errore può rivelarsi fatale.

La preparazione della pastiera è il momento cruciale nella vita di una napoletana, se fallisce verrà lasciata dal marito e lapidata dai parenti insoddisfatti. Tra l'altro, il 100% delle zitelle napoletane sono donne che non sanno fare la pastiera: "o fai a' pastier o te n'vai a fancul", dice un antico detto. La preparazione è anticipata da un continuo vai vai in chiesa, per aggraziarsi i santi e fare bene la pastiera; le più spinte di dirigono a Medjugorje per preparare delle pastiere della Madonna. Finito il rito preparativo, tutte le donne pregano affinché la cuoca prepari bene, mentre gli uomini sono armati di fucile, pronti per punire ogni sbaglio. Per prima cosa viene fatto un impasto, con farina ed acquasanta, dopodiché l'impasto viene spiattellato sul tavolo e lavorato fino a dargli una forma circolare. Conclusa l'operazione, viene spalmato sopra un intruglio, a base di grano, ricotta, canditi, preghiere, buona volontà e LSD, giusto per assicurarsi che piaccia, anche se il sapore verrebbe considerato crimine contro l'umanità. La cottura è il momento seguente, perché la pastiera cruda non si può mangiare, purtroppo. Finita la cottura, i membri della famiglia scattano dal posto dove stavano sbavando, posto che ormai si è trasformato in un Lago di Garda salivaceo. Segue una battaglia mortale che la seconda guerra mondiale al confronto sembra una battaglia con pupazzi lego; questo momento pugnace ha ispirato tutti i film di Bruce Willis, Bruce Lee e Quentin Tarantino.

Voci correlate


A città do'sol, do'mar e de'i muturin
Vegliano sui di noi San GennaroDiego Armando MaradonaAntonio De Curtis
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