Nonnotizie:Quel ragazzo condannato a guardare Pomeriggio Cinque che si mutila a morsi la gamba

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La vittima del folle gesto autolesionista

4 maggio 2016

Spesso le cronache locali nascondono tragedie inenarrabili. Il recente caso del ragazzo astigiano condannato da un troppo zelante Tribunale penale a visionare e relazionare, per una settimana, ogni puntata di Pomeriggio Cinque lascia basiti: il poveretto è infatti stato trasportato d'urgenza all'ospedale, in fin di vita, per essersi quasi staccato la gamba a morsi dopo aver assistito all'ultima puntata del programma.

Questo il testo dell'ultima relazione giornaliera che il giovane, pregiudicato per piccoli reati, aveva scritto:

« Anna è fidanzata con Filippo, che la tradisce intrattenendo rapporti sessuali con Belarda, la capra di proprietà del vicino. Anna è disperata e piange; anche Filippo piange. Il pubblico, commentando con profonda competenza, rileva la bassezza dell'operato di Filippo, il quale dapprima è incerto, poi dichiara nuovamente il suo amore per Belarda. Alla fine interviene la conduttrice Barbara d'Urso: i fidanzati si riappacificano e festeggiano banchettando con dello stufato di capra, cucinato all'irlandese.
Pietà! La condanna è troppo dura. Frustatemi e cospargete le ferite con sale ed aceto, vi prego! »

Dopo di che, stando alla ricostruzione degli inquirenti giunti sul posto, il giovane, colto da un raptus di follia, avrebbe iniziato a mordersi la gamba sino all'osso, tranciandola quasi completamente. Sarebbe quindi svenuto, pressoché dissanguato, tra le braccia della madre.

L'episodio suscita preoccupanti interrogativi: è giusto nel XXI secolo, sia pure a fini rieducativi, condannare una persona ad una pena che farebbe impallidire la Santa Inquisizione medioevale? È giusto, alla luce del triste episodio odierno, continuare a trasmettere il programma televisivo Pomeriggio Cinque?

Fonti

  • Barbara Cannoni «Pomeriggio Cinque: è tortura?» – Micromenghia