Nonnotizie:Sentenza Mills: Berlusconi arrestato

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20 maggio 2009

Il cavaliere tenta di difendersi con la forza del pensiero, ma è tutto inutile

Roma - Incollerito come non mai, Silvio Berlusconi questa mattina non ha fatto in tempo a concludere la quotidiana invettiva contro la stampa e i comunisti che le forze armate, penetrate come in un autentico golpe militare negli uffici del cavaliere, lo hanno zittito con la forza e portato nel carcere di Rebibbia, a Roma, dove per evitare il rischio di fuga resterà recluso finché non verrà emessa una sentenza nei suoi confronti.

Giunta come una pioggia gelata di diarrea putrescente, la sentenza di colpevolezza per l'avvocato Mills non ha potuto che aggravare irrimediabilmente la posizione del premier, già ripudiato dalla sua stessa ala politica e allontanato da tutte le più alte cariche al potere. Aspettandosi il peggio, l'ometto aveva tentato di difendersi incolpando la moglie, la sinistra intera, parte della destra e tutti i membri della bocciofila di Borgo San Dalmazzo, compreso l'ignaro signor Pino, di aver complottato per distruggere la sua carriera. Ma a nulla sono valse tali empie parole e l'appoggio morale di Bruno Vespa.

Berlusconi, come in ogni paese civile che si rispetti, si è visto togliere in un istante ogni suo diritto di libertà per le bugie propinate agli italiani durante la sua presidenza e il castello di carte su cui poggiava il suo prestigio è stato spazzato via. "Prendiamo atto che, se Mills è colpevole di aver ricevuto denari da Fininvest nei processi in cui era coinvolto" ha detto dispiaciuto Bonaiuti ai microfoni del TG4 "Berlusconi come uomo a capo di Fininvest debba essere altrettanto colpevole."

La verità ha così trionfato e, questione di ore, si attende che il governo in carica concordi con il capo dello stato le prossime mosse che porteranno le camere a sciogliersi e probabilmente ad organizzare le future elezioni anticipate.

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