Nonnotizie:Muore ragazza appesa in un garage

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10 settembre 2011

Roma - Finisce in tragedia per una 23enne leccese un rito giapponese sadomaso chiamato shibari, la costrizione erotica, una forma artistica di legatura del corpo che pare provochi immenso piacere.

Le foto del macabro rito che l'ingegnere romano era solito praticare con le sue amiche


Nella notte tra sabato 10 e domenica 11 settembre, un 42enne salumiere|ingegnere romano, single e membro di una comunità sadomaso locale, preso da una sorta di sfrenata eccitazione e probabilmente[citazione necessaria] strafatto e ubriaco, accompagna due giovani donne in un garage alla periferia di Roma e, rivelando loro l'amore sconsiderato che prova per i salumi e gli affettati in genere, decide di legare con più corde le consenzienti amiche e di appenderle insieme al tubo di una caldaia, a due metri di altezza, in una sorta di bondage estremo.

Abituato però ad avere a che fare solo con carni macellate di maiale, non si è reso conto che le due donzelle, appese lassù tra la muffa e l'umidità, non riuscivano più a respirare. Una delle due è svenuta dopo poco e per l'altra è sopraggiunta in fretta la morte per soffocamento, purtroppo prima che la stagionatura fosse terminata.

Nell'auto del maniaco è stata trovata tutta una serie di deliziosi oggettini sadomaso, dalle corde ai giocattoli non adatti ai bambini alle retine per gli insaccati.
Ora l'uomo è indagato per omicidio preterintenzionale e lesioni aggravate e sembra, dalla prime interviste, che abbia dichiarato:

« Quelle ragazze mi avevano assicurato di essere delle vere maialine!!! »

L'altra ragazza è invece fuori pericolo, giura di non voler avere più niente a che fare con salami e maiali e che d'ora in poi si sazierà soltanto con cetrioli e grosse zucchine.

Fonti