Nonnotizie:Scandalo Master, Giannino si dimette
20 febbraio 2013
Milano, Italia, MONDO - Una notizia ha shockato la razza umana. Lo stesso shock avrebbe avuto un collasso cardiaco per la sorpresa, la quale a sua volta non si è ancora ripresa per lo stupore, che, dal canto suo, è rimasto allibito. Il capolista del movimento "Fare per Fermare il Declino", l'ormai noto critico di moda (ex-giurista, ex-economista ed ex-Zecchino d'Oro) Oscar Giannino, si è dimesso dai suoi incarichi dirigenziali del partito quest'oggi.
Secondo le ricostruzioni, la causa del beffardo gesto sarebbe la critica mossa da Luigi Zingales, riguardo alla dichiarazione di Giannino di "avere una collezione di Master" dell'Università di Chicago e che ancora un paio e "avrebbe vinto la felpa invernale". Questa cosa non è andata a genio al signor Zingales, il quale avrebbe replicato di insegnare a quell'università e di non ricordare affatto il volto di Oscar e in special modo, i suoi abiti. Oscar in un ultimo disperato impeto di difesa personale avrebbe affermato: "Non proprio a Chicago, vicino a Chicago... Questo se per vicino si sottintende a casa mia, nella mia camera, vicino alla stampa degli Stati Uniti... Che comunque viene da Chicago!"
La notizia ha destato scalpore nel mondo politico ed altrettanto scalpore nel mondo del cinema, dove Giannino Oscar si è guadagnato per antonomasia una statuetta col suo nome scritto sopra: Miglior attore protagonista e sterminatore del buon gusto. Mentre le reazioni del mondo politico non si sono fatte attendere:
Il nostro Giannino ha rassicurato i devoti che "Fare per Fermare il declino" non cesserà di esistere con il suo ritiro, certo, tra dire e il fare c'è di mezzo il mare, anzi l'Oceano Atlantico[citazione necessaria], ma almeno le carte del partito sembrerebbero autentiche.
Oscar Giannino ha inoltre affermato che il suo ritiro dalla dirigenza del partito non è conseguenza dello scandalo, ma una scelta per evitare di affrontare gli esami in arretrato, inoltre si ritira dal partito, ma non dalla candidatura a premier. D'altronde uno scandalo in più non fa che aggiungersi ad un ventennio di duro lavoro.