Nonsource:Divina Commedia/Paradiso

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BEATRICE

Ed in mezzo degli angeli la ressa
v'era Beatrice con la bella fessa,
che il Paradiso, infine, avea trovato
in un coro di angeli arrapato.
Stupefatto diss'io: "Oh Beatrice,
tu chiavi a più non posso, e Dio che dice?"
"Oh grullo!" disse lei, con motti fieri,
"Dio me lo sono fatto l'altro ieri!
Ma che credevi? che qui non si scopava?
Ma qui, più di tutto, va la fava.
Ti sei fatto grullar da preti e frati
che, mentre tu scrivevi, io m'ho chiavati!
Tu scrivevi di Fiorenza le beghe,
sognavi me e ti facevi seghe!"

I PULISHER

E quando il dente vandalico morse,
Nonciclopedia, sotto le sue ali,
il pulisher, vincendo, la soccorse.
Omai puoi giudicar di quei cazzari
ch'io accusai di sopra, e di lor falli
che son cagion di tutti nostri mali.

SAN PIETRO

Era strano a vedersi che di dietro
portava una corazza il buon San Pietro,
che fino al cul dalle spalle calava
e il posterior e le chiappe riparava.
"A cosa serve - chies'io - questo tuo scudo
così ristretto sopra il culo nudo?"
"Alighieri, qui la doccia è collettiva!
Quei che qui son ebbero vita priva
di piaceri d'amore, senza sesso.
Non si sa mai, mi riparo, e che so' fesso?

SAN GIUSEPPE

"E dopo tutto quello che hai veduto
vediti pure il Santo più cornuto!"
"Ma Beatrice, chi è questo figuro
che in fronte porta corna come un uro?
A guardarlo con queste corna sue
mi sembra che somigli a un grosso bue!"
S.Giuseppe:
"Mo' le mie corna sono un'attrazione
per turisti e passanti, ma attenzione!
Io da qui me ne vado, ho pien le coglie
di stare in casa dell'amante di mia moglie!"
- disse quel Santo, furioso come un pazzo-
"E sopra il presepe metteteci 'stu cazzo!"

S. RIINA E S.PROVENZANO

Dipoi lasciando S.Cosma e S.Damiano
incontrammo i Santi Riina e Provenzano
"Che fanno qui quei brutti tagliagole?
Stupefatto diss'io: "Non ho parole!"
"Meglio tacere sempre. Hai capito?
perché sulla lupara prude il dito!
Noi il potere non lo mettiamo in mostra,
ma sappi che qui anche Dio è Cosa Nostra!"