Nonnotizie:Mauro Corona con l'accetta rivendica l'habitat

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1 agosto 2017

Mauro Corona ci mostra il verso di un cinghiale toscano in calore

Capitale - Mauro Corona è ancora sconvolto dall'accaduto, così sconvolto che si è fumato anche la scatola di cartone dei sigari appena finiti, è da poco infatti che è stata confermata l'intrusione nel suo tempio da parte di qualche veneto, infatti il nostro prode alpinista dalle mille risorse avrebbe udito con il suo ascolto felino un: "ostregheta, femo festa". Il poeta di "Speck e fontina, roba divina", si trovava "casualmente" sbronzo nel retrobottega cercando di insegnare il gerundio ad un cerbiatto, quando un rumore di vetrina infranta ha attirato la sua attenzione. Presa l'accetta dei casi di emergenza, il nostro scrittore di "Cubani e cubane, le dimensioni contano", "Montagne e fighe, chi si fa tua moglie quando sei in montagna" e il best seller "Tutte le notti in bianco di Mauro" (da oggi anche in DVD); ha cercato di inseguire i malviveneti scalzo e in preda ad un attacco apoplettico per i troppi grappini, mettendo in fuga i vandali. I suddetti avrebbero preso un'opera del maestro, (la scultura "Buttami via" in bronzo, lasciata all'esterno perché dovevano passare quelli della monnezza), e tentato di sfondare la vetrina del laboratorio. Corona avrebbe affermato che con la scultura potevano fare altro, avrebbero potuto venderla, ma dopo questa dichiarazione un noto critico d'arte sarebbe finito in coma farmacologico in seguito ad un'esplosione di incontenibile ilarità. L'alpinista friulano non è pentito del gesto, ma anzi ha ribadito che chi entra in casa sua è un uomo morto, sarà per la tappezzeria ancora vivente o per l'odore del proprietario, forse più probabilmente per i suo attacchi d'arte, capaci di uccidere al primo sguardo. Certo che è un mondo pericoloso quello in cui viviamo, ma noi della redazione crediamo che questo gesto non sia stato poi così eclatante, se Corona avesse voluto veramente uccidere i malintenzionati, avrebbe usato le ascelle da vero uomo di montagna.
Qui in esclusiva per voi abbiamo riportato l'intervista integrale e priva di sodio che siamo riusciti a strappare, prima che Corona ci inseguisse con una motosega per avere deriso la sua "Venere in sovrappeso":

Come facciamo ad accettare questa situazione?

« Guardi, posso prestarle Fausta, è la mia scure da anni e vedrà che qualcosa può accettare anche lei, magari all'inizio non sarà facile, ma con un po' di forza nelle braccia, accettare non sarà un problema... »

Intendo dire, come si può convivere con la paura di essere perennemente in pericolo?

« Quando scali il Monte Bianco a carponi, fradicio di spirito alla Mandragola e combatti con due orsi gemelli per una caverna dove ripararti e fumare un toscanello, tutto il resto è in secondo piano... »

Questa... questa dovrebbe essere una risposta? Vabbè, si rende almeno conto di avere inseguito tre ragazzini con un'accetta?

« E se li avessi presi avrei menato fendenti a destra e a manca, sono uscito scalzo e non le dico le bestemmie, tutte le strade con quei maledetti sassi, ma non mi sono arreso! Fortuna vuole che non li ho avuti tra le mani se no facevano la fine della tigre dai denti a sciabola che ho sul comodino! »

Si è sentito in pericolo?

« Ma cosa c’entra? Lei non esce di casa urlando follie con un ascia in mano? Di tanto in tanto aiuta la mente, dovrebbe provare! Comunque se fossero morti avrei pagato la mia pena, tanto 30 anni per un triplice omicidio per avere rotto una semplice vetrina mi sembra una buona cifra... »

Non riesce proprio a perdonare questi vandali? Dopo tutto erano ubriachi...

« E cosa vuole dire? Anch'io sono stato condannato perché sbronzo, ho avuto cinque processi: tre per bracconaggio di clandestini, due per ubriachezza molesta e in verità un altro perché mi hanno beccato in atteggiamenti intimi con un grizzly, ma ci tengo a ribadire che è stata un'iniziativa dell'orso. »

Cambierà il suo modo di vivere dopo questa esperienza?

« Assolutamente no, magari la prossima volta terrò l'accetta più vicina! »

Fonti