Nonnotizie:Leghista prova a colpire grillino ma lo manca, quest'ultimo nondimeno si accascia

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12 giugno 2024

Una matura e ponderata rissa si è consumata in questa data presso la Camera dei deputati.

La reazione a catena era ormai inarrestabile quando Fontana ha iniziato a farci caso

Le premesse

Come è ben noto, le risse non scoppiano a caso.

Infatti anche in questo caso vi erano premesse tali da spiegare ampiamente l'escalation di violenza alla Camera: il 12 giugno era giornata di "interrogazioni a risposta immediata"[1], fonte privilegiata di controversie.

I fatti

« L'amico mio ne ha messo a nanna uno, io ne ho sbracati tre »
Igor Iezzi, Lega, da immaginarsi vestito con una giacca marroncina chiara

Si è trattato di una rissa mistica, la quale ha coinvolto anche molti commessi della Camera.

Igor Iezzi, protagonista indiscusso, si getta nella simmetrica mischia distinguendosi per il suo abbigliamento sgargiante.

« Non è Leonardo Donno la vittima della rissa alla Camera, ma una donna e con lei i suoi colleghi commessi picchiati »
(Un giornalaccio fa del fine umorismo)

Pur non riuscendo ad assestare un cazzotto a Donno come avrebbe voluto, riesce a farsi valere con una gomitata ad una commessa.

Grazie alla grande partecipazione popolare da parte di deputati di Fratelli d'Italia e del PD svegliatisi per l'occasione, la faccenda è diventata in brevi attimi rocambolesca ed imbarazzante.

Le conseguenze

I disordini hanno fortemente turbato, a posteriori, il Presidente della Camera, il quale ha preso serissimi provvedimenti.

« Il nostro deputato Donno voleva semplicemente consegnare il nostro tricolore al ministro Calderoli! »
(Giuseppe Conte si cimenta in una supercazzola)
Il luogo del misfatto, apparentemente tranquillo

Si levano dall'emiciclo lamentele da parte dei deputati delle opposizioni sospesi anche solo per due giorni, che frignano continuamente.

Leonardo Donno, M5S, nel suo prime
« nessuno, men che meno il Presidente Fontana che oggi mi sospende, ha saputo dirmi nel dettaglio quali infrazioni mi venivano contestate »
(Claudio Stefanazzi)

Del resto è comprensibile come ci si debba sentire sfigati per incorrere in una sanzione disciplinare dopo tre mesi di assenteismo puro.

A sua volta amareggiato è Leonardo Donno: sospeso per quattro giorni è stato invitato a Un giorno da pecora a lamentarsi.

« Denuncerò colui che mi ha dato un cazzotto sullo sterno, un deputato di Fratelli d'Italia di cui non faccio il nome però! »
(Leonardo Donno)

Non è ancora ben chiaro come si sia rialzato dopo il colpo accusato, che dalla narrazione pare sia stato poderoso.

Fonti

Note