Nonnotizie:Scoperta la cura per l'ebraismo

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11 ottobre 2015

Gruppo di ebrei ormai guariti.

1942, Berlino - Un uomo in un pastrano nero con sottobraccio un plico di documenti entra trafelato in un ufficio pubblico. Dopo qualche minuto, senza farsi notare, esce e sparisce tra la folla.

2015, Berlino - Quell'uomo si chiamava Josef Mengele e quello era l'uffico brevetti dove è stato registrato il contenuto di quel plico di documenti:

"Morte: cura all'ebraismo e connessi, a cura del Dott. Josef Mengele"

Rimasto nascosto per decenni e riportato alla luce da uno svogliato archivista, la storia ci dona forse una delle scoperte in ambito medico più importanti di sempre, la cura a quello che sembrava un male fin'ora senza via di scampo.

La comunità medica ed in particolar modo il Dottor Housewitz, eccitata da questo ritrovamento, ha subito messo sul banco di prova questa eccezionale scoperta dimostrandone la veridicità: è stato dimostrato infatti che la morte, somministrata in vari metodi tra cui l'aggiotaggio, ghigliottina, botte, fucilazione, impalamento e così via sia un metodo eccezionalmente valido per la guarigione delle persone affette da ebraismo: nessun individuo sul quale è stato testato questo metodo clinico si è infatti più detto ebreo da quel momento in poi.

Il suicidio, non citato da Mengele nei suoi documenti, è stato prontamente brevettato dalla Bayer e venduto come farmaco equivalente.

La famiglia Mengele ha però promesso una dura battaglia legale contro chiunque pratichi la morte su soggetti ebrei senza la loro autorizzazione e senza pagare le royalties a loro dovute, per questo, nel mondo, stanno già nascendo i primi centri che dispensano morte agli ebrei in maniera illegale.

La comunità medica vuol comunque mettere le mani avanti: morte, per quanto sia risolutiva non vi ridarà mai il vostro prepuzio, quindi pensateci bene prima di sottoporvi al trattamento terapeutico.