Nonnotizie:L'Italia trionfa ancora una volta agli Oscar
22 febbraio 2015
Per Iñàrritu, autentico trionfatore della serata, anche i premi alla miglior regia, alla miglior sceneggiatura e al miglior giardiniere ispanico presente in sala.
Resta invece a bocca asciutta Michael Keaton, credibilissimo Rocco (anche se molto del merito va al massiccio impiego di computer grafica sulle sue parti basse). Ad aggiudicarsi l'Oscar al miglior attore protagonista è infatti Eddie Redmayne per La teoria del tutto, in cui veste i panni dell'astrofisico Stephen Hawking. Redmayne diventa così il primo attore a ottenere l'ambita statuetta sbavando per centodieci minuti.
Con questa scelta l'Academy conferma la consolidata tendenza a premiare le interpretazioni di personaggi affetti da disabilità, sia fisiche (Il mio piede sinistro, 1990) che mentali (In viaggio con Giovanardi, 2009).
Grande delusione anche per Bradley Cooper, alla terza nomination consecutiva andata a vuoto, il quale può però consolarsi con il premio della critica Toto Cutugno.
Tra le donne, come da previsioni Julianne Moore riceve finalmente il suo primo Oscar per la sua sensibile e misurata interpretazione in Still Alice. L'attrice, calatasi a tal punto nella parte di una donna malata di Alzheimer, non si è presentata a ritirare il premio ed è stata trovata da una volante della polizia solo tre ore dopo, mentre vagava in stato catatonico per Los Angeles.
The Imitation Game, grande favorito alla vigilia con ben otto nomination, ottiene soltanto l'Oscar per il miglior appendiabiti, peraltro revocato quando il regista ha spiegato che quello inquadrato non era un appendiabiti ma Keira Knightley.
Il polacco Paweł Pawlikowski vince l'Oscar come miglior film straniero con Ida, la toccante storia di una giovane orfana che vuole cucinare un piatto di lasagne ma dimentica di accendere il fuoco sotto la pentola.
Non poteva mancare, infine, un commosso ricordo di Virna Lisi, che il presentatore della serata, Barney Stinson di How I Met Your Mother, ha omaggiato con un: