Nonnotizie:Indiano bruciato vivo, nel frattempo il maltempo sferza l'Italia

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1 febbraio 2009

Identikit del gruppetto di turisti.

Anzio (Roma) - C'è del razzismo dietro gli atti svoltisi la notte scorsa a Nettuno, in provincia di Roma: alle 4 un indiano è stato ricoverato all'ospedale Sant'Eugenio di Roma riportando parecchie contusioni in tutto il corpo e ustioni gravissime sulle gambe.

Secondo l'ispettore Derrick, accorso subito sui luoghi dei fatti, l'indiano, vedendo arrivare verso di lui un gruppo di turisti in cerca di informazioni si sarebbe lanciato a terra e rotolato in una pozzanghera di benzina preparata precedentemente, per poi darsi fuoco con uno zippo. Ma secondo le ricostruzioni prima si sarebbe addirittura malmenato da solo per rendere ancora più credibile il finto pestaggio. I turisti, rimasti spaventati dall'accaduto, sono fuggiti lasciando poi cadere però due spranghe di ferro avvolte in un tricolore italiano, unica traccia utile per scoprire le loro identità. Sono ancora in corso le ricerche del gruppetto da parte dei Carabinieri, della Polizia, dei Vigili del fuoco e della maggioranza per fare pubbliche scuse alle famiglie e per assicurargli che fatti del genere non riaccadranno e che lo sporco mulatto avrà ciò che si merita.

Il sindaco di Nettuno, Alessio Chiavata (PD?) ha dichiarato: "È un gesto gravissimo di tutta la città fare finta di nulla davanti a certe cose, bisogna denunciare questi atti di razzismo nero". Per rappresaglia di questo disdicevole atto tutti i negri di Nettuno sono stati trasportati nella pubblica piazza e giustiziati a camere riunite.


Cari lettori, può sembrarvi strano, ma questa vicenda, come la cattiveria degli extracomunitari, non finisce qui! Infatti secondo il colonnello Giuliacci il divampare del fuoco sopra un corpo di colore nero avrebbe amplificato in maniera esponenziale il calore provocato dalle fiamme che, venuto a contatto con la depressione atlantica, avrebbe creato le condizioni adatte per la creazione delle precipitazioni che stanno flagellando l'Italia ma non solo, secondo gli studi del curatore della nostra rubrica scientifica, Roberto Giacobbo, in realtà lo straripare degli argini sarebbe dovuto a delle squadre scelte di negri che si lanciano contro i bordi del fiume per farli cedere e fare in modo che le acque invadano le città dei bianchi. L'Italia ha paura gente, ha paura e non rimarrà ancora a lungo con le mani in mano.

Fonti

Questa è una notizia in latrina, sgamata come una delle notizie meno ruffiane evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 21 marzo 2010 con 100% di voti (su 9).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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