Nonnotizie:Morto il clone di Silvio Berlusconi

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22 gennaio 2011

Il clone di Silvio, pochi giorni dopo la sua creazione

Como – Nell'indifferenza generale in cui aveva vissuto finora, se n'è andato il clone del premier Silvio Berlusconi. Un incidente di montagna gli è stato fatale, anche se in molti dietro questa sciagura vedono lo zampino della magistratura politicizzata.

Silvio, il clone, era nato da una cellula prelevata dallo scroto del premier nel 1994, anno in cui il nostro cavaliere scese in campo per salvare l'Italia dal cancro comunista. La sua creazione fu decisa per utilizzarlo come rimpiazzo alle cene di gala e per mandarlo ai processi in cui l'originale era coinvolto a far scena muta al posto suo. Ma fin da subito il fantoccio si dimostrò poco avvezzo a svolgere questi semplici compiti finché non fu chiaro il motivo: era di sinistra. Lo staff di Berlusconi gli cambiò i connotati e lo spedì a pedate in un paese sperduto della Lombardia

Utile ormai solo per il prelievo di cuoio capelluto da impiantare sul capo del premier (data l'estrema compatibilità), il clone, da perfetto comunista, divenne operaio e finì giustamente nel dimenticatoio. Fino ad oggi, giorno della sua morte, che ha fatto gridare a tutta la sinistra vittoria prima, e una sonora bestemmia dopo, apprese le effettive generalità dell'uomo.

Il clone di Silvio Berlusconi verrà smaltito velocemente in un impianto di compostaggio e convertito in pratici sacchetti biodegradabili del Carrefour. E della sua memoria, nei libri di storia, non vi sarà traccia. Se non per quel singolo fatto in cui al premier venne la meravigliosa idea di scopare sé stesso, proprio grazie al suo fido clone.

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