Nonsource:Leggende metropolitane sui ristoranti giapponesi

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Mi ha detto mio cuggino che una volta ha portato un cane in un ristorante giapponese e gliel'hanno cucinato! »
(Tipo non molto intelligente su leggende metropolitane e ristoranti giapponesi.)
« Una volta sono andato ad un ristorante giappo e non c'ho capito niente. Parlavano tutti chin-chin-wan-di chin-chun-chang... »
(Tipo ancor meno intelligente ch'è finito in un ristorante cinese scambiato per giapponese.)
« Ma come si usano le bacchette? Aspetta: ci si possono pulire le orecchie? »
(Probabile usufruitore di questo tipo di leggenda.)

Le leggende metropolitane sui ristoranti giapponesi sono delle simpatiche seghe mentali messe in giro da evidenti nippofobi, che per loro natura sono incapaci di distinguere tra Cina, Giappone e Corea, per chiacchierare un po' ma soprattutto per convincere le altre persone a non andare mai e poi mai in un qualsivoglia sushi-bar.

Il 99% delle leggende si nutre dell'ignoranza dell'interlocutore sulla cultura giapponese con conseguente figura di merda qualora l'altro fosse un Otaku.

Nascita della piaga mito

Tutto iniziò quando il creatore e curatore di Conservapedia andò per sbaglio e involontariamente[citazione necessaria] in un ristorante giapponese a mangiare qualche leccornia. Quando però questo si accorse che i camerieri non solo non servivano i piatti della Grande America, ma addirittura osavano servire il pesce crudo con riso contravvenendo ad almeno un paio di precetti biblici, andò su tutte le furie. Scagliò un paio di anatemi e una dozzina di maledizioni in stile Antico Testamento e se la scappò alla bell'e meglio raccontando poi tutto agli amici bigottelli.

Successivamente, con l'avvento di certi movimenti conservatori filo-americani da far schifo, e mica poco, queste ideuzze si diffusero anche nel Bel Paese. Le persone che si sono lasciate influenzare sono in genere gente che prendetuttociòchevienedall'Americaperchéèfico e bambini di età compresa dai 5 ai 10 anni in giù che notoriamente credono ai primi. E fu così che queste divertenti e boccaccesche storielle si diffusero. Ahinoi!

Generatore automatico di leggende sui Sushi-Bar

Classiche prelibatezze giapponesi come le vede un nippofobo allo stadio terminale.

Direttamente dalla Cina ecco il generatore automatico di leggende metropolitane sui ristoranti giapponesi™, in grado di elaborare ogni volta una leggenda originale e più o meno credibile.

Funzionamento

Confrontando tra loro le tante leggende sui loro ristoranti, gli scienziati giapponesi sono giunti alla conclusione che esse sono tutte accomunate dalla medesima conformazione e per inventarne una nuova è sufficiente basarsi su questa semplice struttura:

  • Tipo va in un ristorante[1]
  • Tipo ordina qualcosa[2]
  • Descrizione del qualcosa in questione nel modo più orribile e truculento possibile[3]
  • A tipo succede qualcosa[4]
  • Spiegazione dell'avvenimento col gentile ausilio dell'equazione giapponese=cinese=coreano=taiwanese=thailandese

Ed ecco a voi pronta una nuova leggenda da dare in pasto ai gonzi.

Le leggende più diffuse

Ovviamente per "animali" si intende qualsiasi animale...

I vermi nella cucina

La leggenda più diffusa in assoluto. Punta tutto sullo screditare le tempura[5] e si basa sul fatto stesso che tale cibo sia fritto. Difatti questa leggenda narra che tutti i cibi fritti provenienti da questi ristoranti siano così gustosi perché riutilizzano ad aeternum lo stesso olio, che viene di solito descritto come della qualità peggiore sulla faccia della Terra, nonché la stessa friggitrice al punto che in quest'ultimo abiterebbero intere popolazioni di vermi, insetti, funghi e qualsiasi cosa anche di vagamente disgustosa possa venirvi in mente. Nelle versioni più estremizzate della diceria si parla anche di storie di veri o presunti amici che, subito dopo aver mangiato i piatti sfornati da questa favolosa cucina sarebbero finiti in ospedale tra coliche e dolori dove gli sarebbero stati estratti tenie di lunghezza variabile dai 2 ai 30 metri, intere colonie di scarabei e simili.

Da notare che dicerie simili sono dette anche sui fast-food quali Mc Donald's e Burger King. Ma ovviamente chi crede a queste cose non ci farà caso, anzi negherà. Perché solo un idiota potrebbe credere a panzanate simili!

Il cane cucinato

Se quest'immagine ti ricorda la cucina di un ristorante giapponese, sappi che sei stato irrimediabilmente contagiato dallo stereotipo. Hai ancora 24 ore di vita.

La seconda leggenda più famosa. Questa leggenda verte di solito su allegre storielle riguardanti ovviamente un cliente di uno di questi ristoranti e il suo cane, il quale finirà irrimediabilmente cucinato e mangiato dallo stesso padrone. Meno spesso, invece si tratta di gatti. Perché diciamocelo, i gatti rompono meno quelle parti là. Spesso, queste assurde dissertazioni fanno dettagliate descrizioni di cosa l'ignaro cliente si trova davanti, descrivendo il povero animale cucinato come un coniglio o un pollo. Da notare come leggende simili girino attorno anche ai ristoranti cinesi e coreani.

Probabilmente questa leggenda è nata dalla scena del film del Ragionier Fantozzi in cui il povero Pierugo finisce in pentola (un minuto di silenzio). Ma chi è quella persona scarsamente intelligente che non sa distinguere una parodia dalla realtà?

Lo squalo mangia-uomini

La leggenda si basa sul fatto che la Zuppa di Squalo[6] sia appunto di squalo: noti mangia-uomini. In genere, questa leggenda parla di tanto sporadici quanto fantasiosi episodi di "squali-non-molto-ben-cucinati" i quali, ritornati dal loro stato di semi-morte, si sarebbero mangiati l'ignaro cliente a cui è stata servita la zuppa. Alcune leggende narrano di pinne semoventi dentro la zuppa le quali si muovevano come fossero in qualche film di, ovviamente, squali che pappano persone a iosa.

Chi glie lo spiega a questi che la zuppa è solo di pinne di squalo?...

La katana/1

Secondo questa diceria tutti i cuochi giapponesi lavorano con antichissime katane per affettare il cibo. Una katana antica di anni, o secoli, risalente all'epoca del primo imperatore[7], sprecando e rovinando così il prezioso oggetto. Alcune versione di questa legenda narrano che tale spada sia talmente affilata che persino il cibo da essa tagliato diventa affilato, tanto che un non meglio specificato amico si sarebbe ritrovato la lingua mozzata mangiando un <inserire nome di cibo giapponese a caso>.

La katana/2 - il cattivo ospite

Questa leggenda è solitamente narrata come una vero e proprio racconto che vede solitamente come protagonista sempre questo fantomatico amico se non direttamente mio cuggino, il non-plus ultra. La favoletta inizia ovviamente con costui che va a mangiare assieme ad un amico ben poco educato. Dopo aver però mangiato i primi piatti, l'amico del protagonista comincia a fare caciara a insultare la cucina, il ristorante, il cuoco, il Giappone e la Sony peggio di quanto potrebbe fare uno scaricatore di porto con la gastrite. Così, il proprietario del locale esce fuori dalla cucina con un fare che ricorda tanto un demone brandendo una katana di dimensione esagerate. Questo si dirige verso l'amico del protagonista iniziando così un rocambolesco inseguimento in stile Yattaman che si concluderà con l'amico caciarone tagliato a fettine in un bagno di sangue.

Forse qualcuno ha visto troppo Devilman...

La katana/3 - il Seppuku

Variante della storia di sopra: stavolta la maleducazione dell'amico è però minima e si limiterebbe a dire che il cibo non era poi di suo gradimento, o almeno come se lo sarebbe aspettato. Segue al solito l'uscita del proprietario che stavolta mostra una faccia da Mariottide con le emorroidi, con successivo tragico soliloquio e un auto-sventramento in perfetto stile samurai. Secondo i fruitori di queste dicerie, questa sarebbe la motivazione per cui non ci sono tanti ristoranti giapponesi in Italia.

La zolla tettonica

Questa diceria si basa sul fatto che il Giappone è una zona sismica e per proprietà transitiva, quindi, anche i suoi "rappresentanti" debbano esserlo. Ne consegue quindi che i ristoranti anche solo chiamati giapponesi abbiano la brutta mania di attirare tutti gli sciami sismici di questo pianeta e magari anche oltre. Dunque secondo questa leggenda un terremoto di grado 9,99 della scala Richter potrebbe colpire in qualsiasi momento un ristorante nipponico e solo quello in tutte le città che ne siano provviste senza che le città stesse subiscano alcun danno. Inoltre questa leggenda, per tranquillizzare, aggiunge che tutti[risata necessaria] i ristoranti giapponesi sono costruiti secondo rigorose norme antisismiche e che quindi non si subirebbe alcun danno pur stando all'interno di essi nel malaugurato caso ti ritrovassi proprio nel bel mezzo dell'evento sismico. Neanche se ti si aprisse una faglia di mezzo chilometro sotto i piedi.

Il pesce palla velenoso

Questa leggenda punta sulla presunta incapacità dei cuochi giapponesi di togliere la ghiandola velenosa dal fugu, il pesce palla commestibile in pratica, e di farlo specialmente quando nel suo ristorante vengono degli americani o chiunque al proprietario non vada a genio[8]. Inoltre questa leggenda si basa, nel peggiore dei casi, che questo alimento sia servito come si serva la pasta, mentre in realtà si può considerare il nostro equivalente del caviale o giù di lì. E così appena il povero interlocutore si ritrova un povero pesce non potenzialmente velenoso sotto gli occhi: "Ehi, potrebbe essere fugu. E se non gli fosse stato correttamente tolto il veleno?" Cosicché passi l'appetito.

Questa leggenda ha un fondo di verità: difatti per il fugu sono morte un po' di persone, ma in genere non intenzionalmente e comunque con una rarissima frequenza. Bisogna essere proprio jellati insomma!

Verdure radioattive (Fukushima™)

Dall'incidente radioattivo della centrale di Fukushima è saltata fuori una nuova leggenda: le gustosissime verdure servite nei ristoranti giapponesi sono tutte contaminate da scorie radioattive e, per questo, avrebbero quel buon sapore che nessuna verdura occidentale possiede. Ovviamente è una balla... andiamo, se fosse vero a quest'ora tutti i clienti di ristoranti giapponesi avrebbero due teste, tre gambe e otto peni!

Cibo ottenuto illegalmente tramite trasmutazione

Se il malcapitato è particolarmente fortunato, verrà trasmutato in qualcosa del genere.

Una famosa leggenda metropolitana racconta che, in tutti i ristoranti giapponesi, lavorano degli alchimisti che, trasmutando i clienti poco graditi al ristorante, ottengono pietre filosofali con le quali, a loro volta, trasmutano cibo dal nulla, illegalmente e senza rispettare le norme igieniche. Ma tutti sappiamo che le trasmutazioni umane sono proibite e che quindi questa è tutta roba clandestina. Nonostante le numerose segnalazioni alla guardia di finanza o alle altre autorità, nessuno ha mai preso sul serio questa realtà segreta: che le istituzioni siano manovrate da qualcuno che non vuole che si scoprano certe cose? È tutto un complotto!

Le alghe

Questa leggenda parte dall'impossibilità del ciarlatano di capacitarsi che quello che avvolge il sushi sia una semplice e comune alga, ovviamente di quelle commestibili. Data questa premessa, i cari spara-minchiate cominceranno a scervellarsi per capire cosa accidenti siano, giungendo spesso a teorie ridicole degne di Giacobbo:

  • Lingue umane: questa ipotesi, ispirata da Sweeney Todd, narra che le alghe nori che avvolgono cibi come il sushi siano in realtà le lingue che i clienti del ristorante hanno perso a loro insaputa una volta andati in bagno la mattina dopo la cena. Motivo per cui dopo aver mangiato giapponese, una parte di essi non apprezza più il sano cibo occidentale.
  • Composti chimici: secondo questa ipotesi le alghe sono un guazzabuglio di composti chimici dalla più svariata provenienza: salsa di soia, petrolio, coloranti, cerume, quella strana lanuggine cheti ritrovi tra i piedi dopo esserti tolto le calze. Secondo questa ipotesi tutte queste cose sono state miscelate insieme nel seminterrato del ristorante nientepopodimenoche dalla marmotta che confeziona il cioccolato.
  • Cacca: la diceria più disgustosa. Secondo questa ciarlatanata le alghe non sarebbero vere e proprie alghe ma quella sostanza marrone e informa che esce fori dal fondoschiena opportunamente essiccata, spiattellata, colorata e insaporita. Non c'è bisogno d'aggiungere altro. Bleah!
  • Alghe radioattive: diceria accomunata alle verdure radioattive. Secondo questa leggenda le alghe altro non sarebbero che sì comuni alghe, ma alghe radioattive, cosa che in teoria dovrebbe spiegare il loro strano colore e la quasi totale assenza di sapore. Ovviamente è ridicolo... se così fosse allora tutti i sushi sarebbero verde fosforescente!

Pagine correlate

Note

  1. ^ Di solito mio cuggino, ma può essere chiunque
  2. ^ Qualunque cosa, ma proprio qualunque qualunque
  3. ^ Per maggiori informazioni guardatevi qualsiasi film splatter...
  4. ^ In genere finisce in ospedale
  5. ^ Il pesce fritto con vari condimenti, per intenderci
  6. ^ Che in realtà sarebbe cinese. ma guai a dirglielo...
  7. ^ Anche se all'epoca non c'erano
  8. ^ Notare l'insinuazione gratuita come per dire: i giapponesi sono tutti cattivoni perché gli abbiamo solo ammazzato qualche migliaio di connazionali con la bomba atomica...


Il mondo della cucina
L'Olient Expless

Tofu - Sushi - Soia - Gatto flitto