Nonnotizie:Speciale G7 del 2017

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27 maggio 2017


Taormina ‒ È nello splendido scenario della città prediletta dagli invasori di ogni nazionalità, razza e religione che si svolge l'edizione 2017 di quella cosa che sono 40 anni che dovrebbe risolvere i problemi finanziari del mondo, coi bei risultati che tutti possono ammirare ogni sera a Dalla vostra parte.

Anche se Wikipedia descrive il G7 come un gruppo formato dai galoppini dei banchieri dei 7 paesi meno comunisti del mondo, una definizione più corretta dal punto di vista giornalistico sarebbe le mogli di 7 miracolati della democrazia fanno una vacanza spesata in un posto esclusivo a condizione di vestire in modo ridicolo e farsi riprendere anche mentre si strizzano i punti neri. Definizione che andrebbe comunque rivista ora che i beccamorti di cui sopra sono disponibili anche in versione femminile (tecnicamente) e che quindi la Merkel si sia presentata con suo moglio, ovviamente vestito in modo drammaticamente etero. Il first sir di Theresa May invece ha pensato bene di marcare visita, e come dargli torto.

I protagonisti

Grandi novità quest'anno, dovute alla retrograda e populista abitudine di ricorrere ad elezioni senza tener minimamente conto di quanto ciò possa destabilizzare l'amena atmosfera di serenità di cui i "Grandi della Terra" hanno bisogno per non decidere un cazzo di niente di concreto.

Il 2017 vede quindi l'ingresso delle seguenti facce da culo nuove nuove:

Gli habituè

Sono anche molto sensibili alla fame nel mon...
  • Imperatrice Angela I, Germania: non aveva nient'altro da fare nel weekend. Passerà il tempo minacciando di sanzioni immaginarie Gentiloni tanto per tenerlo sulle spine.
  • Shinzō Abe, Giappone: vittima di una tirannica agenzia di viaggi che lo costringe ogni anno ad andare in un posto diverso rigorosamente infestato da gaijin, non parla una parola di nessuna lingua (neanche di giapponese) e non si fida degli interpreti. Il che è un bene, visto che ogni anno propone la nuclearizzazione della Cina.
  • Justin Trudeau, Canada: più a sinistra della depilata chiappa sinistra di Nichi Vendola, intende ridurre le morti per annegamento degli immigrati asfaltando il Mediterraneo.

L'ottavo incomodo

  • Vladimir Putin, Russia: l'hanno sbattuto fuori accampando scuse ridicole ma tutti sanno che è solo invidia. Anche se Putin non potrà esserci di persona seguirà l'evento dai microfoni opportunamente installati nei bigodini della Merkel.

Ma perché ci va pure la moglie di Gentiloni che se il marito non l'ha eletto nessuno, figuriamoci lei?

Eh, bella domanda.

Resoconto

11 maggio

Sospeso[1][2] il Trattato di Shengen per motivi di sicurezza, tornano i controlli alle frontiere fino al termine dei lavori. Resta invece attivo il servizio di traghetto con gommone bucato, ma solo posti in piedi.

18 maggio

Come non detto, sospeso[3] anche l'attracco di navi in Sicilia, ostacolando di fatto il salvataggio dei traghettanti. Un funzionario del Ministero degli Interni: “è solo una misura eccezionale, dal 28 maggio riprenderemo a sostenere che fermare gli sbarchi è impossibile.”

23 maggio

I preparativi della manistestazione sono funestati dal terribile attentato a Manchester. Gentiloni:

« L’attacco che ha colpito stanotte Manchester è un attacco terroristico a Manchester. Esprimo la nostra vicinanza al popolo britannico, però restando ben lontani dall'Inghilterra, per sicurezza. Voglio rivolgere un pensiero commosso alle famiglie delle vittime e dei feriti, consapevole che costa niente e faccio bella figura. Al momento non risultano italiani coinvolti il che è un vero peccato, perché avremmo potuto usarli in tanti di quei modi... L'attentato accade in una giornata particolare perché ricordiamo i 25 anni della strage di Capaci, che è sicuramente una coincidenza perché cosa vuoi che ne sappiano di Falcone quei beduini. Lavoriamo in queste ore perché dal G7 di Taormina arrivi un messaggio, il più possibile forte, di impegno contro il terrorismo. Avete sentito, luridi assassini? Un MESSAGGIO FORTE, cacatevi sotto! »
Un momento particolarmente intenso della dimostrazione di affetto dello Stato nei confronti di chi la pensa diversamente.

26 maggio

Già dai primi incontri i leader discutono tematiche importanti, una di queste è il clima. Durante la colazione in albergo, scarsamente gratificato dal bombolone con la crema fritto, il muso giallo lamenta il malfunzionamento del termostato nella sua stanza: "大野 晋 研究』第4輯 遣研究』 岩波書店" che in maniera ampiamente edulcorata è traducibile in: "Nemmeno nel Gabon succedono queste cose, sono delle merde! Nella mia camera si schiumava!"

Un po' in ritardo sulla tabella di marcia arriva anche il flash mob di Greenpeace[4], quest'anno un po' deludente perché trattasi di banale slogan su striscione, niente a vedere con quello dell'anno scorso durante il quale 47 attivisti travestiti da foche aggredirono la folla a bastonate.

Il sindaco di Taormina mentre guarda il telegiornale davanti a un piatto di maccheroni fumanti scopre per la prima volta la parola flash mob e si mette in testa di farne una anche lui[5], pur non avendone capito il significato. Il risultato, abbastanza random, è uno slogan sessantottino gridato a Trump. Il quale non ha mai capito perché non si possa fare l'amore e anche la guerra, comunque.

Imbarazzo in serata presso la trattoria Vasceddu vagnatu, il tavolo era riservato per 6 e hanno dovuto aggiungere una sedia per Gentiloni. I proprietari sapevano che il G7 viene di solito organizzato tra le sette maggiori economie avanzate, trovandoci anche l'Italia avevano pensato ad un errore.

27 maggio

“Molti Paesi della Nato sono stati d'accordo ad aumentare il loro contributo considerevolmente”[6], ha detto il presidente Trump, “che al giorno d'oggi c'è bisogno di protezione, non sia mai succedesse qualche cosa brutta, e poi siamo una grande famiglia e comu minchia vi l'hai'a dire ca aviti a nesciri i picciuli, ah?”

Alle 16 parte ai Giardini-Naxos il corteo degli arrabbiati. Il programma prevede di camminare tutti in una direzione a caso dicendo cose arrabbiate a persone che non sono presenti e di cui di tutto questo non può fregare di meno, impegnate come sono a slurpare ostriche; lo spettacolo si conclude in serata con lancio di mortaretti e il rituale pestaggio di Stato.[7]

Conclusioni

Emblematiche le parole del premier Gentiloni[8] a chiusura dei lavori:

« L'Italia, la Sicilia, Taormina si sono presentati a questo appuntamento anche perché non presentarci pareva brutto. Ringrazio il presidente Renzi per il fatto di esistere, e gli ricordo che stasera mi deve mettere in carica che m'è rimasta solo una tacchetta. Credo che il risultato più importante sia quello di aver concordato che i terroristi sono cattivi e che su Internet c'è una roba che la chiamano "siti" e li possono usare tutti, e questa la ritengo una cosa non bella. Sul clima abbiamo preso atto che gli impegni di Parigi funzionano meglio se tutti e 7 facciamo finta che servono a qualcosa, ma rileviamo che ce n'è uno che ancora non hanno capito se è meglio fargli l'impeachment o il trattamento Kennedy. Mi auguro che questa fase si concluda presto e bene. »

Il documento finale, sintetico per questioni di semplicità e di mancanza di tempo fra un selfie e una gita all'ennesimo museo di roba vecchia, consta dei seguenti punti principali:

  1. I terroristi sono cattivi perché uccidere le persone è sbagliato; soprattutto le bambine, che sono carine.
  2. Il riscaldamento globale è colpa di Trump, che se non era per lui fra 50 anni avremmo ridotto le emissioni di CO2 dello 0,01%.
  3. I mercati devono restare aperti, possibilmente in posizione supina e a sfintere completamente rilassato, per garantire una più soddisfacente penetrazione nel mercato. No al protezionismo, sinonimo di egoismo, microfallia e simpatie nazi-sovietiche.
  4. I migranti hanno diritto a migrare. I confini hanno diritto a confinare. No ai muri, sì ai ponti, però costruire le case coi ponti invece che coi muri può presentare difficoltà tecniche.
  5. Ci vogliono le regole per il mercato, che il WTO (versione figa del tristissimo "Organizzazione mondiale del commercio") nessuno sa che è però a qualcosa dovrà pur servire.
  6. I tedeschi sono cattivi. Su questo c'è stata ampia concordanza, soprattutto da parte della delegazione tedesca.
  7. Tutti i punti precedentemente elencati sono aboliti. Finita la festa, gabbato lu santu.

Fonti