Nonnotizie:Spinaci allucinogeni a Milano

Vai alla navigazione Vai alla ricerca

4 ottobre 2017

Un consumatore a rischio.

Scoperti spinaci surgelati allucinogeni nel milanese

Sabato 30 settembre, presso l'ospedale Fatebenefratelli di Milano, un’intera famiglia si era recata al Pronto soccorso in preda a confusione mentale e stati di amnesia, evidente quadro clinico della sindrome di Giurato. Una volta esclusa la parentela è scattato l'allarme, il triage gli ha attribuito il codice rosso bordò e sono stati ricoverati immediatamente.
La sintomatologia accusata da tutti i soggetti, con vari gradi di gravità, presentava anche secchezza delle fauci, dilatazione della pupilla e ritenzione urinaria. Il personale sanitario a quel punto si è tranquillizzato ed ha cambiato diagnosi: si trattava probabilmente di una "presa a male da rave party", conservando comunque lievi perplessità dovute alla presenza dei genitori.
Il primo a tornare in sé è stato il figlio maggiore, che ha subito negato di aver fatto uso di marijuana, aggiungendo anche che l'unica cosa verde circolata in casa erano stati gli spinaci surgelati mangiati a cena. Il primario del reparto, il professor Piermatteo Putti Dorati, ha annotato le sue parole in modo frettoloso, intento a pensare "sì, come no, intanto vi faccio le analisi a tutti, banda di drogati".
Considerato che era un caso urgente, il laboratorio ha effettuato le analisi in appena tre giorni[citazione necessaria], evidenziando la presenza di mandragora tra gli spinaci. Nel frattempo la situazione era sfuggita di mano, qualcuno aveva parlato di spinaci allucinogeni sui social e la notizia era stata ingigantita e distorta. Le fake news comprendevano:

  • champignon trifolati con peyote;
  • ravioli ripieni di ricotta e hashish;
  • olive ascolane con farcitura di LSD;
  • tonnarelli cacio e oppio.

Nella notte tra domenica e lunedì migliaia di ragazzi si erano accampati fuori dei supermercati, in attesa dell'apertura. L'assalto ai frigoriferi ha ricordato quello dei saldi col 95% di sconto presso Dolce&Gabbana, nel 2003, durante i quali furono sparati dei fumogeni rosa confetto per disperdere la folla indemoniata. Alle 9:40 non esisteva più un surgelato in vendita da nessuna parte, nemmeno presso la Lidl a Briga Alta, un comune di 48 abitanti in provincia di Cuneo.
Oggi, dopo le consuete procedure di sequestro dei lotti interessati e di richiamo delle relative forniture, alcuni ispettori del Ministero della Salute si sono recati nelle aziende agricole segnalate come possibili fonti del problema. Non prima però di essersi procurati mezza quintalata di cartine per fare un'analisi attenta.
Il dottor Furio Zampogna, responsabile del Centro antiveleni del Niguarda, ha comunque cercato di rassicurare i consumatori:

« Non esiste un reale pericolo di morte. Tuttavia, qualora si presentasse un'apparizione mariana, o vostro figlio iniziasse a rivolgersi al suo amico immaginario con "Mein Führer", siete pregati di contattare le strutture sanitarie. »
(Il dottor Zampogna.)

Fonti

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13259754/mandragola-spinaci-pianta-velenosa-allucinazioni-famiglia-pronto-soccorso.html http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/10/04/mandragora-in-spinaci-5-in-ospedale_d02f49d4-78e8-4367-bcce-31b030d57603.html