Nonnotizie:La protesta di Wikipedia plagia Nonciclopedia

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5 ottobre 2011

Il vero volto di Wikipedia? Pirati plagiatori di scioperi

Internet - Wikipedia, la sorella diversamente culturale di Nonciclopedia, oggi ha deciso di chiudere per ferie per protestare contro la Legge bavaglio che, stando a quanto scrivono i puzzoni comunistacci, rischia di mettere un gigantesco dildo rosa nell'ano a tutti i liberi contributori del world wide web. Atteggiamento condivisibile, se non fosse per il fatto che plagia in modo plateale lo sciopero appena concluso da Nonciclopedia! Ed è subito scontro!

"Cara lettrice, caro lettore", inizia così la lunga e noiosissima lettera che si presenta in tutte le pagine del sito (chi ha fatto il copia e incolla sulle centinaia di migliaia di pagine doveva avere proprio un bel po' di tempo libero, non credete?) e che illustra nel dettaglio con disegnini e battute alla Pippo Franco il famigerato Comma 29 del nuovo DDL Intercettazioni. Ma questo incipit non vi ricorda forse qualcosa? Certo: è la copia spudorata dell'incipit del nostro comunicato. Ma come fa notare un nostro assiduo lettore, l'onorevole Capezzone, il plagio non si limita a questo.

"È il metodo terroristico adottato da Wikipedia" si è espresso il simpaticissimo politico "a ricalcare fedelmente l'azione intrapresa nei giorni scorsi dai nonciclopediani. Il DDL non ha mai chiesto la chiusura completa del sito, ma solo la rimozione di una singola pagina... alla volta. Del resto, vista la mole di contributi, sarebbe impossibile chiedere lo smantellamento completo di Wikipedia in quattro e quattrordici."

Dato il palese plagio, Nonciclopedia è subito ricorsa alle vie legali per far rimuovere il blocco della sorella sgorbia e far ritornare così l'equilibrio naturale tra le due testate. "È nostro parere che il vero motivo del blocco è da ricercare nell'invidia che da sempre gli amministratori di Wikipedia nutrono nei nostri confronti." ha commentato il consiglio direttivo di Nonciclopedia durante l'annuale sabba satanico nella villa di Arcore "Invidia che è esplosa nel momento in cui il nostro amato sito ha fatto il suo debutto ufficiale su Studio Aperto. Non osiamo immaginare cosa faranno quando verranno a sapere da dove arrivano le notizie che legge ogni sera Emilio Fede."

Una nuova sfida quindi per il sito più amato dai detrattori del rock italiano, che sicuramente porterà all'ennesima vittoria sulle forze del male che popolano la rete.

Fonti